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14 Marzo 2024
9:00

Come capire se al cane non piacciono le crocchette?

Se il cane rifiuta le crocchette, salta i pasti o rovescia la ciotola, probabilmente non gradisce il cibo che gli stiamo offrendo. Non si tratta di vizi, ma solo di gusti personali. In alcuni casi, però, bisogna preoccuparsi.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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I cani hanno gusti molto chiari in termini di cibo. È assolutamente possibile quindi che ad un soggetto non piaccia un determinato cibo e a un altro sì e che ognuno abbia le sue preferenze. In modo molto simile al nostro, anche se meno del gatto, anche il cane ha gusti alimentari ben definiti e li esprime, tramite il rifiuto di quel che non ama. In termini di alimentazione non casalinga avviene la stessa cosa e un cane, dunque, può mettere i pratica alcuni comportamenti per farci comprendere che le crocchette che gli stiamo dando non sono di suo piacimento o attraverso il rifiuto portarci a capire che c'è qualcosa che non va dal punto di vista della salute.

Come possiamo però essere sicuri che il nostro cane stia esprimendo i suoi gusti e non un sintomo come la nausea? Analizziamo le diverse ipotesi per provare a discriminare le cause e comprendere come agire di conseguenza a tutela del benessere psico fisico del nostro compagno di vita.

I segnali che al cane non piacciono le crocchette

Quando al nostro cane non piace quello che ha in ciotola, il primo modo in cui ce lo fa sapere è rifiutando il pasto, in tutto o in parte. Potreste notare quindi che inizia a mangiare, spinto dalla fame, ma non finisce tutte le crocchette. Oppure, al contrario, quando mettete giù la ciotola potrebbe mostrarsi particolarmente riluttante ad iniziare a mangiare.

Attenzione perché avrà comunque fame: quindi non è detto che rifiuti sempre le crocchette che non gli piacciono, anzi.  Tendenzialmente, quello che potremo notare è che salta un pasto e magari il successivo lo mangia, banalmente perché l’appetito è tanto.

In alcuni casi, il cane potrebbe mettere in atto anche altri comportamenti come rovesciare la ciotola spargendo il contenuto in terra oppure cercare di ricoprirla come se tentasse di nasconderla, aiutandosi con il naso o con le zampe.

Nella maggior parte dei casi, inoltre, se ad un cane non piace un cibo specifico oltre a rifiutarlo potrebbe esprimere il suo desiderio di mangiare altro, ad esempio venendo ad elemosinare da tavola.

Il cane non mangia perché “è viziato”?

Anche se noi veterinari parliamo di appetito “capriccioso” per definire un cane che alterna momenti di maggiore appetito a rifiuto del cibo, dobbiamo ricordare che è un termine medico che dovrebbe essere avulso da ogni tipo di giudizio o morale.

La parola "viziato" comunque non è corretta in termini di comunicazione chiara, facendo riferimento alla nostra relazione con il cibo del nostro cane ma può accadere che la troppa indulgenza da parte nostra porti ad una accentuazione di determinati comportamenti. È importante però non fermarsi al giudizio presente nel termine “viziato” ma fare uno sforzo per comprendere il nostro compagno di vita e porsi anche le giuste domande.

Perché non mangia? Non gli piacciono queste crocchette e sta liberamente, come tutti gli esseri viventi, esprimendo un suo gusto? Oppure magari sta male, ha nausea o dolore alla pancia? Forse dietro al rifiuto c'è un malessere psicologico, qualcosa che esprime nella sua relazione con il cibo?

Quest’ultimo aspetto in particolare tende ad essere sminuito di importanza ma i cani sono esseri senzienti, la cui psiche e le cui emozioni possono essere estremamente profonde e le dovremmo sempre tenere in considerazione.

Quando preoccuparsi?

Ci sono alcuni segnali che dovrebbero farci preoccupare in modo particolare quando il cane non mangia:

  • Il cane salta più di un pasto nella stessa giornata, ripetendo magari il comportamento per uno o più giorni consecutivi.
  • Oltre a rifiutare il pasto, ha altri sintomi come nausea (allappa, sbiascica), vomito o diarrea.
  • Ha perdita di peso, a volte lieve, altre volte anche importante. In questo caso è importante sottolineare che specialmente in cani inizialmente grassi o sovrappeso questo sintomo viene spesso sottovalutato mentre è sempre da prendere in considerazione.
  • Il cane si dimostra apatico, senza energie e non ha piacere di giocare o di fare attività con il pet mate.
  • Altri sintomi particolari associati al rifiuto del cibo, come ad esempio aumento della sete o debolezza muscolare.

In tutti questi casi, anche quando sia presente solo uno di questi sintomi, il consiglio è di ricorrere quanto prima ad una visita medico veterinaria. Meglio infatti togliersi il dubbio che non sia presente una patologia che portare avanti troppo a lungo un sintomo.

Come rendere più appetibili le crocchette

Una volta appurato che il cane rifiuta le crocchette solo per una questione di gusto, possiamo utilizzare alcuni trucchi per aiutarlo a mangiare. Prima di tutto, se possibile, cambiamo marca e gusto. Se questo non fosse possibile, o se avete una grande quantità a casa che preferite finire prima di cambiare, si possono utilizzare alcuni insaporitori:

  • Parmigiano o grana: sono ottimi per insaporire, spolverati in piccole quantità sulla ciotola. Attenzione però perché hanno molte calorie oltre a diversi nutrienti come ad esempio calcio e ferro. Non esagerate per non sbilanciare la razione.
  • Umido completo o complementare: potete utilizzare una cucchiaiata di cibo umido mescolato al secco, per aumentarne l’appetibilità. Anche in questo caso fate attenzione alle calorie, tenendo conto che dovreste togliere circa 10 grammi di cibo secco per ogni cucchiaio (30 grammi) di cibo umido che aggiungete.
  • Essiccati di qualità: alcune piccole imprese artigianali producono delle polveri essiccate di pesce o carne, estremamente profumate e appetibili, che potete spolverare sulle ciotole.
  • Yogurt o ricotta: i latticini sono spesso utilizzati per insaporire perché effettivamente piacciono molto a tanti cani. Fate attenzione però alle feci successivamente e se notate che tendono ad allentarsi, evitate.
  • Fermenti o integratori: alcuni prodotti ad uso veterinario sono particolarmente appetibili e possono essere utilizzati senza pericolo come aggiunta alla ciotola. In questo caso chiedete consiglio al vostro medico veterinario per sapere quale può essere il più adatto.
Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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