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9 Giugno 2022
9:00

Come le diverse personalità dei lupi modificano l’ambiente in cui vivono

Le diverse personalità dei lupi influenzano il comportamento di caccia e la scelta delle prede: in Minnesota alcuni preferiscono cacciare castori e questo può modificare indirettamente l'ambiente e i corsi d'acqua.

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Alcuni lupi preferiscono andare a caccia di castori e in Minnesota l'acqua dei fiumi scorre libera invece che fermarsi formando pozze e stagni.

Che i predatori all'apice della catena alimentare possano con la loro attività di caccia modificare interi ecosistemi è cosa ormai ben nota, ma che accade quando ci sono in ballo le diverse personalità e le strategie di caccia dei singoli individui? Che effetti hanno sull'ambiente? Secondo un nuovo studio, appena pubblicato Frontiers in Ecology and the Environment, sono infatti proprio le individualità e le preferenze alimentari dei singoli lupi a modificare l'ambiente circostante in Nord America.

Ci sono infatti lupi più bravi a cacciare i cervi e quelli che invece preferiscono i castori, proprio quest'ultimi, tenendo sotto controllo il numero dei roditori, possono modificare le zone umide in cui vivono. I castori sono tra i più famosi ingegneri ambientali e con le loro dighe alterano (e di parecchio) interi corsi d'acqua. Se non ci sono (o se ce ne sono di meno), il numero di sbarramenti e la portata dell'impatto sull'ambiente chiaramente cambia.

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I lupi, come molti predatori all’apice, controllando il numero delle prede possono influenzare interi ecosistemi

In ecologia questo fenomeno è chiamato cascata trofica e di solito viene studiato sulle singole specie, in questo caso, invece, è stato per la prima volta approfondito analizzando le personalità dei singoli individui, i lupi che vivono nel Voyageurs National Park, in Minnesota, famoso per i suoi rigogliosi boschi di conifere e i meravigliosi corsi e specchi d'acqua.

I ricercatori del Voyageurs Wolf Project avevano già capito che l'attività di predazione dei lupi generava effetti sull'ambiente circostante, un po' com'è già successo a Yellowstone dopo che il mammifero è tornato a ripopolare il parco. Ma osservando i predatori sul campo si sono però accorti che non tutti i lupi erano ugualmente bravi a catturare i castori, ce n'erano alcuni molto più vocati di altri.

Alcuni individui specifici, anche all'interno dello stesso branco, si appostavano molto più spesso lungo i fiumi oppure ci restavano più lungo di altri, dimostrando chiaramente una netta differenza nella personalità. Per capire quindi se e in che modo le diverse personalità dei lupi potessero influenzare le zone umide, i ricercatori hanno studiato per due anni il carattere e il temperamento di otto coppie distribuite in sei diversi branchi.

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Al Voyageurs National Park alcuni lupi preferiscono andare a caccia di castori più di altri

Hanno quindi confrontato il numero di volte in cui gli individui dello stesso branco, che vivevano in habitat e condizioni uguali o simili, hanno tentato di catturare i castori, appuntando ovviamente anche tutte le volte in cui ci sono riusciti.

Studiare i lupi che vivono nella stessa area ha permesso inoltre di escludere molte delle variabili che avrebbero potuto influenzare il comportamento di caccia, come l'abbondanza di castori, la genetica dei predatori o le differenze ambientali e nel paesaggio.

Se c'era quindi una differenza nel comportamento e nel successo nella caccia dei singoli esemplari, questa doveva necessariamente dalle caratteristiche e dalla personalità di ogni individuo, e non da altre variabili esterne. E in effetti i risultati sono andati proprio in questa direzione.

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Le diverse personalità e preferenze di caccia possono quindi influenzare la pressione sulle prede e quindi sugli ecosistemi

Dai dati raccolti è emersa una chiara e significativa differenza nella quantità di tempo che alcuni lupi hanno trascorso nel tentare di predare i castori, ma anche nel numero di animali abbattuti: alcuni individui hanno ucciso ben il 229% in più di castori rispetto ad altri membri dello stesso branco, impiegando anche il 263% di tempo in più nel tentare di catturare i roditori acquatici.

Questa enorme variabilità nel comportamento di caccia è la prova evidente delle diverse personalità e preferenze nella scelta delle prede, ed è perciò proprio l'individualità la vera responsabile dell'alterazione o della creazione di zone umide, con tutti gli altri effetti ecologici annessi.

Questo nuovo studio apre quindi nuovi scenari per la ricerca totalmente inesplorati. Secondo i ricercatori è infatti altamente improbabile che questa cosa accada solo nei lupi. Ci sono ottime ragioni per credere che anche molti altri altri predatori sia dotati di personalità differenti e che queste agiscano in modo diverso sull'ambiente.

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E se i lupi trasmettessero culturalmente le loro preferenze alimentari?

Restando in Nord America, anche tra i puma sembrano esserci alcuni esemplari particolarmente ghiotti di castori. Così come tra i tassi americani ci sono quelli più bravi a catturare i cani della prateria, un altro roditore che con le sue tane sotterranee condiziona parecchio l'ecosistema in cui vive. Anche queste preferenze influenzano in modi diversi l'ambiente? Probabile, ma ancora non lo sappiamo.

Infine, c'è un ultimo interessante quesito rimato al momento senza risposta. I lupi che più spesso di altri cacciano castori, allevano a loro volta piccoli specializzati nella predazione dei roditori? In altre parole, potrebbe esserci anche tra questi canidi sociali un certo grado di trasmissione culturale nella scelta delle prede? Possibile, ma per rispondere a questa domanda serviranno studi più ampi e a lungo termine, per il momento non possiamo far altro che aspettare.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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