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8 Gennaio 2024
13:17

Come capire se un ragno è velenoso o innocuo

Seppur tutti i ragni producano veleno, sono poche le specie considerare veramente pericolose per l'uomo: circa l'1% di tutte quelle che abitano il nostro Pianeta. Ecco come riconoscerle.

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Capire se un ragno è velenoso o innocuo per gli esseri umani non è così semplice. Ci sono oltre 50.000 specie di ragni in tutto il mondo, ma per quanto molte di queste possano spaventare a per le loro dimensioni e i loro colori, solo poche risultano davvero pericolose e velenose per gli esseri umani. La maggior parte è infatti innocua per l'uomo e anche i ragni più temuti e pericolosi, come il ragno violino, sono in verità poco aggressivi, visto che utilizzano il loro veleno solo quando sono messi alle strette.

In totale nel nostro paese sono presenti almeno 1.620 specie diverse di ragno, tutti censiti all'interno della checklist nazionale stilata da Paolo Pantini e Marco Isaia. Alcune di queste specie hanno ottenuto parecchia notorietà mediatica a seguito di alcuni incidenti che li hanno coinvolti, ma anche in questo caso il numero di persone morte a causa di questi ragni è molto basso, visto che non presentano veleni particolarmente letali.

Ciò non toglie, tuttavia, l'utilità di provare a distinguere le specie velenose e quindi pericolose da quelle invece innocue, così da saperle approcciare quando ci troviamo di fronte a questi animai o li troviamo sospesi nelle nostre cantine ed evitare incidenti. Per fare questo, però, dobbiamo avere idea di cosa sia esattamente un ragno e conoscere la loro ecologia e perché producono il veleno.

Identificazione dei ragni

I ragni appartengono a un ordine specifico di aracnidi, ovvero l'ordine Araneae. Con aracnidi andiamo infatti a identificare anche le zecche, gli scorpioni e gli opilioni, animali molto differenti. Gli areneidi sono noti per avere un corpo ben distinto in due parti: il cefalo-torace, che presenta la bocca, le zampe, gli organi di senso e i cheliceri, e l'addome, dove sono presenti gli organi sessuali, il cuore, i tubuli digestivi e tanti altri apparati.

A differenza inoltre degli insetti, che presentano tre paia di zampe, i ragni ne dispongono quattro, portando ad otto il numero di arti. Un'altra capacità tipica dei ragni è quella di produrre la seta, tramite alcune speciali ghiandole dell'addome, che sboccano direttamente nelle filiere, gli organi specializzati per la costruzione delle ragnatele.

La maggioranza delle specie presenta anche delle zampe molto lunghe e sottili ricoperte da una sorta di peluria, che gli consente di captare qualsiasi movimento sulla superficie della tela. I ragni non presentano dei veri e propri denti. Essi iniettano il loro veleno all'interno della loro vittima tramite delle "zanne", i cheliceri. Producono il veleno non come sistema di di difesa, ma per catturare e immobilizzare velocemente le loro prede, soprattutto insetti o altri piccoli animali.

Ragni velenosi vs ragni innocui

I ragni stordiscono o uccidono le loro prede con il veleno, ma solo l'1-2% delle specie produce delle tossine capaci di avere degli effetti significati sull'uomo. Sfortunatamente però è difficile riconoscere il livello di pericolosità delle specie andando a cercare solo caratteristiche morfologiche ed estetiche, perché esistono specie apparentemente anonime che sono molto pericolose e specie molto vistose e appariscenti che sono invece innocue.

Per difendersi quindi dal morso dei ragni velenosi bisogna avere innanzitutto grande rispetto per questi animali e bisogna avere occhio, con cui interpretare bene le informazioni in nostro possesso. Le specie velenose hanno infatti colorazioni e dimensioni molto differenti tra di loro. E per capire quindi se una specie è davvero pericolosa dobbiamo innanzitutto conoscere bene il territorio che si sta visitando, conoscere le caratteristiche principali delle specie più comuni e riflettere sulle probabilità di incontrare una specie pericolosa in quel determinato habitat.

