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8 Aprile 2024
9:00

Come capire se il tuo gatto ha un problema di tiroide

Per capire se il gatto ha problemi di tiroide bisogna osservare i sintomi: quello più evidente è il dimagrimento, accompagnato da episodi di vomito, diarrea, mantello opaco e ipertensione. È necessario, però, effettuare anche dei test.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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I gatti possono soffrire di problemi alla tiroide. La patologia tiroidea che colpisce più frequentemente i felini domestici è l'ipertiroidismo, in cui si ha un incremento della produzione di ormoni tiroidei.

L'ipertiroidismo felino è una patologia comune, che colpisce di solito i gatti adulti al di sopra dei 10 anni di età. È una malattia che agisce lentamente, con piccoli segnali che diventano poi evidenti quando la malattia è conclamata.

Per capire se il gatto ha problemi di tiroide, è importante osservare i sintomi: quello più evidente è il dimagrimento, nonostante il gatto abbia molta fame e mangi tanto, accompagnato da episodi di vomito e talora diarrea. Il mantello diventa opaco e con il tempo può subentrare ipertensione, che andrà a generare anche danno renale con un ulteriore aggravamento della sintomatologia, fino ad arrivare a depressione e anoressia.

Per accertarsi che il gatto soffra di questa patologia, è necessario testare gli ormoni tiroidei con un semplice prelievo di sangue. Il test è utile anche come screening da fare ogni anno, insieme alla visita clinica, per diagnosticare la malattia precocemente.

I sintomi di un problema alla tiroide nel gatto

I sintomi dell'ipertiroidismo sono variabili e potrebbero non manifestarsi tutti in contemporanea, perché dipendono dalla capacità dell'organismo di adattarsi all'inizio della malattia e dalla presenza o meno di altre patologie in atto, che possono complicare il quadro sintomatologico. I principali sono:

  • Perdita di peso (dimagrimento nonostante mangi tanto)
  • Polifagia (aumento dell'appetito)
  • Vomito
  • Diarrea o aumento della defecazione
  • Polidipsia (aumento della sete)
  • Poliuria (aumento dell'urinazione)
  • Iperattività o aggressività che prima non aveva
  • Mantello opaco
  • Alopecia (mancanza di pelo in alcune zone)
  • Anoressia (rifiuto del cibo, nelle fasi avanzate di malattia)
  • Debolezza muscolare e perdita anche di massa muscolare
  • Difficoltà respiratoria o respirazione a bocca aperta
  • Tachicardia (aumento dei battiti cardiaci per minuto >220bpm) o presenza all'auscultazione di soffi cardiaci
  • Noduli alla tiroide palpabili alla visita clinica
  • Aumento dei valori epatici nelle analisi del sangue (ALT, AST, ALP)
  • Alterazione della funzionalità renale e dei valori renali nelle analisi del sangue

Cosa fare se un gatto ha problemi alla tiroide

Per prima cosa, occorre una diagnosi certa. Non ci si può basare solo sui sintomi, che possono essere comuni anche a patologie come il diabete, il malassorbimento e la parassitosi.

La prima cosa da fare è di giocare sul tempo: durante il check-up annuale del micio, va effettuato anche lo screening degli ormoni tiroidei che si fa attraverso un semplice prelievo ematico. Questa analisi permette di sapere se il gatto ha un problema alla tiroide in maniera precoce, prima che si abbiano i sintomi gravi. Se, invece, il gatto è già stato portato dal veterinario perché si sono notati sintomi come quelli indicati sopra, oltre alla visita clinica vi verranno proposte delle analisi del sangue complete di pannello per gli ormoni tiroidei che dovrete fare.

Per giungere alla diagnosi di ipertiroidismo, oltre ad effettuare le analisi del sangue, è fondamentale escludere patologie concomitanti e il coinvolgimento di organi importanti come i reni e il cuore. L'ipertiroidismo infatti può predisporre all'ipertensione e dunque favorire l'insufficienza renale, la miocardiopatia ipertrofica ed il tromboembolismo.

Per questi motivi il veterinario potrà suggerire di effettuare, oltre a un'ecografia della tiroide, anche una visita cardiologica e una radiografia del torace.

Infine, oltre che monitorare gli ormoni tiroidei, si deve effettuare periodicamente la misurazione della pressione: è una procedura rapida, indolore e poco costosa, che permette di monitorare lo stato ipertensivo del gatto e anche il successo della terapia.

Aspettativa di vita

Mediamente, un gatto ipertiroideo che è in cura e non ha altre patologie né compromissione renale ha una aspettativa di vita buona, che può superare i 4-5 anni. Ma poiché l'ipertiroidismo è una patologia insidiosa e progressiva potrebbe esserci un accorciamento della aspettativa di vita nel caso di compromissione cardiaca o renale, oppure se il nodulo tiroideo si rileva essere un carcinoma.

Tuttavia, il mondo felino ci stupisce sempre e non è raro che anche pazienti con carcinoma tiroideo muoiano per altre patologie non correlate alla tiroide.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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