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10 Gennaio 2024
11:42

Come capire se il tuo cane ha un problema o ha solo bisogno di riposo

A volte i cani si isolano o cominciano a dormire per molto tempo. Potrebbero farlo perché sono semplicemente stanchi, oppure perché hanno un problema di salute.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Può accadere che i cani decidano da un momento all'altro di isolarsi o comincino a dormire per molto tempo. Ciò può accadere perché hanno bisogno di riposare in un contesto tranquillo, ma anche perché hanno un problema di salute o stanno vivendo una condizione di disagio. Il bisogno di isolamento, infatti, se protratto nel tempo, può essere anche il sintomo di un problema fisico o di un disagio psicologico, come una paura, una fobia o uno stato depressivo.

Non è facile distinguere queste due situazioni e per comprendere ciò che spinge il cane a comportarsi in questo modo bisogna analizzare prima di tutto il contesto in cui si trova e ragionare anche sulla sua età, su ciò che ha vissuto nelle ore e nei giorni precedenti e sull'ambiente relazionale e ambientale che lo circonda. Inoltre non bisogna dimenticare che ogni cane ha una personalità unica e può quindi avere strategie diverse per manifestare il proprio disagio.

Cambiamenti nel comportamento

Per comprendere perché il cane si isola o dorme molto a lungo bisogna prendere in considerazione anche gli altri cambiamenti nel suo comportamento, in particolare quando si prolungano per più giorni.

Non dobbiamo allarmarci per un'alterazione delle abitudini se in un'occasione il cane è sonnolento o desidera dormire in uno spazio isolato, ma bisogna piuttosto abituarsi ad osservare i dettagli che cambiano nel tempo, come ad esempio il ciclo del sonno, o le abitudini alimentari. Lo stesso vale anche per altri sintomi, come ad esempio il disinteresse, l'apatia e la pigrizia nei momenti in cui gli vengono proposte attività che, solitamente, generavano gioia e piacevolezza.

Se tutti questi sintomi sono presenti per un periodo prolungato e contemporaneamente, una volta escluse le cause legate alla salute (con una visita medica veterinaria), è consigliabile rivolgersi a un educatore cinofilo (se il cane è cucciolo) o a un istruttore cinofilo (se il cane è adulto) e, insieme, cercare l'origine del disagio.

Lo stress e la paura

Se la ricerca di isolamento e tranquillità è abbinata a segnali di stress eccessivo, si può pensare che il cane stia cercando di evitare un contesto che non è gradito. Lo stress può essere manifestato attraverso leccamenti frequenti, attraverso un aumento dei comportamenti aggressivi e, nei casi più complessi, anche tremori o eccessi di salivazione.

La decisione di cercare un luogo appartato può essere una risposta a un evento specifico o a una situazione improvvisa che ha spaventato il soggetto, come ad esempio i fuochi d'artificio o altri rumori molto forti. Il cane tende inoltre a cercare rifugio in seguito agli incidenti stradali, quando l'impatto e lo spavento vissuto dai propri umani lo spinge ad allontanarsi rischiando anche di mettersi in serio pericolo.

I cuccioli e i cani anziani

Prima di preoccuparsi eccessivamente, è bene sottolineare che i cuccioli e i cani anziani tendono a dormire di più rispetto ai cani giovani e adulti. Nel caso dei cuccioli ciò avviene perché le prime avventure nel mondo sono molto impegnative da un punto di vista cognitivo e portano quindi il soggetto a stancarsi facilmente. Nel caso dei cani anziani, invece, la resistenza fisica diminuisce gradualmente e questo aspetto potrebbe venire scambiato facilmente con una condizione di disagio. In alcuni casi, effettivamente, potrebbe essere legata ad artriti o altre patologie, ma potrebbe rilevare anche una stanchezza naturale legata all'età.

Il calore e il parto

Quando la femmina è in procinto di partorire potrebbe decidere di volersi allontanare da tutto e da tutti per mettere al mondo i propri cuccioli. Se vive in famiglia e dispone di un giardino, potrebbe decidere di farlo sotto un cespuglio, in una buca riparata, oppure in uno spazio che conosce e che ritiene sicuro.

Nei giorni precedenti al parto potrebbe cominciare a nascondersi più spesso e potrebbe cercare ambienti silenziosi e che non vedano la presenza di persone o stimoli potenzialmente preoccupanti. Si tratta di un comportamento piuttosto normale e mosso dal desiderio di vivere questa esperienza nel contesto più adatto possibile.

Il pet mate e la famiglia possono agevolare il processo aiutando il cane a individuare il luogo adatto e a renderlo quanto più confortevole possibile. Questa scelta potrebbe favorire la relazione tra la famiglia e il cane, che sentirà di appartenere a un gruppo in cui i suoi bisogni vengono tutelati e rispettati.

Un comportamento simile potrebbe emergere anche appena prima e durante il calore, quando la femmina si sente talvolta più insicura.

L'analisi del contesto

Prima di giungere a conclusioni affrettate, però, è bene anche analizzare ciò che è avvenuto nelle ore, nei giorni e nel periodo precedente alla ricerca di isolamento e allo stato di sonnolenza. Alcuni cani, infatti, potrebbero comportarsi in questo modo quando tornano a casa dopo un lungo viaggio o dopo una vacanza. Altri, invece, potrebbero chiedere spazio e tranquillità al termine di una serata in cui l'ambiente domestico ha accolto ospiti conosciuti e non.

Se la necessità di un luogo silenzioso (come ad esempio un divano che si trova in una zona isolata dell'appartamento) dura poche ore e si manifesta in seguito a una giornata in montagna, durante la quale il cane ha corso nei prati e ha camminato a lungo, possiamo limitarci a pensare che si tratti di una stanchezza passeggera.

Inoltre, è piuttosto frequente che i cani appena adottati, soprattutto se provengono da ambienti stressanti, attraversino una fase di grande tranquillità dopo l'entrata in famiglia. Il silenzio, il calore e la pacatezza di un ambiente domestico possono portare il cane a godersi questa pace sonnecchiando e osservando il mondo da un luogo tranquillo, prima di riprendere completamente le proprie abitudini comportamentali.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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