Fatto questo, dobbiamo anche confrontare la morfologia e i colori dell'animale che abbiamo davanti con quelle delle altre specie velenose su cui abbiamo una maggiore conoscenza. Il semplice fatto che alcune specie velenose non possiedono caratteristiche univoche rende infatti importantissima l'esperienza e la capacità d'interpretare attentamente gli atteggiamenti di un qualsiasi ragno.

Andando a confrontare una vedova nera mediterranea con il ragno violino è possibile d'altro canto notare che non ci sono molti punti in comune fra le due specie, oltre l'essere ragni, chiaramente. Queste specie presentano infatti dimensioni e colori molto differenti, abitano in contesti diversi e persino il loro morso produce degli effetti unici. La loro principale differenza con le specie innocue per l'uomo consiste nel disporre di cheliceri e denti veleniferi più grossi spessi. In Italia, tuttavia, basta conoscere la morfologia di queste due specie per sentirsi relativamente al sicuro, visto che sono le due specie di ragno considerate più pericolose per gli esseri umani.

Tutt'al più gli altri ragni possono provocare dei piccoli pomfi attorno al foro del loro morso, ma queste ferite non sono molto pericolose, sempre nel caso in cui non siamo particolarmente sensibili al loro veleno. In tal caso, invece, anche il morso di un ragno comune – in casi davvero rarissimi – può avere conseguenze più serie e richiedere un intervento medico.

Segni distintivi dei ragni velenosi

Visto il ridotto numero di specie velenose presenti nel nostro paese, non possiamo però non citare alcune caratteristiche di base che risultano fondamentali per riconoscere le due specie italiane più pericolose in natura. Sia la vedova nera mediterranea o malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus) che il ragno violino (Loxosceles rufescens) hanno infatti cheliceri più grossi rispetto agli altri ragni, e presentano segnali e colori caratteristici di allarme.

Colorazione e marcature

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Ragno violino

Alcune specie di ragni velenosi usano la loro colorazione e dei particolari disegni per segnalare la propria pericolosità agli altri animali. Questo è ancora più vero per quelle specie che sono maggiormente esposte alla predazione, vivendo in contesti molto aperti o ricchi di predatori. Così le macchie rosse delle vedove nere avvertono i loro predatori – tra cui moltissimi uccelli – del loro essere estremamente velenose, prima che questi tentino maldestramente di catturarli.

Se guardiamo però al ragno violino o ad altre specie considerate velenose ci rendiamo conto che questa regola non vale per tutti. Il ragno violino infatti presenta una pigmentazione bruna anonima, rispetto molti altri animali, e se non fosse per il disegno del violino che si estende dal capo verso l'addome la sua superficie mancherebbe di qualsiasi altro carattere identificativo.

D'altro canto alcune specie innocue – come i ragni saltatori (i salticidi) – hanno "rubato" le colorazioni minacciose delle specie più sgargianti, utilizzandole come elemento difensivo pur essendo innocui. Questo fenomeno si definisce mimetismo batesiano e rende ancora più difficile quantificare la pericolosità di una specie quando si è in natura.

Dimensione e forma

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Vedova nera mediterranea

In generale la maggioranza delle specie velenose sparse per il mondo – come la vedova nera americana e il ragno dei cunicoli – dispongono di zanne molto sviluppate, con cui iniettano maggiori quantità di veleno. Le dimensioni non sono però un buon metro di giudizio per verificare la pericolosità di un animale. Basti pensare che la "minacciosa" tarantola, che può raggiungere decine di centimetri di grandezza, è molto meno pericolosa del ragno dei cunicoli, che al massimo raggiunge i 4 cm.

Questo accade perché da una parte la pericolosità del veleno di un ragno deriva dalla specifica evoluzione di ogni specie, mentre la nostra mente è predisposta a reagire più velocemente dinanzi alle specie di maggiori dimensioni. Le dimensioni dei ragni alterano così la nostra percezione del rischio nei loro confronti e favoriscono talvolta gli incidenti, visto che alcuni morsi vengono procurati da ragni velenosi di piccole dimensioni considerati fino a quel momento innocui.

