È sopravvissuto per 15 giorni tra le nevi del Monte Rosa il cane del turista tedesco Christoph Menacher, disperso il 20 settembre a seguito di una valanga. A distanza di due settimane non ci sono ancora tracce dell'uomo, mentre il cane è stato ritrovato la mattina di sabato 5 ottobre, stremato, ma ancora vivo. Una circostanza che ha lasciato moltissime persone senza parole, compresi gli stessi soccorritori del Soccorso alpino piemontese e di quello valdostano.
Le ricerche del tipografo tedesco, tutt'ora disperso, sono iniziate il 28 settembre, a seguito della denuncia di scomparsa dei suoi familiari. L'ultima traccia dell'uomo è stata rinvenuta ad oltre 3 mila metri di quota, e indicava il 21 come data di partenza verso valle direzione Macugnaga, sul versante piemontese del Monte Rosa. Qui c'erano i segni di un bivacco e perciò i primi soccorsi hanno iniziato a controllare i dintorni, compresi i numerosi crepacci poco distanti.
Per agevolare le ricerche il personale del Soccorso alpino ha utilizzato sia l'elicottero che il Recco. Quest'ultimo è un dispositivo che consente di individuare le piastrine metalliche installate di default su alcuni tipi di indumenti e zaini da montagna. Dopo una valanga i soccorritori sorvolano l'area con lo strumento il quale manda un segnale in prossimità delle piastrine, svelando la posizione della persona sepolta sotto la neve.
Nel caso di Menacher però neanche questo strumento è riuscito a essere risolutivo, mentre il volo in elicottero sulla zona dell'ultimo bivacco ha permesso ai soccorritori di individuare il cane. L'animale non si era allontanato di molto dal campo base, eppure per più di una settimana non è stato mai avvistato dai soccorritori.
Sopravvivere a una valanga
Il cane era privo delle imbracature, segnale che probabilmente è stato coinvolto nella valanga con il suo umano. Era anche estremamente spaventato, tanto che per recuperarlo in sicurezza gli operatori hanno fatto ricorso alla telenarcosi, addormentandolo con un sonnifero sparato a distanza. L'animale è stato poi affidato alle cure di un veterinario.
Resta ancora il dubbio su come un cane coinvolto in una valanga sia sopravvissuto da solo a più di 3 mila metri per quasi due settimane. Per capire la portata di questo evento basti pensare che dopo 20 minuti dalla valanga la possibilità di trovare una persona dispersa ancora in vita scende al 35%, e la percentuale si riduce con l'avanzare delle ore.
Secondo gli esperti del Soccorso alpino in questi scenari estremi la capacità di sopravvivenza può variare sensibilmente da soggetto a soggetto, umano o animale che sia. Il cane può aver trovato riparo sotto un costone roccioso, proteggendosi dalla neve. Nel caso specifico, il cane era stato spesso in montagna con il suo umano ed era preparato per questo tipo di attività, a ciò si aggiunge una resistenza più elevata rispetto ad altri individui a parità di condizioni.
Il cane in ogni caso non era in buona salute, ma allo stremo e molto provato dalla tragica disavventura: se non fosse stato ritrovato sarebbe probabilmente morto. Adesso però per lui il trauma non è finito inizia un nuovo capitolo della vita senza il suo umano: le ricerche di Menacher sono infatti state ufficialmente sospese.