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16 Luglio 2021
15:09

Come affrontare un viaggio in auto con un cucciolo

Estate, tempo di vacanze e di partenze. E per chi convive con un animale, con un cucciolo in particolare, è importante pianificare il viaggio in modo da renderlo il più sicuro e confortevole possibile. Il primo viaggio in auto con un cucciolo richiede un po’ di preparazione e di attenzioni in più rispetto al viaggio con un cane adulto, perché si tratta di una situazione nuova, che deve approcciare gradualmente.

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Estate, tempo di vacanze e di partenze. E per chi convive con un animale, con un cucciolo in particolare, è importante pianificare il viaggio in modo da renderlo il più sicuro e confortevole possibile dotandosi di tutto ciò che è necessario per lo spostamento.

Il primo viaggio in auto con un cucciolo richiede un po’ di preparazione e di attenzioni in più rispetto al viaggio con un cane adulto, soprattutto se è già abituato a viaggiare in macchina. Per il cucciolo invece si tratta di una situazione nuova, che deve approcciare gradualmente.

Quando può viaggiare un cucciolo?

Il cucciolo può viaggiare in auto già dai tre mesi circa, ma a seconda della durata del viaggio e dell’età è bene pianificare lo spostamento nel dettaglio. Ogni cane è diverso e ha esigenze e reazioni diverse, e il veterinario che lo segue è la persona più indicata per chiedere consiglio in caso di spostamenti lunghi. Fondamentale, comunque, portare sempre con sé il libretto sanitario del cucciolo.

Come trasportare il cucciolo in auto

I metodi sono sostanzialmente tre:

– il trasportino o “kennel”, una gabbia rigida dotata di sportello e sbarre che va sistemata e fissata con appositi agganci sul sedile posteriore facendo attenzione che non vi batta sopra il sole. All’interno è bene sistemare un asciugamano o un telo (magari già usato in precedenza dal cucciolo) per renderlo più confortevole, e un gioco.

– la rete divisoria, uno strumento che solitamente viene utilizzato per cani adulti o di taglia grande che nel trasportino non sarebbero a loro agio. La rete può essere fissa, ma è necessario chiedere l’autorizzazione alla Motorizzazione Civile, oppure rimovibile. Una volta fissata (a seconda del modello), la rete delimita lo spazio in cui il cane può muoversi in sicurezza.

– l’imbracatura. Si tratta di una sorta di cintura di sicurezza che viene agganciata a quelle dell’auto e alla pettorina del cane, ed è adatta a cani di taglia piccola e media con peso non superiore ai 40 kg. In commercio ci sono inoltre anche i seggiolini per cani, che devono essere fissati sia ai sedili sia alla cintura di sicurezza.

Come abituare il cucciolo a viaggiare in auto

La prima cosa da fare per abituare il cucciolo a viaggiare in auto è fargli conoscere il nuovo ambiente. Deve poter annusare ed esplorare liberamente sia i dintorni dell’auto sia gli interni, in modo da conoscerli e prendere confidenza. Premi, carezze e lodi (sempre in un clima di calma e tranquillità) possono aiutare il cucciolo ad associare all’auto un ambiente piacevole. È opportuno anche salire in auto e sedersi al posto di guida, lasciando sempre al cucciolo il tempo di analizzare la situazione e di osservarla, senza forzarlo a salire.

L’ideale è ripetere questo tipo di attività per qualche giorno. Una volta che il cucciolo avrà preso confidenza, si può provare a salire insieme in auto e a trascorrervi un po’ di tempo, sempre con premi e lodi e magari con qualche gioco.

Fondamentale anche installare già il trasportino all’interno dell’auto in modo che il cucciolo prenda confidenza e lo associ a un ambiente sicuro: più trascorre tempo all’interno del trasportino più volentieri vi resterà, e lasciarvi qualche premio e giocattolo è una buona strategia per renderglielo ancora più gradito. Il processo, come detto, richiede qualche giorno e un po’ di pazienza e attenzione, ed è graduale: meglio iniziare con la semplice accensione del motore, poi con un viaggio di pochi minuti per abituare il cucciolo al movimento e poi aumentare via via la durata.

Come affrontare il viaggio con un cucciolo

Una volta abituato il cucciolo all’auto è necessario attrezzarla in vista del viaggio vero e proprio. La pianificazione del viaggio diventa importantissima nel caso di tratte lunghe che necessitano di soste. In questo caso è bene informarsi sulle tappe, programmandone di regolari per consentire al cucciolo di espletare i bisogni, di scendere dall’auto per una breve passeggiata e di bere acqua fresca.

Anche l’orario della partenza è importante: per evitare colpi di calore, a seconda della lunghezza dello spostamento, è bene non trovarsi chiusi in auto, magari imbottigliati nel traffico, nelle ore più calde della giornata. Attenzione alla temperatura nell’abitacolo, da tenere sempre sotto controllo per prevenire colpi di calore, e all’aria condizionata, di cui è bene fare un uso moderato. Quando possibile, meglio aprire il finestrino e lasciare entrare aria fresca. Se il cucciolo viaggia sul sedile posteriore (adeguatamente diviso da quelli anteriori con rete o griglia, così come previsto dalla legge), è bene stendere una copertura di un tessuto fresco come il cotone per renderlo più fresco.

Sul fronte cibo, visto che anche i cani soffrono il mal d’auto è meglio far mangiare al cucciolo un pasto leggero, secco, almeno un’ora prima di mettersi in viaggio, e tenere con sé qualche snack sempre secco e la ciotola dell’acqua. Una buona idea potrebbe essere quella di usare per il viaggio le borracce con ciotola integrata da viaggio, che si possono conservare in frigorifero prima della partenza per avere a portata di mano acqua fresca.

Durante le soste, poi, attenzione a dove e quando far camminare il cucciolo. Da evitare l’asfalto, soprattutto nelle ore più calde della giornata: la breve passeggiata va fatta possibilmente in uno spiazzo erboso (di cui sono dotate anche molte aree di sosta), all’ombra e mai sotto il sole, tenendolo costantemente monitorato. L’ideale è fermarsi ogni ora e mezza massimo, ed è ovviamente tassativo non lasciare mai il cucciolo solo in auto, neppure per pochi minuti.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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