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12 Aprile 2023
9:00

Come aggiungere fibre alla dieta del cane

Le fibre sono un nutriente essenziale per il cane, anche se non vengono direttamente utilizzate da lui stesso, ma dalla sua microflora. In questo articolo parliamo di cosa sono le fibre, quali sono i loro benefici, come e quando aggiungerle alla dieta del vostro cane.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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In nutrizione del cane, chiamiamo fibra un ampio insieme di componenti organici, per la maggior parte di origine vegetale (ma non solo!), che risultano indigeribili dal nostro cane. Ma che ci fa allora il nostro cane con una sostanza indigeribile? Lui poco, i suoi batteri e in generale il suo microbiota invece ci fanno tantissimo! Questa definizione, infatti, è la medesima (o quasi) di probiotico, proprio perché queste sostanze indigerite rimangono all’interno dell’intestino e vengono quindi utilizzate dai batteri presenti, con tutta una serie di risultati positivi. Regolare l’apporto di fibre (aumentandole, diminuendole o cambiandone il tipo/i tipi), ha tutta una serie quindi di ricadute chiamiamole “in seconda battuta” sul nostro cane, dato che regola i meccanismi fermentativi nel suo intestino. Approfondiamo bene l’argomento andando per ordine, come sempre!

I benefici delle fibre per il cane

Le fibre in generale vengono catalogate come fibre solubili e insolubili. Più avanti in questo stesso articolo parleremo di quali sono gli alimenti che racchiudono maggiori o minori quantità di questi due tipi di fibra, ma vediamo prima i benefici che ciascuno di questi tipi può apportare.

Le fibre solubili hanno funzione soprattutto nell’intrappolare acqua all’interno delle feci. Questo vuol dire che idratano le feci, favorendone quindi l’espulsione nel caso il vostro cane soffra di stipsi perché troppo dure. Sono inoltre fondamentali in alcune patologie come il diabete per il controllo della glicemia e aumentano il senso di sazietà, ottimo per i cani obesi.

Di contro, le fibre solubili in generale tendono a diminuire la velocità del transito intestinale, rallentando praticamente la velocità con cui l’intestino fa avanzare il cibo e questo a volte può provocare fermentazioni.

Le fibre insolubili invece al contrario aumentano la velocità di transito, aumentano molto la massa fecale e il senso di sazietà soprattutto legata al volume del pasto. Sono fibre che difficilmente fermentano e per questo sono ottime per i cani che hanno sintomi di eruttazione o flatulenza.

Attenzione però perché fra gli effetti negativi di una quantità eccessiva di fibre insolubili abbiamo un’alterazione dell’assorbimento di altri nutrienti. Vengono definite infatti fattori anti-nutrizionali.

In generale, come avete visto, fra le funzioni della fibra (intesa come verdure) nel cane, non abbiamo funzionalità nutrizionale. Questo vuol dire che verdure e frutta, anche se contengono fibra, non apportano una quantità di nutrienti considerevole. Essendo infatti racchiuse queste vitamine e minerali all’interno di cellule vegetali dure e difficili da smantellare, l’intestino del nostro cane fa fatica a estrarli.  

Quando aggiungere fibre all’alimento del cane

Vediamo in pratica quando dovreste pensare di aggiungere fibre all’alimentazione del vostro cane. Come sempre, anche se banale, vale la premessa: chiedete al vostro Medico Veterinario di fiducia, meglio se esperto in nutrizione, perché purtroppo nessuna indicazione generale può andare bene in tutti i casi. Detto questo, passiamo al dunque, quando aggiungere fibre al cibo? Andremo ad aggiungere fibre quando:

  • Il nostro cane tende ad essere stitico, ovvero si svuota meno di una volta al giorno. Questo è poco frequente nei cani che mangiano crocchette o alimenti commerciali con carboidrati, proprio perché generalmente più ricchi di scarto (leggasi fibra), mentre potrebbe accadere se mangiano solo cibo umido oppure dieta fresca.
  • Se le feci del vostro cane, pur essendo regolari tutti i giorni, sono molto dure, come palline. Non è bene che il vostro cane defechi duro: tende a dare dolore e potrebbe infiammare la parte attorno all’ano.
  • Se il vostro cane ha muco nelle feci, probabilmente ha una colite. In questo caso, le fibre devono essere regolate, non necessariamente aumentate, ma probabilmente modulate in tipo e quantità. In generale infatti soprattutto le fibre insolubili tendono a dare irritazione del colon in alcuni soggetti, mentre potrebbe essere indicato aumentare le fibre solubili.
  • Se il vostro cane ha una patologia infiammatoria cronica intestinale (quella che un tempo chiamavamo IBD). Si è visto nel tempo che molti soggetti con patologie infiammatorie croniche intestinali rispondono molto bene alla fibra. Difatti, diverse marche di cibo idrolizzato per cani (utilizzato nella gestione di questa patologia), potrete notare che negli ultimi anni hanno aggiunto sempre più fibre alla loro formula.
  • Se il vostro cane ha diarrea…! Sì, non mi sono sbagliata a scrivere, né voi a leggere. Proprio così, le fibre possono essere utilizzate anche nella gestione della diarrea, ma attenzione, questi ultimi tre punti ovviamente sempre con l’aiuto del nutrizionista.

Come aggiungere fibre alla dieta

Eccoci all’ultima parte dell’articolo, probabilmente quella con i risvolti pratici più applicativi. Vediamo infatti quali sono gli alimenti ricchi di fibre che si possono aggiungere alla dieta del cane. Come già fatto nell’articolo, li dividerò in macro-categorie, ma attenzione perché ovviamente nessun cibo contiene un solo tipo di fibra e la maggior parte sono “mix” di vari tipi.

  • Cibi ricchi di fibre solubili (pectine, gomme, mucillagini etc.): ne sono ricchi soprattutto le mele (attenzione, assieme agli zuccheri!), carote lesse, patate, alcuni cereali decorticati (orzo), patate, piselli e altri legumi. In particolare, nella mia pratica clinica, amo molto come fonte di fibra solubile le cuticole di semi di psillio, che presentano grandi benefici e possono essere date in piccolissime dosi senza grandi alterazioni del gusto.
  • Cibi ricchi di fibre insolubili (cellulosa, emicellulosa, lignina): verdure dure e coriacee, specialmente crude, come ad esempio cicoria (ricca di inulina), il finocchio o il sedano, carote crude, cereali integrali non decorticati e la crusca. Quest’ultima, anche se spesso aggiunta al cibo del cane, è a mio parere un’arma a doppio taglio. Non la utilizzate, in quanto ha un’elevata possibilità di andare a interferire con l’assorbimento di altri nutrienti.

Un altro tipo di fibra che possiamo utilizzare in alcuni casi nell’alimentazione del nostro cane è la fibra di origine animale. Questo tipo di fibra non è in generale concepito nell’alimentazione dell’uomo (come è normale), ma potrebbe fare parte di quella dei nostri piccoli carnivori domestici. Faccio riferimento quindi soprattutto a tessuti indigeribili come esoscheletro degli insetti (ricco di chitina, una fibra appunto), peli, piume e altri tessuti come unghie e zoccoli. Sì, fa un po’ senso, ma nella dieta BARF vi assicuro che si possono utilizzare e anche con grande beneficio!

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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