Sotto il mento, dietro e alla base delle orecchie, sulle guance dietro i baffi: queste sono le zone dove di solito i gatti preferiscono essere accarezzati. Pancia e schiena, invece, non sono particolarmente gradite al micio.
Sapere dove e come accarezzare un gatto è molto importante perché, anche se noi proviamo indubbiamente una sensazione di benessere nel farlo, non sempre vale lo stesso per loro. Inoltre, prima di poterlo coccolare, bisogna instaurare un rapporto di fiducia con il gatto. A quel punto, sarà lui stesso a decidere se vuole essere toccato e a tollerare meglio la nostra richiesta di accarezzarlo.
Come guadagnare la fiducia del gatto
Una delle prime cose da sapere è che con i gatti sarebbe meglio non prendere l'iniziativa, ma lasciargli la scelta e aspettare che siano loro a fare il primo passo per ricevere le carezze.
Il gatto, a differenza del cane, è considerato un animale sociale "facoltativo". Questo vuol dire che la sua propensione a vivere in un gruppo sociale non può essere generalizzata, ma dipende dalle caratteristiche specifiche dell'individuo. Se vogliamo guadagnare la fiducia di un gatto quindi, dobbiamo prima capire se lui in quel momento è desideroso di entrare in relazione con noi e se ha voglia di essere, ad esempio, accarezzato.
Quando accarezzare un gatto
Per capire se il gatto è pronto ad essere accarezzato, dobbiamo osservare il suo comportamento e il linguaggio del corpo: se quando ci avviciniamo il gatto mostra una postura poco rilassata, resta distante, agita la coda, non fa le fusa e increspa il pelo, soprattutto nella zona della schiena, probabilmente non ha molta voglia di entrare in confidenza con noi in quel momento.
Se al contrario mostra interesse verso di noi, inizia ad annusarci, ha una postura rilassata, fa le fusa, ha le orecchie dritte e alza la coda, probabilmente siamo riusciti a ottenere la sua fiducia ed è arrivato il momento di accarezzarlo. Anzi, potrebbe anche spingere un pochino con la testa per chiederci di continuare ad accarezzarlo.
Insomma, il gatto sarà assolutamente capace di farci capire quando ha voglia di essere accarezzato e a quel punto, non ci resta che accontentarlo. Ne trarremo sicuramente beneficio anche noi: come dimostra uno studio pubblicato su AERA Open, accarezzare un gatto fa bene perché aiuta a ridurre i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress.
Dove accarezzare il gatto
Ma quali sono le zone dove il gatto preferisce essere accarezzato? Non c'è una regola fissa che vale per tutti i gatti, perché ogni individuo è a sé e può presentare delle esigenze o preferenze specifiche. Bisogna anche considerare che il livello di tolleranza di un gatto alle nostre attenzioni dipende dalle sue esperienze precoci, come ad esempio quanto e come è stato maneggiato da piccolo.
In linea generale, le zone per il gatto più piacevoli sono:
- sotto il mento
- dietro e alla base delle orecchie
- dietro i baffi, nella zona della guancia
Si tratta delle aree del corpo dove il gatto presenta ghiandole odorifere. Risultano particolarmente gradite perché, attraverso queste ghiandole, il micio riesce a diffondere il suo odore e a creare un ambiente sereno e familiare intorno a lui. Inoltre, trasmettendo il suo odore sulle nostre mani, il nostro rapporto potrebbe uscirne rafforzato: il gatto ci troverà più familiari e probabilmente ci cercherà più spesso, dato che siamo impregnati del suo odore.
Dove non accarezzare il gatto
Ci sono delle zone in cui, invece, i gatti non amano essere accarezzati:
- la schiena, soprattutto la parte finale vicino alla coda. Anche qui si trovano le ghiandole odorifere e ad alcuni gatti piace essere accarezzati in questo punto ma, secondo uno studio pubblicato su Applied Animal Behaviour Science, la maggior parte non la prende troppo bene
- zampe, pancia e coda. In generale non sono zone molto gradite ai gatti, ma questo dipende anche dal soggetto e dal rapporto di confidenza che si è creato.
Secondo un altro studio pubblicato su Behavioural Processes, anche la nostra personalità gioca un ruolo importante nel come il gatto risponde alle nostre dimostrazioni di affetto.