Le grandi scimmie antropomorfe come gorilla (Gorilla sp.), scimpanzé (Pan troglodytes), bonobo (Pan paniscus) e oranghi (Pongo sp.) vivono principalmente in ambienti di foresta che costituiscono lunghe distese in Africa e in Asia. Gli scimpanzé però sono gli unici a poter abitare anche le savane, essendo distribuiti lungo un continuum di suolo che va dalla foresta alla savana, che ha però delle caratteristiche non sempre facili da affrontare: è infatti molto calda, secca e aperta.
Gli scimpanzé sono quindi più flessibili da un punto di vista ecologico rispetto alle altre grandi scimmie, mentre i gorilla, ad esempio, sporadicamente riposano nelle praterie aride così come anche i bonobo. Un team di ricercatori si è quindi chiesto come facessero gli scimpanzé a sopportare il caldo dell'ambiente di savana non essendo dotati, come invece lo è la nostra specie, di ghiandole sudoripare o della capacità di costruire cappelli o rifugi per il riparo. La ricerca è stata recentemente pubblicata su Evolutionary Anthropology: Issues, News, and Review e ha confrontato e messo insieme gli studi attualmente disponibili riguardo il comportamento e la fisiologia degli scimpanzé della savana.
I ricercatori hanno proposto che gli scimpanzé di savana subiscono una sorta di effetto paesaggio della savana che regola alcuni loro comportamenti e le loro risposto fisiologiche. In questo clima arido e secco gli scimpanzé infatti utilizzano diverse strategie: normalmente, nella foresta, costruiscono un nido per dormire la notte e riposare durante il giorno, che serve anche a favorire la termoregolazione e ridurre il rischio di predazione. Hanno scoperto però che in questo ambiente aperto gli scimpanzé utilizzano anche le grotte come luogo per riposare e stare più al fresco, riducendo così il rischio di ipertermia. Inoltre, rispetto alle foreste, gli scimpanzé di savana diventano più attivi nelle ore meno calde, come ad esempio dopo il tramonto e addirittura scavano per trovare l'acqua.
Infine, dalla comparazione dei diversi studi, è emerso che gli scimpanzé che vivono nella savana hanno popolazioni composte da un basso numero di individui, simile ai gruppi che vivono in foresta, che si estendono però su aree molto vaste. Probabilmente, suggeriscono i ricercatori, ciò è dovuto alla scarsità di cibo e alla necessità quindi di espandersi e cercare luoghi più fecondi. Questa ricerca offre uno spunto importante per ulteriori studi che potranno verificare come sono avvenuti i processi evolutivi che hanno portato a questi cambiamenti e capire se gli scimpanzé riusciranno ad adattarsi anche in futuro quando le savane, così com'è previsto, diventeranno ancora più calde e secche.