Molte persone desiderano adottare un animale, ma per le circostanze della vita talvolta non possono. Allergie, gestione del tempo, viaggi continui o la presenza di altri animali sono fattori che possono impedire l’introduzione di un nuovo componente della famiglia. C’è però un modo per poter dare il proprio contributo per il sostegno di un animale in un rifugio: l’adozione a distanza.
Cos'è l’adozione a distanza di un animale
L'adozione a distanza di un animale consiste in un contributo economico, solitamente mensile, che una persona può versare a favore di un rifugio in rappresentanza di un animale in particolare.
Il denaro versato viene utilizzato solitamente dall’associazione per il mantenimento degli animali, per acquisti specifici o per spese sanitarie. La spesa può riguardare anche interventi strutturali, come ad esempio la ristrutturazione dei box, la costruzione di zone d’ombra o di aree di sgambamento per i cani. Il tutto a favore della popolazione degli animali ospitati.
In alcuni casi l’adozione a distanza può essere diretta allo stesso animale adottato che ha delle esigenze particolari (spese mediche, esigenze alimentari specifiche, necessità di un carrellino o di un tutore, ecc.). Anche quando la devoluzione va a favore di tutti gli animali, il gesto è di solito rivolto ad un animale specifico che l’adottante può scegliere o che gli può venire assegnato dal rifugio stesso.
Il contributo economico può essere rinnovato mensilmente o con cadenze prestabilite (trimestre, semestre, anno). La quota, il periodo minimo, la cadenza del contributo e la modalità per la sua interruzione sono precedentemente stabilite dall’associazione.
Come adottare un animale a distanza
I rifugi e le associazioni che hanno attiva l’opzione della donazione a distanza, pubblicano di solito in una sezione dedicata del loro sito web o nelle pagine delle reti sociali gli animali che si possono adottare a distanza. Un’altra opzione può essere quella di recarsi al rifugio e conoscere personalmente la struttura e l’animale che si vuole adottare. Una pratica comunque sempre vivamente consigliata.
Nei felici casi in cui un animale adottato a distanza trovi casa, è di solito cura dell’associazione o del rifugio proporre al benefattore un altro ospite.
In cambio della donazione, l’associazione rilascia di solito un certificato di adozione riportante la foto dell’animale adottato e i suoi dati, insieme a foto, video e aggiornamenti periodici sullo stato dell’animale.
Spesso gli animali selezionati hanno particolari esigenze legate ad esempio all’anzianità, allo stato di salute, o rientrano in particolari percorsi riabilitativi. È solitamente impegno del rifugio mantenere quindi informati gli adottanti anche sullo stato di avanzamento di interventi particolari.
I rifugi dovrebbero inoltre dare informazioni, in privato o pubblicamente, sulle attività o i progetti svolti grazie al contributo delle adozioni a distanza.
Quali animali si possono adottare a distanza?
Le adozioni a distanza non riguardano solo i cani. Sempre più associazioni protezioniste offrono adozioni a distanza anche per gatti dei gattili o delle colonie feline. Supportare l’acquisto di alimento o la spesa economica per interventi chirurgici o medicazioni è particolarmente importante per il volontariato.
Ma c’è ancora di più… Si possono adottare anche animali dei santuari (come vacche, pecore o alpaca) o dei centri di recupero (animali selvatici). Il principio ed il funzionamento di queste adozioni a distanza è assolutamente lo stesso dei canili e dei gattili, anche se a volte il costo può essere maggiore.
In questi casi visitare la struttura per andare a conoscere gli animali può anche essere un’attività estremamente gradevole trascorsa all’aria aperta ed in natura.
Come scegliere un'adozione a distanza fidata?
Ci si può generalmente affidare alle grandi associazioni nazionali che sono assolutamente affidabili. Molte associazioni, rifugi e santuari che lavorano in loco sono anch’esse affidabili. In questo caso è bene stabilire un primo contatto, visitare le strutture e chiedere informazioni sulla tipologia di sostegno. Come verrà utilizzato il denaro? Ne sarà rendicontato l’utilizzo? Quante e quali informazioni saranno condivise con l’adottante, e con quale cadenza?
Non abbiate timore nel chiedere se volete aiutare con un piccolo contributo.