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25 Agosto 2024
13:00

Come abituare il gatto a non svegliarti di notte

I gatti sono animali crepuscolari, maggiormente attivi dal tramonto all'alba. Per questo di notte ci svegliano per mangiare, per giocare o uscire. Possiamo però abituarli ai nostri ritmi, ecco come.

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Chi convive con un gatto sa bene che i ritmi di questi felini sono diversi da quelli degli esseri umani: sono animali notturni, più attivi nelle ore crepuscolari, ed è dunque frequente essere svegliati di notte dal gatto che corre per casa, miagola, gioca o prova a interagire con noi.

Non si tratta ovviamente di un dispetto, anche se essere svegliati nel cuore della notte non è divertente e piò infastidirci, ma è banalmente l’espressione della personalità di questi animali e l’espressione dei loro bisogni e dei loro istinti. Questo non significa che la convivenza non possa essere facilitata: vediamo come si può abituare il gatto a non svegliarci (o quantomeno a farlo meno) di notte.

Perché il gatto ti sveglia di notte

Come detto i gatti sono predatori crepuscolari, e cioè maggiormente attivi nelle ore serali e notturne. È in questo lasso di tempo che cacciano, e dunque si nutrono, e che solitamente esplorano il loro territorio. Anche il gatto che vive in casa mantiene queste propensioni, che sono innate, il che significa che può capitare che ci svegli di notte, magari miagolando, per tre principali esigenze. La prima è la fame: il sistema digerente dei gatti è quello degli ipercarnivori che necessitano di mangiare poco ma spesso, e non riescono quindi a tollerare le 7-8 ore di digiuno che compongono il nostro ciclo di sonno notturno.

Il secondo motivo è il gioco. Alcuni gatti, soprattutto i più giovani, hanno bisogno di giocare, di muoversi e di tenersi in esercizio e l'alba e il crepuscolo sono i momenti della loro massima attivazione. Capita spesso dunque che corrano, interagiscano con i giocattoli o cerchino di coinvolgere il pet mate in un gioco in questi orari.

La terza motivazione che potrebbe spingere il gatto a svegliarci di notte è la necessità di uscire. Alcuni gatti abituati a entrare e uscire di casa a piacimento potrebbero volere appunto uscire di notte, magari per sistemare questioni territoriali o per esplorare. Se la porta è chiusa e non hanno gattaiola, il miagolio è l’unico modo per suscitare una reazione nel pet mate e spingerlo a venire ad aprire porte o finestre.

Come abituarlo ai tuoi ritmi e non svegliarti di notte

Alla luce di questa spiegazione, è chiaro che bisogna trovare un compromesso per conciliare i ritmi felini con quelli umani. E qualcosa si può certamente fare. Se, per esempio, il gatto si sveglia per fame, il modo migliore è passare alla somministrazione ad libitum, ovvero lasciargli sempre a disposizione il cibo. Si può anche modificare l’orario di somministrazione dell’umido (poco prima di dormire, anche se non tutti i gatti lo gradiscono), ma in generale bisogna assicurarsi che la ciotola delle crocchette sia sempre piena. Anche aumentare la percentuale di proteine presente nell’umido aiuta a farli sentire sazi più a lungo, in alternativa si può far ricorso a ciotole automatiche che rilascino cibo poco prima dell'alba.

Se invece la sveglia notturna è legata al bisogno di muoversi e giocare, è necessario arricchire la loro routine quotidiana di stimoli e attività motorie e sensoriali, magari investendo in giochi che il micio possa condurre in autonomia anche nelle ore in cui resta da solo in casa. All’arricchimento ambientale si può aggiungere una sessione di gioco quotidiana che lo faccia sfogare e interagire, così da diminuire la possibilità che in piena notte inizi a miagolare per cercare di svegliarci.

Se, infine, il tema è l’uscita notturna, non resta molto da fare: o si investe in una gattaiola, oppure bisogna impostare una routine specifica di ingresso e uscita di casa, prevedibile e affidabile, che il gatto imparerà presto a conoscere e rispettare, da animale abitudinario quale è.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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