12 Giugno 2024
9:48

Come ha fatto un pitone reticolato a mangiare una donna in Indonesia

Il corpo di una donna è stato ritrovato, ancora vestito, all'interno dello stomaco di un pitone reticolato di cinque metri. Ma perché questi serpenti attaccano le persone? E come fanno a ingoiarle intere?

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In un angolo remoto dell'Indonesia, una tragedia inimmaginabile ha scosso la comunità del villaggio di Kalempang. Farida, una madre di quattro figli di 50 anni, ha incontrato un destino terribile mentre si recava al mercato attraversando un bosco vicino. Il suo corpo è stato ritrovato, ancora vestito, all'interno dello stomaco di un pitone reticolato di cinque metri. Questo drammatico evento sottolinea il complesso e spesso pericoloso rapporto tra uomo e natura in questa regione del mondo.

La scomparsa di Farida è stata denunciata dal marito Nori l'8 giugno, quando la donna non è rientrata a casa. Le ricerche sono iniziate immediatamente nei dintorni del villaggio di Kalempang, situato nella provincia di South Sulawesi. Il giorno seguente, i volontari hanno individuato un pitone con un rigonfiamento sospetto nel sottobosco.

Il pitone è stato trasportato dagli uomini del villaggio in un cortile. All'interno sono stati rinvenuti resti compatibili con quelli della donna, riconoscibili per via dei vestiti ancora visibili quando il pitone è stato ucciso e aperto. La scena è stata ripresa integralmente dai telefoni di alcuni degli abitanti del villaggio, i quali hanno poi postato il tutto sui social. Kodami ha scelto di non pubblicare le immagini perché nulla aggiungono rispetto a quanto scritto e per non mostrare atti di violenza e sopruso nei confronti di qualsiasi essere vivente.

Chi è il Pitone reticolato, il serpente più lungo del mondo

L’animale che l’ha divorata pare fosse un Malayopython reticulatus, conosciuto come pitone reticolato, che in termini di lunghezza è il serpente più lungo del mondo, visto che oscilla tra i 6 e i 9 metri di lunghezza. La loro dieta normalmente comprende roditori, pipistrelli, scimmie e suini, quindi già mammiferi di grandi dimensioni, anche se è importante sottolineare che le aggressioni verso gli esseri umani sono molto rare; i casi accertati sono pochissimi e non bisogna allarmarsi eccessivamente. Un episodio analogo era avvenuto nell'ottobre del 2022: una donna di 54 anni fu letteralmente inghiottita da un pitone lungo quasi 7 metri e i suoi resti non digeriti sono stati rinvenuti mentre erano ancora nel serpente.

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Perché è accaduto in Indonesia?

In luoghi come Kalempang, sull’isola di Sulawesi, le piccole comunità vivono spesso a ridosso delle foreste tropicali, il che aumenta la probabilità di incontri ravvicinati con la fauna selvatica. È un effetto a catena: la deforestazione su larga scala per l'agricoltura, l'urbanizzazione e l'industria del legname ha ridotto drasticamente gli habitat naturali. Con la perdita di foreste, questi serpenti sono costretti a cercare nuove aree dove vivere e trovare cibo, spesso avvicinandosi a insediamenti umani. Contemporaneamente, noi siamo sempre di più e c'è un'espansione delle comunità umane verso le aree forestali. Nuove abitazioni, villaggi e infrastrutture vengono costruiti in prossimità degli habitat dei pitoni, aumentando la probabilità di incontri ravvicinati.

Questo ha portato alla riduzione delle barriere naturali: la costruzione di strade, sentieri e altre infrastrutture facilita il movimento degli animali selvatici verso le aree urbane. Inoltre, le aree abitate dagli esseri umani sono spesso piene di scarti di cibo e rifiuti organici, che possono attirare altre prede e, di conseguenza, i serpenti stessi.

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Come fanno questi serpenti ad attaccare le persone

I pitoni reticolati, pur essendo enormi, riescono a tendere agguati nascondendosi nella vegetazione. L’attacco avviene in pochi secondi: il serpente balza fuori e si arrotola intorno alla preda con una forza sei volte maggiore di una stretta di mano decisa. Il metodo di attacco del pitone è lo stritolamento, che blocca la circolazione sanguigna e causa l’arresto cardiaco in pochi minuti. Successivamente, la preda viene inghiottita per intero grazie alla straordinaria elasticità del tessuto connettivo tra cranio e mascella del pitone.

Il processo digestivo è complesso: studi hanno dimostrato che entro 24-72 ore dall’inizio del pasto, il cuore del pitone aumenta di dimensioni anche del 40% per pompare più sangue. Più grande è la preda, più tempo impiega il serpente a digerirla; in casi estremi come questo, possono volerci fino a quattro settimane perché l’intestino del serpente si svuoti completamente. Dopo un pasto sostanzioso, il pitone avrà abbastanza energia per restare a digiuno per diversi mesi, riducendo così il rischio di ulteriori attacchi a breve termine.

L'espansione del dominio umano sta restringendo sempre di più l'habitat di questi animali, moltiplicando le occasioni di scontro. La prossimità sempre più stretta fra le due specie, come spesso avviene, è alla base di conflitti che, per una parte e per l'altra, non possono che avere epiloghi tragici.

Sono una ragazza che dopo qualche anno di veterinaria ha scoperto la sua passione: lo studio del comportamento degli animali, incluso l'uomo, in un'ottica comparata. Questa scienza, ancora sconosciuta, si chiama "Etologia" e mi aiuta a non smettere mai di conoscere cose sulla natura, sugli animali, su di noi e sulla nostra storia.
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