Dei ricercatori hanno scoperto il segreto della poiana di Swainson (Buteo swainsoni) per cacciare in mezzo uno sciame denso: invece di volteggiare casualmente all'interno del gruppo di individui si dirige verso un punto fisso all'interno dello sciame e riesce a coordinarsi grazie alla prospettiva e alla distanza di volo fra le prede.
Per la poiana di Swainson, infatti, un disordinato sciame di pipistrelli non è poi così caotico. Secondo gli scienziati quello che a noi sembra un sistema a massima entropia, per questo animale è un semplice tiro al bersaglio: basta prendere bene la mira, selezionare un punto all'interno del nugolo di nere ali e lanciarsi alla massima velocità con gli artigli in posizione.
Lo studio è stato condotto da un team di scienziati dell'Università di Oxford affiancati da un gruppo dell'Università del New Hampshire, pubblicando poi i risultati su Nature Communication. I ricercatori, in particolare, hanno osservato delle poiane di Swainson cacciare una colonia di circa 700.000-900.000 pipistrelli dalla coda libera messicani (Tadarida brasiliensis) ogni volta che questi emergevano la sera dalle loro grotte per cibarsi.
I pipistrelli dalla coda libera messicani
Una quantità tale di pipistrelli raccolta in un unico luogo sorprenderebbe anche il più incallito esperto di chirotteri, l'ordine di mammiferi di cui fanno parte i pipistrelli, ma non è inusuale. I pipistrelli dalla coda libera messicani sono mammiferi di piccole dimensioni, con la lunghezza tra 46 e 57 millimetri e un peso che può arrivare massimo a 13 grammi.
Cacciare questi piccoli animali per un predatore potrebbe sembrare una passeggiata al supermercato, ma questi animali possiedono una tecnica per poter efficacemente evitare attacchi aerei. Gli sciami di pipistrelli, proprio come i grandi stormi di uccelli e banchi di pesci, forniscono una interessante protezione dai predatori grazie a un fenomeno chiamato "effetto confondente". Questo consiste nella presenza di molti potenziali bersagli che può confondere i predatori, rendendo più difficile per loro concentrarsi e catturare un individuo specifico.
Le poiane di Swainson
Se questo effetto fosse una tattica realmente efficace, però, i predatori dovrebbero avere meno successo nel catturare le prede, soprattutto quando queste sono disperse in una moltitudine di altri individui. Tuttavia, l'evidenza dei fatti non conferma del tutto questa teoria e i predatori aerei, proprio come la poiana di Swainson, spesso riescono a cacciare senza alcun problema.
Questa poiana può arrivare a pesare fino a 1,7 chili e può avere un'apertura alare superiore ai 42 centimetri, decisamente un gigante rispetto ai piccoli pipistrelli che cacciano. Ci sono molte popolazioni stanziali in Nord America, anche se non è difficile trovare individui che migrano passando l'inverno in Sud America. Il perché questi animali riuscissero a cacciare così efficacemente i piccoli pipistrelli ha incuriosito i ricercatori tanto che questi, armati di telecamere, hanno ripreso da diverse angolazioni e ricostruito le traiettorie di volo 3D dei rapaci mentre effettuavano attacchi in volo al denso sciame di pipistrelli.
Come le poiane cacciano i pipistrelli
Quello che hanno scoperto gli studiosi è che ogni pipistrello mantiene una distanza costante fra gli altri, una sorta di distanza di sicurezza per evitare di volare uno sopra l'altro e creare spiacevoli incidenti aerei. La poiana, dunque, non vede un ammasso di animali svolazzanti disordinati, ma un ordinato schema proprio grazie a questa distanza fissa e la utilizza per individuare un singolo pipistrello e fiondarsi su esso.
Inoltre, c'è da tenere conto della prospettiva: dal punto di vista di un osservatore fermo, come una persona a terra, tutti gli individui dello sciame sembrano muoversi in modo irregolare, ma per un osservatore mobile, come le poiane che cacciano in volo, qualsiasi pipistrello con cui è in rotta di collisione appare stazionario contro il movimento di sfondo dello sciame.
Per capire meglio il fenomeno è necessario immaginare due macchine di formula 1 in corsa. Dal punto di vista di uno spettatore sugli spalti le due macchine, viaggiando ad alta velocità, sembreranno due macchie di colore confuse dov'è difficile distinguere i dettagli. Per i guidatori dei due veicoli, invece, se questi viaggiassero alla stessa velocità uno a fianco all'altro, la situazione sarebbe diversa: riuscirebbero a vedere i particolari dell'altra macchina più nitidamente.
Dunque, è tutta una questione di prospettiva e i ricercatori suggeriscono che questa strategia di caccia potrebbe essere applicata da altri rapaci oltre la poiana di Swainson. Analizzare meccanismi di movimento di questi predatori e comprenderne il funzionamento è quello che ispira numerose rivoluzioni tecnologiche e scoprire di più sugli schemi di volo dei rapaci potrebbe aiutarci a migliorare la progettazione di sistemi di volo di droni e aerei.