I problemi digestivi sono purtroppo sempre più frequenti nei cani. Anche se non abbiamo certezza riguardo le cause di questo aumento esponenziale, è possibile che la vita moderna in città, l’inquinamento ambientale, l’alimentazione industriale ultra-processata e lo stress giochino un ruolo importante nel causare disturbi cronici a livello gastroenterico.
Fra i sintomi più frequentemente riscontrati abbiamo sicuramente vomito, diarrea, costipazione, dolori colici e colite. Per capire se un cane ha un problema digestivo, il primo passo è comprendere con quale frequenza presenta questi sintomi. Se succede spesso, bisogna capire con un veterinario in che modo trattare il problema.
I principali problemi digestivi del cane
Prima di iniziare dobbiamo chiarire come i diversi problemi digestivi siano in realtà sintomi di una medesima realtà, nella maggior parte dei casi, ovvero l’infiammazione intestinale cronica (un tempo chiamata IBD, ora più correttamente definita come enteropatia cronica). Non importa o comunque ha un ruolo marginale quindi quale sintomo il cane presenti, mentre è molto più importante la frequenza con cui si presenta.
In generale, dovreste sempre considerare importante un sintomo che si presenta, anche in modo intermittente (quindi per alcuni periodi, magari anche lunghi, sta bene) per più di una volta a settimana durante un arco temporale di 3 settimane. Più la frequenza è alta, più rapidamente dovreste correre ai ripari. Ma vediamo prima di tutto di quali sintomi parliamo.
Vomito
Il vomito è forse il sintomo più comune, assieme alle feci molli. Si può presentare in diversi modi: più frequentemente a stomaco pieno o a stomaco vuoto; con materiale alimentare o meno; dopo aver mangiato erba o no. Quello che conoscerete meglio sarà probabilmente il vomito biliare, ovvero quello giallino, tipico dei cani che stanno a digiuno diverse ore. Ecco, per quanto vi possa sembrare “normale” inteso come “accade spesso, lo fanno molti cani”, questo sintomo va assolutamente considerato.
Diarrea
Prima di tutto partiamo dalla definizione di diarrea, perché sono sicura che molti di voi definiscono in questo modo solo delle feci francamente liquide. Si parla di diarrea quando le feci hanno una consistenza molle, non raccoglibile, anche se non liquida e/o quando la frequenza di defecazione è aumentata oltre le 3 volte al giorno. Se il vostro cane defeca quindi 5 volte al giorno, anche se perfettamente formata, abbiamo comunque una diarrea cronica.
Questo sintomo è quello che maggiormente guida alla identificazione della localizzazione del problema e a definire quindi strategie terapeutiche. A seconda infatti del tipo di diarrea potremmo avere indicazione di un problema digestivo localizzato soprattutto al piccolo intestino o al grande intestino etc. Attenzione: ovviamente non basta l’osservazione delle feci per capire e andranno fatti esami collaterali. Ma è un buon punto di partenza.
Costipazione
La costipazione non è frequentissima nei cani con problemi digestivi e tende ad essere più comune nel gatto. Definiamo costipato un cane che defeca meno di una volta al giorno. Non di meno, è possibile che anche cani soffrano di costipazione cronica, sempre come sintomo di infiammazione intestinale. Per essere sicuri che non ci siano anche altre cause, dobbiamo però eseguire approfondimenti in quanto potrebbero esserci disturbi alla prostata (nel caso di cani maschi) o alle sacche paranali.
Colite
Ci accorgiamo che il nostro cane soffre di colite in generale quando nelle sue feci è presente muco. Questo sintomo è particolarmente frequente in alcune razze (Boxer, Bulldog inglese) dove può essere rappresentativo di un problema intestinale grave (colite istiocitaria). Anche altre razze e molti altri cani però soffrono di colite cronica, spesso accompagnata da sintomi di urgenza di defecazione (quei cani che vi chiamano durante la notte diperati.. presente?). La colite si può presentare anche come frequenza di defecazione aumentata. Hanno probabilmente infiammazione dell’intestino crasso infatti tutti quei cani che defecano più di 4 volte al giorno.
Dolore addominale (coliche)
Sintomo molto spesso mal interpretato o non identificato, perché non chiaramente riferibile all’intestino, le coliche sono un sintomo grave e importante. Spesso si pensa che se ci sono dolori addominali, ci debba essere nausea o diarrea. In realtà, è possibile che voi notiate il vostro cane che si va a nascondere dopo mangiato, come unico sintomo di dolore.
