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17 Agosto 2024
9:00

Come capire se il gatto è disidratato: 10 sintomi a cui devi fare attenzione

Per capire se il gatto è disidratato bisogna prestare attenzioni ad alcuni sintomi specifici. Se ti accorgi che il tuo gatto è stanco e letargico, ansima e urina poco, allora potrebbe trovarsi in uno stato di disidratazione.

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Capire se il gatto è disidratato è il primo passo per aiutarlo a reidratarsi e stare meglio, è quindi molto importante conoscere i 10 sintomi principali che indicano disidratazione nel gatto. Questi includono letargia, affaticamento, respirazione a bocca aperta (ansimando), inappetenza e una diminuzione della produzione di urina.

Sono i primi indizi di un problema serio, che richiede un’attenzione immediata. L'acqua infatti è essenziale per il benessere dei gatti e mantenere un corretto livello di idratazione è fondamentale per prevenire disturbi gravi. Non sempre però questo stato è causato dalla semplice mancanza di acqua, la disidratazione può essere il primo campanello d'allarme di patologie specifiche come problemi renali e diabete, rendendo cruciale identificare la causa sottostante e intervenire prontamente.

Come capire se il gatto è disidratato

La disidratazione si verifica quando il corpo del gatto perde più liquidi di quanti ne assume, causando uno squilibrio idrico che può influire negativamente su molte funzioni corporee. I sintomi principali della disidratazione nei gatti includono:

  • Letargia e affaticamento: Un gatto disidratato apparirà meno attivo e potrà manifestare segni di stanchezza;
  • Respirazione a bocca aperta: L’animale può iniziare ad ansimare, un segnale evidente di stress o disidratazione;
  • Elevata frequenza cardiaca: Il cuore può battere più velocemente nel tentativo di compensare la carenza di liquidi;
  • Inappetenza: Il gatto potrebbe rifiutare il cibo;
  • Gengive secche e appiccicose: Al tatto, le gengive possono risultare asciutte e appiccicose, un altro segno di mancanza di idratazione;
  • Pelle priva di elasticità: Se la pelle sollevata tra le dita non torna immediatamente alla sua posizione naturale, questo potrebbe essere un segnale di disidratazione;
  • Occhi infossati: Gli occhi possono apparire più incavati del solito;
  • Zampe fredde: Le zampe, e in particolare i gommini, possono risultare insolitamente freddi al tatto;
  • Feci secche: Anche la consistenza delle feci può indicare disidratazione, con feci che risultano secche e dure;
  • riduzione della produzione di urina:

I rischi della disidratazione

La disidratazione è una condizione che non deve mai essere sottovalutata. Nei gatti, può portare a complicazioni serie e, se non trattata in tempo, può risultare fatale. L'acqua è essenziale per la regolazione della temperatura corporea, il funzionamento degli organi vitali e l'eliminazione delle tossine. Un gatto disidratato è a rischio di insufficienza renale, una condizione potenzialmente irreversibile. Inoltre, la mancanza di liquidi può causare un rallentamento della circolazione sanguigna, mettendo ulteriore stress sul cuore e sugli altri organi vitali. La disidratazione prolungata può anche portare a danni cerebrali e compromettere gravemente la qualità della vita dell'animale.

Le cause della disidratazione nel gatto

La disidratazione può avere diverse cause nei gatti. Una delle più comuni è la scarsa assunzione di liquidi, spesso dovuta a un accesso limitato all'acqua o alla preferenza per il cibo secco piuttosto che umido. I disturbi gastrointestinali, come vomito e diarrea, possono causare una perdita significativa di liquidi ed elettroliti, portando rapidamente alla disidratazione. Le patologie renali e il diabete sono altre cause importanti: entrambe le condizioni possono causare un aumento della minzione, che a sua volta comporta una maggiore perdita di fluidi. Le malattie respiratorie possono rendere difficile per il gatto mantenere un corretto livello di idratazione, mentre traumi gravi o reazioni allergiche possono portare a uno shock che rallenta l’afflusso sanguigno agli organi vitali, inclusi i reni. Infine, anche le infezioni, attraverso la febbre alta e la sudorazione, possono provocare una significativa perdita di liquidi.

Cosa fare se il gatto beve troppo poco

Se il gatto beve troppo poco, è importante creare un ambiente che lo incoraggi a bere. Molti gatti preferiscono bere dalle fontanelle, che grazie al movimento dell'acqua stimolano il loro interesse. È inoltre fondamentale scegliere una ciotola grande, che permetta al gatto di bere comodamente senza scontrare le vibrisse sui bordi. Un'altra strategia efficace è quella di aumentare la quantità di cibo umido nella dieta, riducendo temporaneamente i croccantini. Controllare regolarmente lo stato di salute del gatto, osservando gengive, mucose, frequenza di urinazione, aspetto delle feci e comportamento, può aiutare a individuare eventuali sintomi di disidratazione. Se la disidratazione è legata al caldo, spostare il gatto in un ambiente fresco e tranquillo e lasciarlo riposare può essere un rimedio efficace.

Come idratare un gatto disidratato!

In caso di emergenza, la prima cosa da fare è offrire acqua fresca al gatto, magari aggiungendo dei cubetti di ghiaccio per renderla più attraente, soprattutto durante le giornate calde. Se i sintomi non migliorano dopo qualche ora, è essenziale consultare un veterinario. Potrebbe essere necessario un intervento più specifico, come la somministrazione di fluidi per via sottocutanea o endovenosa. In queste circostanze, è importante evitare di forzare il gatto a bere, poiché ciò potrebbe peggiorare la situazione, causando ulteriore stress all’animale. Un intervento tempestivo e appropriato può fare la differenza, permettendo di identificare la causa della disidratazione e di avviare un trattamento adeguato.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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