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22 Agosto 2024
18:00

Come capire se il gatto ti ha scelto

Per capire se un gatto ti ha scelto basta osservare il suo comportamento e comprendere i segnali che manda. I gatti sono animali indipendenti, ma possono formare legami forti con i loro umani.

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Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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“Il cane è il miglior amico dell’uomo”, recita il detto, e della fedeltà dei cani e del legame che costruiscono con il loro umano di riferimento si sa tanto. Meno si parla del rapporto che si crea tra gatto e pet mate, pensando erroneamente che sia meno saldo. In realtà anche i gatti hanno le loro preferenze quando si tratta di persone, e lo dimostrano con tanti comportamenti che compongono la sua comunicazione non verbale.

Il fatto che il gatto "scelga" una persona non ha infatti a che fare con la fedeltà che ci si aspetterebbe da un cane, quanto più dal fatto che, nel nucleo familiare, elegge una persona (ma a volte anche di più) come preferenziale per avere delle interazioni intime e ridurre le distanze sociali. Solitamente accade perché la persona in questione ha modalità di interagire più piacevoli e più rassicuranti, o perché sente che le sue emozioni sono meglio comprese da quella persona in particolare.

Capire se il gatto ti ha scelto non è in realtà difficile se lo si conosce e lo si osserva con attenzione, interpretando correttamente segnali e comportamenti: la ricerca di contatto o comunque di vicinanza è molto indicativa, così come la scelta di dormire con una specifica persona, leccarla, strofinarsi contro di lei e dare piccole testatine e in generale interagire in modo aperto e privo di diffidenza. Ecco alcuni comportamenti e segnali che dimostrano come il gatto abbia “scelto” il suo umano di riferimento – o più umani, a seconda delle diverse cose da fare insieme – e che poco o nulla hanno a che fare con il fatto che lo nutra e gli dia cibo.

Leccatine per dimostrare cura e affetto

Per il gatto il grooming, la pulizia del mantello, è un momento molto importante. Non soltanto si prendono cura di loro, pulendosi, ma si rassicurano e diffondono il loro odore. Se il gatto lecca il pet mate, dunque, sta manifestando verso di lui cura e attenzione, cementando il legame lasciando il suo odore. Una manifestazione di affetto e attaccamento in piena regola.

Testatine e strofinamenti per lasciare il loro odore

Anche strofinarsi sul pet mate e dargli piccole testatine è una manifestazione di attaccamento. In questo modo il micio lascia su di lui la sua impronta olfattiva, lo riconosce e lo rende riconoscibile e attesta che “lo ha scelto”. È anche una dimostrazione di fiducia e di volontà di creare e rafforzare il legame, soprattutto se è coinvolta anche la coda: la posizione della coda nei gatti è indicativa del loro stato d’animo e delle loro intenzioni, e quando un gatto si avvicina a un umano con la coda dritta e in verticale sta dimostrando eccitazione e affiliazione.

La semplice presenza che dimostra vicinanza

I gatti sono animali liberi, autonomi e indipendenti. La scelta del luogo in cui restare è indicativa delle loro preferenze: seguire il pet mate nelle diverse stanze quando si muove e restarci, anche se non c'è un contatto fisico diretto, dimostra che il gatto si sente a suo agio e tranquillo in sua compagnia e che la ricerca attivamente. La prossimità di un partner sociale e di qualcuno di cui si fida è tra i comportamenti tipici di un gatto affezionato.

Condividere il letto e il momento del riposto

Il momento del riposo è uno di quelli in cui il gatto è più vulnerabile e con la guardia abbassata. Condividere il letto e il momento del riposo è dunque una manifestazione di forte affiliazione e un comportamento che indica fiducia e intimità sia tra simili sia verso il pet mate. Se il momento del sonno – notturno o pomeridiano – è poi preceduto o comunque accompagnato da leccatine al volto o ai capelli significa che il micio è deciso a rendere il momento ancora più intimo condividendo l'odore e manifestando anche cura.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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