Le coliche sono spesso (ma non sempre!!) accompagnate da borborigmi, ovvero da rumorini di pancia, a volte udibili anche a distanza. Altre volte invece sono veri e propri spasmi, con il cane che si contorce, quasi come fosse una crisi epilettica.
Disoressia (disappetenza)
Ecco il sintomo più sottovalutato di tutti: la disappetenza, o come diciamo noi Veterinari, la disoressia. Un cane che non mangia tutti i pasti con gusto e appetito, dovrebbe sempre essere tenuto in considerazione. Questo sintomo infatti è molto comune nei cani di taglia piccola (Barboncini, Maltesi etc.) e in alcune razze di cani giganti (Bovaro del Bernese, Alano), come unico sintomo di infiammazione intestinale. Si presenta soprattutto al mattino, sia in modo continuativo che intermittente.
Come capire se un cane ha problemi di digestione
Come dicevamo anche sopra, il primo passo per la risoluzione di un problema è comprendere che si ha un problema. Spesso infatti mi capita di avere a che fare con famiglie che per molto tempo hanno osservato questi sintomi, ritenendoli normali o comunque non importanti. Attenzione perché purtroppo non è così.
Se il vostro cane presenta uno o più di questi sintomi per più di 1-2 volte a settimana, anche non in modo continuativo, è sempre importante eseguire una visita di base dal proprio medico veterinario. Nella maggior parte dei casi verranno eseguiti alcuni esami base, da cui potremo cominciare ad inquadrare la causa del problema, come ad esempio esame delle feci e/o del sangue.
Non sempre però la visita clinica e gli esami di base bastano. Specialmente nei cani giovani infatti è frequente che non non vi siano grandi alterazioni. Se quindi il vostro cane continua ad avere sintomi, il consiglio è di rivolgervi ad un medico veterinario gastroenterologo. Questa infatti è la figura professionale dedicata ai problemi digestivi, che vi saprà indicare come proseguire. La buona notizia è che nella maggior parte dei casi, i problemi digestivi, soprattutto nei cani giovani, sono risolvibili tramite una dieta speciale, quindi non indugiate e iniziate il percorso.
Disturbi digestivi del cane: come trattarli?
Eccoci, quindi, alla parte di come aiutare il vostro cane. Sicuramente il primo aiuto fondamentale è portarlo in visita, in modo da avere eventualmente una terapia di supporto. Se infatti i sintomi sono molto intensi, potrebbe essere necessario utilizzare dei farmaci antiemetici (antivomito), eseguire fluido terapia (liquidi in vena), oppure dare astringenti o fermenti per la diarrea. Assolutamente banditi, o quasi (eccetto casi estremi) gli antibiotici invece che, a conti fatti, vi risolvono a volte il problema sul momento, ma complicano la situazione nel lungo periodo.
Come dicevo anche sopra, nella maggior parte dei casi, una volta esclusi i parassiti intestinali, il passaggio seguente sarà la dieta. Mi piacerebbe in questo caso darvi indicazioni valide per tutti, ma purtroppo non è così. Ogni cane e ogni problema ha bisogno di una dieta diversa. Ci sono cani che hanno bisogno di diete con basso tenore di grassi, chi ha bisogno di più fibre e chi ha necessità di non mangiare fonti di amido. Fondamentale la scelta della fonte proteica, che in alcuni casi provoca reazioni del sistema immunitario simili ad allergie. Poco alla volta, con l’aiuto e la cooperazione del medico veterinario nutrizionista e gastroenterologo, potreste vedere la luce in fondo al tunnel.
Se invece il problema persistesse, o comunque in tutti i casi più gravi, potrebbe essere necessaria una endoscopia digestiva, con biopsie dei tessuti. Se questo è il caso del vostro cane: non abbiate paura! È vero che i problemi digestivi gravi sono preoccupanti e che le anestesie vi preoccupano ancor di più, ma se bene eseguita il rischio è davvero minimo e le informazioni che raccogliamo sono indispensabili.
Quale sia il vostro percorso, ricordate che il miglioramento potrebbe non essere istantaneo né lineare, ma anzi andare avanti un po’ ad alti e bassi, un passo avanti e due indietro. Fiducia nel vostro team di medici e attenzione da parte vostra a seguire le indicazioni sono la chiave per il benessere nel lungo periodo del vostro cane.