Le ostriche sono molluschi bivalvi particolarmente apprezzati e famosi perché producono perle, preziose gemme utilizzate da orafi e gioiellieri per produrre gioielli. Un processo su cui non ci si sofferma troppo quando si indossano un paio di orecchini di perle o si ammira una collana in una vetrina ma che vale la pena invece conoscere per capire come questi molluschi riescano a creare oggetti per noi così belli e che cosa comporti però per loro.
Le preziosissime perle si formano grazie a un meccanismo di “reazione” che l’ostrica mette in atto quando un frammento estraneo penetra nel guscio: il mollusco, per proteggersi, inizia a secernere una sostanza che alla fine ricopre il frammento, ed ecco la perla. Può impiegare anni a creare una perla, un procedimento lungo e faticoso che l'uomo sfrutta a suo vantaggio aprendo forzatamente l'ostrica per prelevare la perla e trasformarla in gioiello, invece di rispettarla. L'invito è ovviamente quello di non toccare le ostriche che si ha la fortuna di incontrare in natura, anche perché non è affatto assicurato che al loro interno vi sia una perla e si tratta comunque di un comportamento crudele e irrispettoso.
Come fanno le ostriche per produrre le perle?
Le ostriche producono dunque le perle come risposta a un'irritazione interna causata dall'ingresso di un corpo estraneo, solitamente un granello di sabbia, nella loro conchiglia. Si tratta di un processo del tutto naturale, un meccanismo di difesa dell'ostrica per proteggere i suoi tessuti molli da quello che considera un intruso.
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Il processo inizia quando il frammento di materiale estraneo, che sia un granello di sabbia o un frammento di conchiglia, penetra accidentalmente nell'ostrica e si inserisce tra il mantello (il tessuto molle che riveste l'interno della conchiglia) e la conchiglia stessa. Per proteggersi l’ostrica inizia a secernere una sostanza chiamata nacre, o madreperla, composta principalmente da carbonato di calcio (nella forma di aragonite o calcite) e da una proteina organica chiamata conchiolina.
L'ostrica continua a depositare strati su strati di nacre intorno al corpo estraneo per ricoprirlo. Ogni strato è estremamente sottile, ma con il tempo l'accumulo di strati forma una perla, che cresce man mano che l'ostrica continua a secernere nacre. Questo processo può richiedere diversi anni, e la qualità e l’aspetto della perla dipenderanno da diversi fattori, tra cui la salute dell'ostrica, le condizioni dell'acqua e la composizione chimica della nacre.
Dove si possono trovare le ostriche che producono perle?
Ci sono due tipologie di perle, quelle naturali e quelle coltivate. Le perle naturali sono quelle che si formano in modo spontaneo, senza l’intervento umano, e sono estremamente rare. Quelle coltivate invece vengono prodotto dall’uomo inserendo manualmente un nucleo all’interno dell’ostrica e “forzando il procedimento”: uno sfruttamento vero e proprio di questi molluschi, che vengono allevati appositamente per produrre le perle e alimentare il mercato delle pietre preziose a esclusivo vantaggio dell'uomo.
Le ostriche che producono perle naturalmente si trovano in diverse parti del mondo, principalmente in aree con acque marine temperate e tropicali, o nelle acque dolci di alcune regioni asiatiche. Le ostriche Akoya (Pinctada fucata martensii) sono famose per la produzione di perle Akoya, che sono apprezzate per il loro lustro brillante e la forma rotonda. Queste ostriche sono coltivate principalmente nelle acque costiere del Giappone, in particolare nelle prefetture di Mie e Ehime.
L'ostrica a labbra d'argento (Pinctada maxima) si trova invece nelle acque calde delle coste dell'Australia settentrionale, dell'Indonesia e delle Filippine. Le perle del Mare del Sud sono famose per le loro dimensioni grandi, il loro lustro morbido e i colori che variano dal bianco all'oro.
L'ostrica a labbra nere (Pinctada margaritifera) produce invece le cosiddette perle di Tahiti, e si trova principalmente nelle lagune delle isole della Polinesia Francese, in particolare appunto attorno a Tahiti. In Cina è invece presente una grande quantità di molluschi d'acqua dolce che producono perle. È il caso dell'Hyriopsis cumingii, presente principalmente nei laghi e nei fiumi delle regioni di Zhejiang, Jiangsu e Hunan.
L'ostrica Pinctada radiata produce invece le perle naturali del Golfo Persico (tra cui Bahrein, Qatar e Emirati Arabi Uniti) e del Mar Rosso, storicamente famose. In Myanmar (Birmania) è invece presente la Pinctada maxima, che produce perle simili a quelle di Australia e Indonesia.