Erano poche unità, ora sono una vera e propria colonia. Con il passare dei mesi i cinghiali hanno trovato confortevole sistemazione nel greto del torrente Impero, nel centro abitato di Imperia, in Liguria. E quella che prima era solamente una sporadica presenza, ora è sistemazione stanziale con ovvie conseguenze anche per l’ambiente circostante e spiacevoli inconvenienti sia per l’uomo, sia per gli animali stessi.
Come ormai accade in tante città liguri (Genova su tutte), anche a Imperia i cinghiali si sono perfettamente adattati alla quotidianità urbana e vivono ormai da tempo in mezzo alle case. La loro presenza nell’Impero ormai non è più una notizia, ma il rapporto tra la colonia di ungulati e i residenti è da tempo al centro di polemiche. Per evitare un costante aumento degli esemplari, nella zona sono stati apposti diversi cartelli che invitano a non dare cibo agli animali. Vivono in un tratto del torrente particolarmente frequentato soprattutto da chi pratica bird watching, data la grande presenza di uccelli migratori. Nonostante gli inviti a non alimentare i cinghiali, sono ancora molti i cittadini che lanciano cibo dal ponte Agnesi con l’intenzione di nutrire le papere che popolano la zona. Ma, come è facile intuire, alle papere resta ben poco.
La colonia ha oramai superato quota dieci unità e la nascita di nuovi piccoli sembra non fermarsi. Il Comune di recente è intervenuto per ripulire la zona e sfalciare l’erba, circostanza che di certo non ha scoraggiato i cinghiali. Anzi, in alcuni casi ha favorito i loro spostamenti. La situazione, quindi, rischia di rappresentare un pericolo sia per gli animali, sia per i residenti. Molti cinghiali, infatti, di giorno e di notte si spingono fino al vicino Parco Urbano attraversando anche la pista ciclabile.
Imperia sta facendo i conti da alcuni mesi con la presenza di cinghiali anche in frazione Poggi e a Costa d’Oneglia. Un mese fa, invece, nella zona di Capo Berta un uomo che stava viaggiando sull’Aurelia a bordo del proprio scooter ne ha investito uno, cadendo poi a terra e riportando serie ferite.
Il caso del capoluogo del Ponente ligure è una ennesima dimostrazione di quanto sia difficile regolare la convivenza tra l’uomo e una specie che da qualche anno sta trovando "casa" anche in zone largamente urbanizzate. Da un lato c’è la sicurezza dei cittadini, dall’altro la salvaguardia della salute di specie che stanno trovando sempre meno spazio in un territorio piccolo e dalla costante espansione urbana.