I gatti sono animali che vivono in media tra i 10 e i 15 anni, una forbice ampia che può variare molto (anche in termini di longevità) a seconda della tipologia di vita che l’animale vive. In generale comunque si può considerare che il gatto diventi un adulto intorno all’anno d’età, periodo in cui solitamente la crescita è completa e ha raggiunto anche la maturità sessuale.
A che età il gatto diventa adulto?
Premesso che ci sono razze in cui la crescita prosegue per più tempo, l’anno è solitamente il traguardo dell’età adulta. È al compimento dell’anno, infatti, che il micio perde la stragrande maggioranza delle caratteristiche fisiche e comportamentali del gattino per diventare un giovane adulto.
Durante i primi mesi di vita infatti i gatti crescono rapidamente, attraversando diverse fasi di sviluppo. All'età di 9-12 mesi la maggioranza dei gatti raggiunge la dimensione e il peso che mantiene da adulta, e la personalità è ormai formata e stabilizzata. Ha anche raggiunto la maturità sessuale, il che significa che (se non sterilizzati) i maschi potrebbero iniziare a marcare, le femmine sperimentare il primo calore.
Le fasi della crescita del gatto
La crescita di un gatto passa attraverso diverse fasi, ognuna caratterizzata da cambiamenti fisici, comportamentali e di sviluppo. La fase neonatale (0-2 settimane) è quella appunto conseguente alla nascita, in cui i gattini sono completamente dipendenti dalla madre. Sono ciechi, sordi e incapaci di regolare la propria temperatura corporea. Dipendono dalla madre per tutto, dalla nutrizione al calore, e richiedono cure costanti.
Subito dopo, tra le 2 e le 4 settimane d’età, i gattini passano attraverso una fase di transizione in cui iniziano a muoversi e a esplorare l'ambiente circostante. Iniziano anche a mangiare cibo solido, imparano le abilità sociali giocando con i loro fratelli e imparano anche a capire come muoversi, sviluppando i riflessi.
Dalle 4 alle 7 settimane d’età, i gattini continuano a imparare le abilità sociali interagendo con la madre e i fratelli, e iniziano a sviluppare la loro personalità. Tra le 7 e le 12 settimane inizia la fase di svezzamento: mamma gatta inizia a insegnare ai gattini comportamenti più avanzati, come la caccia e l'uso della lettiera, e i gattini diventano sempre più indipendenti. In questa fase di crescita, gioco ed esplorazione rivestono un ruolo molto importante, così come la socializzazione.
Tra i 3 e i 6 mesi i gattini attraversano una rapida crescita fisica. Le abilità di caccia si sviluppano ulteriormente, e possono diventare più territoriali. La crescita continua sino al compimento dell’anno, quando appunto raggiungono quella che può essere indicata come l’età adulta, con dimensione e peso “definiti” e stabili. Anche la personalità è generalmente stabilita, anche se possono verificarsi ulteriori cambiamenti comportamentali e di adattamento anche a seconda dell’ambiente in cui sono inseriti.
Dai 7 ai 10 anni inizia invece la fase matura della vita del gatto. Alcuni possono iniziare a mostrare segni di invecchiamento, come cambiamenti nella vista, nell'udito o nella mobilità, e cambiano le esigenze nutrizionali e le cure veterinarie. Dai 10 anni in su, inizia per il gatto l’età anziana.
Quando smette di crescere un gatto?
In linea di massima il gatto smette di crescere intorno all’anno, quando appunto raggiunge l’età adulta. Ogni gatto è un individuo diverso e può attraversare le fasi di vita e crescita in modo leggermente diverso, dunque si tratta di una stima indicativa: ci sono alcuni gatti che smettono di crescere prima e altri che continuano anche dopo l’anno d’età. Su questo influisce anche la razza, basti pensare al Maine Coon, il “gatto gigante”, che può continuare a crescere anche sino ai due anni.
Come calcolare l'età del gatto
Ci sono diversi modi per stimare l’età di un gatto, e tutti si basano sull’osservazione di alcune caratteristiche fisiche, unite a valutazioni comportamentali. In generale si tende a osservare i denti, l’indicatore più affidabile, insieme con pelo e muscolatura. In media un gatto vive tra i 10 e i 15 anni, ma può anche essere più longevo. Molto dipende dalla vita che fa e dalle sue condizioni di salute. Un gatto libero, per esempio, è più soggetto a ferite e malattie perché vive all’aperto, e il suo aspetto potrebbe non coincidere con l’età effettiva.
I denti nei gatti cambiano nel tempo in base alla crescita e all'usura. I cuccioli cambiano i denti da latte – 26 in tutto – in denti permanenti tra i 5 e i 7 mesi di vita, il che significa che dopo i 7 mesi il gatto avrà i 30 denti permanenti del gatto adulto. Il gatto giovane perde i suoi primi denti da latte intorno ai 3 mesi, e da qui si assiste all’erudizione graduale dei denti definitivi, fino al completamento della dentizione verso i 6-7 mesi di età. Il gatto adulto completa questa fase con l’eruzione degli ultimi 4 molari, assenti nella dentizione da latte.
I dentini da latte sono facilmente riconoscibili perché più bianchi e appuntiti. I primi a cadere sono gli incisivi, seguiti dai canini e poi, tra i 5 ed i 6 mesi di età, i premolari insieme all’eruzione dei molari. I 30 denti definitivi sono divisi in 12 incisivi ( 6 superiori e 6 inferiori), 4 incisivi ( 2 superiori e 2 inferiori), 10 premolari (6 superiori e 4 inferiori) e 4 molari (2 superiori e 2 inferiori). Altro indicatore utile a calcolare l’età del gatto è il pelo: un mantello folto e brillante è solitamente sinonimo di gatto adulto, oltre che in salute. Idem per i muscoli, perché nel gatto anziano la muscolatura tende a perdere di tono, e l’animale può apparire molto magro.
Quando passare al cibo per adulti?
Lo svezzamento è il momento in cui i gattini passano dal latte materno al cibo solido, e quando non vi sono problemi di origine medica oppure di abbandono in genere viene iniziato a 4 settimane di vita. Il periodo è comunque molto variabile: in caso di gattini allattati artificialmente una settimana, per i gattini allattati dalla mamma si può arrivare fino a 3-4 settimane.
In questo periodo si somministra cibo specifico, solitamente mousse o comunque cibo morbido, inserendo gradualmente anche le crocchette specifiche. Al compimento dell’anno d’età si può passare allo specifico cibo per adulti.