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1 Dicembre 2022
18:19

Come fanno alcuni insetti a camminare sull’acqua

Alcuni insetti (e non solo) sono in grado di camminare sull'acqua, ma come fanno a non affondare? Gran parte del merito va alla tensione superficiale.

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Con oltre un milione di specie descritte e tra le sei e le dieci milioni stimante, gli insetti sono i veri dominatori del Pianeta. Piccoli, leggeri ed estremamente adattabili, nel corso dell'evoluzione sono riusciti a conquistare quasi ogni tipo di ambiente e nicchia ecologica imparando a sfruttare qualsiasi modalità di locomozione e superficie. A seconda dei gruppi e delle specie, questi piccoli invertebrati a sei zampe e dallo scheletro esterno chitinoso hanno infatti imparato strisciare, volare, saltare, scavare, nuotare e persino camminare sull'acqua.

Esistono molte specie e interi gruppi che sono riuscite a ritagliarsi il loro personalissimo posticino sulla Terra in quei pochissimi millimetri che separano il sopra e il sotto l'acqua, l'esatto punto di contatto in cui il mondo aereo incontra incontra quello sommerso. Se qualche volta vi siete fermati a osservare la superficie di un fiume o di uno stagno, forse avete notato dei piccoli animaletti che sembrano proprio pattinare sull'acqua. Si tratta quasi certamente di gerridi, un'intera famiglia di emitteri conosciuti proprio come insetti pattinatori. Ma come fanno questi e altri insetti a camminare sull'acqua senza affondare? Il segreto sta soprattutto nella tensione superficiale.

Che cos'è la tensione superficiale

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I gerridi sono i più comuni tra gli insetti in grado di 2camminare" sull’acqua

Per gli insetti che camminano sull'acqua la tensione superficiale è indispensabile, poiché senza questa "pellicola" che si crea per la tensione meccanica di coesione delle particelle superficiali dell'acqua, affonderebbero proprio come qualsiasi altro animale. Ma cos'è esattamente la tensione superficiale e come viene sfruttata dagli insetti? L'acqua è un fluido composto ovviamente da tante molecole, che tendono a restare legate tra loro, ossia possiedono una forza d'attrazione conosciuta come coesione.

Le molecole d'acqua che si trovano in superficie e a contatto con l'aria, sono però attratte solo dal basso, generando così una forza che crea una specie di pellicola composta da molecole in grado di sostenere oggetti solidi non troppo pesanti. Possiamo immaginarla come una sorta di rete molto fitta e tesa, dove ogni nodo è composto da una molecola d'acqua che, tutte insieme, riescono a sorreggere il peso di oggetti o animali particolarmente leggeri.

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Una graffetta galleggia grazie alla tensione superficiale

Un modo piuttosto semplice e immediato per riuscire a visualizzare la tensione superficiale, soprattutto per spiegarla ai più piccoli, è con una graffetta. Se infatti riempite un bicchiere d'acqua e poggiate delicatamente una sulla superficie una graffetta, noterete che questa galleggia nonostante il materiale metallico di cui è composta sia molto più denso del fluido. Tutto merito della tensione superficiale, la stessa che molti piccoli insetti hanno imparato a sfruttare alla perfezione.

Gli insetti che pattinano sull'acqua: i gerridi

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Un gerride visto da vicino

Gli insetti camminatori sull'acqua per eccellenza sono, come detto, i gerridi, una famiglia composta da oltre 1.700 specie, quasi tutte d'acqua dolce. Costituiscono buona parte del neuston, il termine usato per indicare l'insieme di organismi che vivono sull'interfaccia aria-acqua, sia appena sopra la superficie (epineuston), che appena sotto (iponeuston), come lo scarabeo australiano che è in grado di camminare a testa in giù sfruttando la parte inferiore della superficie dell'acqua. Tornando ai gerridi, questi insetti sono interamente progettati proprio per ottimizzare la distribuzione del peso sul l'acqua e riuscire così a galleggiare e pattinare.

Sono generalmente piccoli insetti dalle gambe lunghissime, grandi al massimo poco più di 1 cm. Sono predatori acquatici e si nutrono prevalentemente di invertebrati, come ragni e altri insetti, che cadono sulla superficie dell'acqua. Alcuni hanno le ali e altri no, anche all'interno della stessa specie, e solitamente le femmine depongono le uova su rocce o vegetazione sommersa, utilizzando una sostanza gelatinosa come collante per tenerle insieme. Ma gli insetti pattinatori possiedono anche un altra arma segreta che li aiuta a camminare sull'acqua: i peli idrofobi. L'intero corpo è ricoperto da questi "peli" idrorepellenti, che evitano alle goccioline e agli schizzi d'acqua di appiccicarsi all'insetto, che così non si appesantisce rischiando di affondare. Piccolo capitolo a parte lo meritano però i gerridi appartenenti al genere Halobates.

Gli unici insetti marini del Pianeta

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Due esemplari di Halobates sp., gli unici veri insetti marini del Pianeta

A questo gruppo appartengono una quarantina di specie considerate gli unici veri insetti interamente marini del Pianeta. La maggior parte delle specie vive lungo le coste tropicali di tutto il mondo, ma esistono alcuni Halobates in grado di vivere persino in oceano aperto. La cosa più stupefacente è che non avendo ali passano la loro intera esistenza in quei pochi millimetri di mondo a contatto tra la superficie del mare e l'atmosfera.

Quando devono riprodursi, le specie costiere depongono le uova sulle rocce, mentre quelle oceaniche sfruttano qualsiasi oggetto galleggiate alla deriva, comprese le isole di plastica e spazzatura prodotte dall'uomo. Una volta schiuse, le larve si sviluppano appena sotto la superficie dell'acqua o, al contrario, appena sopra. Quest'ultime trascorrono praticamente l'intera loro esistenza a scivolare sul mare senza sostanzialmente mai bagnarsi.

Altri camminatori delle acque

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Un’idrometra

Un altro insetto particolarmente famoso per essere in grado di "camminare sull'acqua" è invece l'idrometra, conosciuto anche come misuratore d'acqua (Hydrometra stagnorum). Questa specie vive tra la vegetazione ai margini dei corsi d'acqua a movimento lento, ma anche in fossati, paludi e stagni. Vive vicino ai fusti delle piante, sui quali le femmine depongono le loro uova. Gli adulti, di solito, scivolano remando lentamente sulla superficie dell'acqua in cerca di prede, costituite principalmente da larve di zanzare che vivono appena sotto la superficie.

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Anche alcuni ragni, come questo Dolomedes fimbriatus, sono in grado di camminare sull’acqua

Proprio le tanto odiate zanzare, tra l'altro, deponendo le uova in acqua sono altrettanto abili a restare sulla superficie dell'acqua senza mai affondare. Allargando ancora un po' il raggio d'azione oltre gli insetti, sono degni di nota anche i ragni del genere Dolomedes, conosciti anche come ragni pescatori o pattinatori. Questi aracnidi si appostano sul bordo di stagni e ruscelli, aspettando che una preda passi da quelle parti. Una volta individuata, scattano pattinando sull'acqua per agguantarla, sfruttando come i gerridi la tensione superficiale e i peli idrofobi per non bagnarsi. Cacciano soprattutto insetti, ma alcuni sono persino in grado di catturare piccoli pesciolini.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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