Lo stress e l'ansia sono concetti che assumono una rilevanza notevole non solo nel contesto dell'esperienza umana, ma anche in quella degli animali, inclusi i cani con cui conviviamo. In etologia e psicologia canina, lo stress è definito come una risposta fisiologica e comportamentale a stimoli che rappresentano una minaccia o un cambiamento nell'ambiente del cane. L'ansia, d'altra parte, è un'anticipazione del pericolo o dello stress, spesso caratterizzata da un comportamento reattivo e da una risposta fisiologica elevata.
Tenuto conto che ogni cane è differente, e come singolo individuo risponde in modo diverso a stimoli e situazioni, si può dire che in linea di massima quelle che causano solitamente più ansia sono la separazione dal nucleo famigliare o dal proprio referente sociale, ambienti nuovi con caratteristiche sconosciute, incontri con cani o persone quando un soggetto ha carenze dal punto di vista della socializzazione, ma anche rumori forti e improvvisi, odori sconosciuti, viaggi o spostamenti lunghi, nei casi in cui il cane possa provare malessere in un mezzo di trasporto.
Una volta individuate le potenziali situazioni di ansia e stress, sorge quindi spontanea la domanda: come aiutare il cane ad affrontarle nel modo migliore, fornendo l’adeguato supporto? Vediamo qualche consiglio.
Prevenzione
La prevenzione, come nel caso di patologie fisiche, è fondamentale. Con il supporto di un educatore cinofilo si possono prevenire futuri stati di ansia, aiutando il cane a cambiare la rappresentazione di specifiche situazioni o stimoli e fornendogli la possibilità di fare esperienze positive contrastanti. L’idea è insomma quella di “contrastare” le sensazioni negative con esperienze positive, così da neutralizzare il più possibile la negatività.
Attenzione al nostro comportamento
Il contagio emozionale, ossia il nostro stato emotivo, potrebbe aggravare la situazione stressante del cane, o indurla. Il cane può insomma percepire l’ansia del pet mate e restarne contagiato, aumentando la sua o addirittura sviluppandola in risposta alla nostra. Prima di lavorare sul cane, dunque, è bene lavorare anche su noi stessi, e poi lavorare insieme per affrontare situazioni che mettono ansia – pensiamo, per esempio, all’ingresso nell’area cani – in modo costruttivo, senza condizionarsi vicendevolmente.
Allontanarsi dalla fonte dello stress
Altrettanto importante, in caso di situazioni di stress e ansia, è allontanarsi dalla fonte. Tenendo conto che non è possibile, sul momento, fare un lavoro più strutturato, se ci rendiamo conto che il nostro cane è in forte ansia ed è possibile allontanarsi è bene farlo. Se per esempio siamo in luoghi con molte persone o animali, ed è quello ad agitare il cane, non ha senso obbligarlo a restare per costringerlo a “superare” la situazione, ma è bene allontanarsi per consentirgli di calmarsi.
Supporto emotivo
A seconda del tipo di relazione che abbiamo instaurato con il nostro compagno a quattro zampe, è possibile aiutarlo anche standogli vicino, fornendo un supporto emotivo, magari accarezzandolo e parlandogli dolcemente, ma attenzione a non essere troppo invadenti nel tentativo di "consolare" il cane: non volendo, potremmo appesantire ulteriormente il carico per lui.
Rivolgersi a un esperto
In casi particolarmente seri o complessi, è anche possibile consultare un medico veterinario che possa suggerire l'uso di sostanze naturali che hanno la funzione di lenire lo stato ansioso di un cane in determinate situazioni, per esempio prima di un lungo viaggio in auto, se il problema del cane è di ordine psicologico e non fisico, oppure prima di una visita ambulatoriale.