Comportamento dei ragni velenosi

Una delle grosse leggende che riguardano i ragni velenosi è che si nascondino nei pertugi e che siano sempre pronti ad aggredirci. Questo in verità non è vero, visto che non tutti i ragni capaci di produrre il veleno ne producono in abbondanza e sono animali "da agguato". Gran parte dei ragni velenosi, infatti, per quanto più pericolosi, usano il morso come estremo tentativo di difesa e prima di attaccare un animale o un essere umano cercano sempre di svincolarsi o di rifugiarsi in un luogo sicuro.

Per queste specie produrre veleno è infatti estremamente dispendioso, dal punto di vista energetico, e per questo motivo sprecare le loro scorte sarebbe controproducente, in considerazione del fatto che il veleno è il loro migliore strumento di caccia, che utilizzano per immobilizzare le loro prede, e non per difendersi da animali per loro "enormi", come noi umani.

D'altronde è anche vero che alcuni ragni sono più imprevedibili di altri, un comportamento che li rende più difficili da gestire. Per esempio, il famoso ragno delle banane (Phoneutria nigriventer), da molti scienziati considerato tra quelli più pericolosi al mondo, ha la brutta abitudine di trovare rifugio fra i caschi di banane e, ogni qual volta si sente minacciato, si lancia dalla sua postazione e morde il primo malcapitato che gli capita a tiro.

La vedova nera mediterranea invece – seppur meno pericolosa della "cugina" americana – è nota per mordere tramite un movimento fulmineo, quando viene minacciata. Il suo morso provoca sudorazione, nausea, conati di vomito, febbre, cefalea e nei casi più gravi perdita di sensi e morte, ma non attacca mai preventivamente la nostra specie. Nel nostro paese è presente in Sicilia e in Sardegna, oltre che in Liguria, Toscana, Lazio e in buona parte del Mezzogiorno.

Cosa fare in caso di morso?

Nel caso in cui doveste aiutare una persona morsa di un ragno – o nel malaugurato caso in cui foste state morsi voi stessi-  ricordatevi che in questi casi il fattore tempo è molto importante. Il veleno dei ragni può infatti divenire più attivo e pericoloso con il trascorrere dei minuti, dunque bisogna agire in fretta e pulire la ferita. Nel caso in cui fosse presente forte dolore, si può anche porre del ghiaccio sopra il morso, così da attutire la sensibilità della pelle.

Non bisogna mai tentare di estrarre il veleno tramite la suzione o spremendo la ferita. Ciò potrebbe infatti portare al sanguinamento e all'involontaria ingestione del veleno stesso. Dopo aver invece lavato la ferita, bisogna anche immediatamente chiamare i soccorsi, nel caso in cui il soggetto morso dovesse presentare sintomi anche lievi.

In attesa dell'arrivo dei soccorsi, bisogna far stendere la persona morsa e rialzare leggermente l'arto colpito, se possibile. Nel caso in cui il morso è stato invece effettuato sull'addome, nel tronco o dietro la schiena, è importante non coprirlo con i vestiti, poiché il sudore potrebbe complicare la situazione.

Per il morso della vedova nera spesso i dottori trattano gli spasmi con le benzodiazepine, dei sedativi leggeri che aiutano a rilassare i muscoli. L’antidoto si somministra comunque nel caso in cui i sintomi sono davvero gravi e il ricovero è di solito necessario per tutte le vittime che hanno un'età inferiore a 16 anni o che presentano altre patologie legate al sistema cardiocircolatorio.

Nella maggioranza dei casi, tuttavia, i morsi di ragno non provocano problemi gravi, al di là di qualche reazione locale dovuta dalla perforazione della pelle tramite i cheliceri. In questo caso, basta usare del ghiaccio per diminuire le dimensioni del pomfo e usare gli antistaminici, nel caso in cui si sa di essere sensibili alle punture da ragno.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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