C'è poco da fare, siamo tutti soggetti alla forza di gravità. Come mai allora alcuni animali come insetti e ragni riescono a camminare sui muri e superfici verticali con facilità o addirittura a vivere a testa in giù sui soffitti? La risposta a questa domanda offre interessanti spunti per capire meglio il mondo microscopico intorno a noi.
Una prima risposta intuitiva è che questi invertebrati possiedano una sorta di "zampette adesive" o sostanze appiccicose. In effetti le numerose soluzioni all'enigma, diverse per ogni gruppo di animali, comprendono l'emissione di sostanze colloidali ma non solo. Molti sono anche gli adattamenti fisiologici per sfruttare le proprietà fisiche e meccaniche delle superfici.
È importante precisare poi che nelle milioni di specie differenti di insetti si può osservare un gran numero di specializzazioni nelle appendici locomotorie che possono modificare la generale struttura schematica delle zampe.
Pulvilli o arolie
I pulvilli o arolie sono una sorta di cuscinetti morbidi presenti sui piedi di insetti e altri artropodi, come mosche domestiche e zecche. Si trovano alla base degli artigli e funzionano come un sistema adesivo. Il loro potere adesivo deriva in parte dalle forze di Van der Waals e in parte da un fluido adesivo secreto dalle cellule di queste strutture. Le forze di Van der Waals sono delle deboli forze intermolecolari dovute all'attrazione elettromagnetica tra molecole poste a stretto contatto, mentre le sostanze colloidali emesse sono un mix appiccicoso di zuccheri ed oli, abbastanza forte da mantenere l'insetto.
Setole
Dal nostro "sommario" e distante punto di vista, quasi tutte le superfici possono apparire perfettamente lisce. Osservando però più da vicino il muro della nostra stanza possiamo però notare piccole irregolarità nell'intonaco. La maggior parte dei materiali per soffitti e pareti come legno, cartongesso, pannelli per controsoffitti e persino cemento e vetro, hanno buchi molto piccoli, che li rendono porosi. Le zampe degli insetti hanno spesso peli microscopici simili a setole, che sono abbastanza rigidi da "puntellare" perfino le piccole incongruenze nelle superfici. Ciò mantiene l'insetto coeso alla superficie.
Due grandi artigli
Oltre a pulvilli e setole, ogni zampa termina solitamente con un paio di "grandi" artigli ricurvi, dei veri e propri uncini da scalata. Queste strutture sono anche utili per "staccare" il piede e liberarlo dall'adesione di sostanze oleose, pulvilli e setole: per sollevare il piede, la mosca preme con gli artigli e ruota leggermente il piede per rimuoverlo dalla superficie. Ogni passo implica questo processo, che può essere compiuto così rapidamente che l'insetto non sembra nemmeno fermarsi mentre cammina.