La stella marina non è un trofeo da mostrare per una foto da postare su Instagram. Toccarla può significare condannarla a morte, quindi è fondamentale sapere come comportarsi quando ne incontriamo una. Come possiamo capire se una stella marina ha davvero bisogno di aiuto?
La stella marina è un animale, non un oggetto da maneggiare o mostrare. Sebbene possa sembrare ovvio, c'è sempre qualcuno che dimentica questa verità fondamentale. Le stelle marine sono creature delicate che richiedono la nostra attenzione e il nostro rispetto. Non dovrebbero essere toccate, tirate fuori dal mare, messe in un secchiello o esibite come trofei.
Perché non devi prendere le stelle marine
Anche se potrebbe sembrare un modo per "avvicinarsi alla natura", non è il modo giusto di farlo. Un fatto sorprendente è che possiamo causare la morte di una stella marina semplicemente toccandola. Il contatto umano può trasmettere batteri nocivi che provocano infezioni e irritazioni pericolose. Inoltre, spostarla dal suo ambiente naturale o esporla fuori dall'acqua dove le condizioni sono molto diverse, con variazioni di temperatura, salinità o luce, può metterla in grave pericolo.
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La stella marina fa parte della famiglia degli echinodermi, quindi è un organismo invertebrato. Ma solo perché non ha una colonna vertebrale, non significa che non possa percepire il dolore. Non possiamo entrare nel corpo degli animali e vivere le loro sensazioni esattamente come loro, ma possiamo fare deduzioni basate sulla loro anatomia e comportamento. Le stelle marine, infatti, sentono attraverso recettori distribuiti su tutta la loro pelle, che le aiutano a percepire pressione, temperatura e dolore.
Interagiscono con l’ambiente, imparano da esso e interpretano gli stimoli sensoriali per cercare cibo, trovare compagnia e evitare il pericolo. Per loro, evitare il dolore è una questione di sopravvivenza, quindi devono necessariamente percepirlo in qualche modo. Come la stella marina, anche altri invertebrati condividono simili caratteristiche, come i ricci di mare spinosi, che sono suoi parenti stretti, i cetrioli di mare e le stelle serpentine, che si distinguono per le loro braccia più sottili e flessibili.
Le stelle marine appartengono alla classe degli Asteroidi (dal latino "Aster", che significa "stella"). È affascinante notare come diverse forme naturali possano convergere in rappresentazioni simili. Esistono oltre 2000 specie di stelle marine, ognuna con il suo stile unico e una gamma di colori vivacissimi. Inoltre, per sfatare un mito, non tutte le stelle marine hanno 5 punte, alcune ne hanno 7, 15, o addirittura molte di più. Qui in Italia, e in gran parte del mondo, le specie più comuni sono quelle a 5 punte, come la stella marina rossa e la stella marina a pettine. Sebbene queste creature straordinarie abitino tutti i mari del mondo, le più appariscenti e particolari si trovano nelle acque tropicali.
Come sono fatte le stelle marine
Le stelle marine sono creature davvero uniche: non hanno né testa né cervello e il loro sistema circolatorio è alimentato solo da acqua. Il suo è un sistema idraulico, chiamato "sistema acquifero", che le mantiene in vita. Mentre nel nostro corpo scorre il sangue, nelle stelle marine scorre l'acqua di mare. Da un anello centrale si diramano cinque canali, uno per ciascuna delle braccia.
Tutto il sistema è regolato da una valvola visibile a occhio nudo, chiamata madreporite, che appare come una piccola macchia sul lato superiore della stella marina. La madreporite permette all'acqua di entrare nel corpo, dove viene distribuita per trasportare ossigeno, consentendo alla stella marina di muoversi e nutrirsi. L'acqua scorre poi in piccoli tubicini chiamati pedicelli, che servono per il movimento. Le stelle marine possono avere centinaia, se non migliaia. Quando si riempiono d’acqua, si allungano e si attaccano al suolo come ventose; svuotandosi, si ritraggono e si staccano. È attraverso questo continuo "attacca e stacca" che la stella marina si sposta. Anche se un singolo pedicello non è molto forte, l'azione coordinata di tutti i pedicelli insieme fa la differenza, permettendo alla stella marina di camminare.
