La patologia renale è una causa frequente di morte nel gatto ed è per questo che l’attenzione verso la prevenzione deve essere molto alta. Le persone comunemente credono che sintomo di una patologia renale sia che il gatto non urina, ma in realtà il blocco renale non è l'evenienza più comune. Come si fa, dunque, a capire se il gatto ha una malattia renale in fase iniziale?
Escludendo infatti traumi e forme tossiche, in realtà esistono numerose patologie che provocano un danno a livello renale in modo più o meno grave come il rene policistico, l’ipertensione, l’ipertiroidismo, il linfoma, infezioni e calcolosi per citarne alcune.
Quando queste patologie sono in corso, di solito, ciò che avviene a livello renale più che un blocco totale della filtrazione dell’urina, evenienza che può comunque accadere negli stadi terminali, è al contrario l’insufficienza renale.
Senza entrare troppo nello specifico, si deve immaginare il rene come un organo dalla duplice funzione, sia di filtro che di regolatore di ormoni, e tante e diverse patologie come quelle citate in precedenza con il tempo provocano degli insulti a cui all’inizio il rene “risponde” adattandosi ma poi arriva un momento in cui l’insulto è diventato insostenibile e da lì si hanno i primi “sintomi evidenti”.
Ecco un breve elenco dei campanelli di allarme a cui bisogna fare caso:
- Dimagrimento.
- Pelo opaco e poco curato.
- Sete aumentata e urinazione frequente.
- Ulcere e afte in bocca con alito uremico.
- Inappetenza e nausea.
Dimagrimento
Il dimagrimento è abbastanza frequente sebbene il gatto mangi, ed è una cosa che spesso fa allarmare il pet mate. Questo meccanismo non è dovuto solo al problema renale, ma spesso alle patologie concomitanti che stanno andando a contribuire a peggiorare la salute renale del gatto.
Mantello
Altra cosa che salta all'occhio è un rapido peggioramento dello stato del mantello. Pelo opaco e poco curato si hanno sia per lo stato di malessere che porta il gatto a fare meno il grooming sia perché il mantello rispecchia lo stress organico, le patologie, la disidratazione e la carenza di vitamine e minerali che si hanno in corso di patologie renali.
Beve e urina di più
Quando la sete aumenta e l'urinazione è frequente, è facile trovare la ciotola dell'acqua spesso vuota oppure si può notare che vi è necessità di cambiare più spesso la lettiera. Si pensa che un gatto con problemi renali non beve e non urina, in realtà nelle prime fasi di danno renale al contrario si alterano meccanismi di regolazioni importanti che in un certo senso gli animali provano a “compensare”, aumentando la sete e dunque il bisogno di bere e di conseguenza aumentando la frequenza con cui avviene l'urinazione.
Alitosi e problemi orali
Quando si manifesta alitosi o ci sono altre tipologie di problemi orali, il danno renale è già grave e ogni tentativo di compensazione è ormai insufficiente da parte dell'organismo. E' come se si accumulassero “scorie” che non vengono più filtrate ed il tutto si ripercuote oltre che a livello sistemico anche a livello gastrico aumentando l’acidità, il reflusso e la formazione di afte e ulcere in bocca e un concomitante alito "pesante" detto uremico.
Non mangia e vomita
Inappetenza e nausea si instaurano quando l’uremia, l'acidità gastrica aumentata e lo stato di malessere generale contribuiscono a far sì che il gatto non mangi e sia visibilmente abbattuto.
In tutti i casi il consiglio è di rivolgersi subito ad un veterinario e non aspettare mai che i sintomi diventino gravi. Questo perché sebbene il danno renale cronico sia un processo irreversibile con la giusta terapia può essere rallentato ed in questo modo si può assicurare una vita normale e anche lunga al micio. Inoltre vi invitiamo a non dimenticare mai la prevenzione: attraverso la misurazione della pressione e l'esame dell'urine, due modi semplici e poco invasivi, potete monitorare il benessere renale, ad esempio. Se poi si effettua anche un prelievo ematico il check-up è completo ed è raccomandato in tutti i gatti dai 7 anni in su.