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6 Aprile 2022
17:34

Come hanno fatto le blatte a sopravvivere all’asteroide che spazzò via i dinosauri?

L'asteroide che 66 milioni di anni fa colpì la Terra spazzò via tre quarti delle forme di vita, compresi quasi tutti i dinosauri, ma non le blatte. Come hanno hanno fatto questi piccoli insetti a sopravvivere a una catastrofe di questa portata?

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Quel giorno di 66 milioni di anni fa l'asteroide che colpì la Terra spazzò via tre quarti delle piante e degli animali che abitavano il Pianeta, compresi quasi tutti i dinosauri, fin a quel momento dominatori incontratati. L'impatto avvenne in una calma giornata di primavera boreale e generò potentissimi terremoti e distruttive eruzioni vulcaniche in tutto il globo.

Le temperature sulla Terra salirono vertiginosamente e il cielo rimase oscurato da polveri e ceneri per moltissimo tempo. Un ambiente inospitale per quasi tutte le forme di vita, tranne che per pochi tenaci (o fortunati) eroi, come le blatte.

All'epoca infatti c'erano già numerosi scarafaggi e insetti che correvano tra i piedi dei giganteschi dinosauri, ma se persino quegli enormi colossi non sono riusciti a sopravvivere all'impatto come hanno fatto degli animali minuscoli lunghi appena qualche centimetro?

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Le blatte sono tra gli insetti più resistenti e adattabili del Pianeta

Vi sarà forse capitato di incontrare una blatta per strada o in casa, visto che hanno ormai colonizzato quasi tutto il mondo. E avrete certamente notato quanto sia appiattito il loro corpo, quasi schiacciato dal dorso al ventre. In natura quasi nessuna forma è casuale e questo particolare assetto corporeo è una delle armi segrete di questi indistruttibili insetti.

Un corpo così schiacciato consente infatti, oltre che di infilarsi con agilità nelle nostre case, anche di rifugiarsi in fessure e anfratti riparati inaccessibili alla maggior parte degli animali. Questa è una caratteristica che potrebbe avere certamente giovato in un mondo sull'orlo della fine, ma non basta e c'è ovviamente di più.

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Esistono oltre 4mila specie diverse di blatte e scarafaggi. Alcune hanno ormai colonizzato con successo anche le nostre case

Uno dei segreti principali dietro l'enorme successo ecologico delle blatte risiede nel loro essere insetti generalisti e opportunisti. A differenza di altri insetti, che si sono specializzati a mangiare una o poche fonti di cibo, come una specifica pianta o la carne, blatte e scarafaggi mangiano letteralmente qualsiasi tipo di sostanza organica.

Animali, piante, carta, rifiuti o feci poco importa, il loro essere così poco schizzinose le ha sicuramente facilitato la vita durante l'apocalisse dei dinosauri, e continua ancora oggi a permettere loro di colonizzare praticamente qualsiasi tipo di ambiente. È per questo che oggi si contano bel oltre 4mila specie diverse di blatte diffuse in tutto il mondo, a partire dai luoghi più caldi del Pianeta fino ad arrivare alle zone più fredde.

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Da un punto di vista puramente ecologico, le blatte rappresentano uno dei più grandi successi adattativi della storia della vita sulla Terra

Se a questa grande adattabilità aggiungiamo pure l'incredibile capacità di resistere a patogeni, parassiti e persino alle sostanze chimiche velenose accuratamente progettate per sterminarle, ecco che la loro sopravvivenza diventa un po' meno misteriosa. Adattabilità, dieta onnivora generalista e incredibile resistenza, sono questi alcuni delle armi segrete delle blatte.

Da un punto di vista puramente ecologico, questi insetti rappresentano uno dei più grandi successi adattativi della storia della vita sulla Terra. Non dovrebbe sorprendere più di tanto, quindi, che siano sopravvissute all'impatto dell'asteroide. D'altronde, se dovesse succedere di nuovo, con tutta probabilità loro continuerebbero a sopravvivere, a differenza di noi autoproclamati sapiens.

Forse è arrivato il momento rivedere il concetto di specie dominate.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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