Come vede la stella marina
Ogni braccio della stella marina ha un proprio piccolo occhio sulla punta, chiamato ocello. Questi ocelli sono minuscoli e sono in grado di percepire luce, forma e movimento circostanti. Oltre agli ocelli, le braccia della stella marina sono dotati di tentacoli molto sensibili al tatto. Quando un braccio individua una fonte di cibo, diventa il "braccio dominante" e guida le altre braccia nella stessa direzione, facendole muovere tutte insieme verso il pasto. Sebbene la loro vista non sia così nitida come la nostra, non è necessario che lo sia. Ogni specie di stella marina ha le sue capacità straordinarie. Anche se non vedono in alta definizione, il loro sistema sensoriale distribuito consente loro di reagire e adattarsi in modo incredibile. Quindi, mentre non possiamo fare confronti diretti con la nostra visione, è chiaro che le stelle marine hanno un modo tutto loro di percepire il mondo.
La stella marina è considerata una specie chiave negli ecosistemi marini. Significa che l'animale svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell'equilibrio ecologico, influenzando la vita e la popolazione di molti altri organismi nel suo habitat. Per chiarire come funziona questa interconnessione e il ruolo fondamentale delle stelle marine, consideriamo il seguente esempio: le cozze si nutrono di alghe, spugne e anemoni, mentre le stelle marine si nutrono di cozze. Quando le stelle marine mangiano le cozze, ne limitano il numero. Questo è cruciale perché, senza questa regolazione, le cozze potrebbero aumentare eccessivamente, dominando le alghe, le spugne e gli anemoni. In questo modo, le stelle marine svolgono un ruolo essenziale nel mantenere l'equilibrio dell'ecosistema marino, assicurando che tutte le specie possano coesistere e contribuendo alla diversità e stabilità dell'ambiente.
Come comportarti se trovi una stella marina
Ci sono due situazioni in cui potresti incontrare una stella marina: in mare o sulla spiaggia. Se la scopri mentre nuoti, considera questo un momento magico e, semplicemente, ammirala da lontano. Non è il caso di avvicinarsi ulteriormente, per non disturbarla.
Se invece la trovi sulla spiaggia, la situazione è più delicata e richiede attenzione. Se ci sono esperti nelle vicinanze, chiedete il loro aiuto. Se vi trovate su una spiaggia deserta, osservate la stella marina senza toccarla per verificare se riesce a muoversi da sola o se l’alta marea può aiutarla a tornare in acqua. Se la situazione non migliora, potete spostarla delicatamente in acqua, ma evitate di toccarla direttamente con le mani. Usate della sabbia per sollevarla e trasportarla, in modo da ridurre il rischio di danni causati dal contatto umano. Ricordate, non trattenetela fuori dall'acqua più del necessario. Sebbene sia affascinante, è importante rimandare l’osservazione a quando sarà di nuovo in mare. Riponetela in una zona abbastanza profonda con delle rocce, dove potrà riprendersi meglio.
In conclusione, la natura si basa su un equilibrio delicato e complesso che coinvolge ogni creatura del nostro pianeta. Ogni specie, dalle più piccole alle più imponenti, svolge un ruolo cruciale in questo sistema interconnesso. È nostro dovere rispettare e proteggere questo equilibrio, evitando di disturbare o danneggiare gli esseri viventi che condividono il nostro ambiente. Solo così potremo garantire la sopravvivenza e la prosperità di tutte le specie, assicurando che la nostra meravigliosa biodiversità continui a fiorire per le generazioni future.
Si ringrazia l'organizzazione Shape of Life per la gentile concessione delle immagini.
