Un turista italiano è morto dopo essere stato attaccato da uno squalo tigre nelle acque davanti all'isola di San Andrés, in Colombia. La notizia è stata confermata dalla Corporacion Coralina, l’ente per lo Sviluppo sostenibile dell'Arcipelago di San Andrés, Providencia e Santa Catalina, che ha in gestione l’area della riserva naturale e che ha ricostruito quanto accaduto anche grazie ad alcuni video diffusi sui social.
L’uomo, un 56enne originario di Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo, era entrato in acqua per fare il bagno in una località nota come “la piscinita”, e mentre nuotava è stato attaccato e morso alla coscia destra da uno squalo tigre di cui era già stata segnalata la presenza in zona. Le urla hanno attirato l’attenzione di alcuni residenti che sono accorsi in suo aiuto tirandolo fuori dall’acqua, ma all’arrivo in ospedale il 56enne aveva ormai perso troppo sangue: per lui non c’è stato nulla da fare.
Stando a quanto riportato da alcuni media locali, l’uomo sarebbe entrato in acqua nonostante l’avvertimento sulla presenza di squali tigre. Come spiegato dalla Corporacion Coralina, che ha espresso vicinanza e cordoglio per l’accaduto, la zona in cui ha fatto il bagno corrisponde a una porzione di area marina protetta poco antropizzata in cui vigono numerosi divieti proprio per preservare l’habitat di questi animali, il cui numero negli ultimi anni è salito grazie alle misure adottate.
Lo squalo tigre nei Caraibi
Lo squalo tigre (Galeocerdo cuvier) è una specie comune nei Caraibi, che di solito resta in acque profonde durante il giorno e si nutre in acque poco profonde di notte. È diffuso in tutto l'arcipelago di San Andrés, anche se è raro avvistare esemplari durante il giorno. Lo squalo tigre che ha attaccato il turista era già stato avvistato durante il giorno in zona Piscinita insieme con un altro esemplare, e i residenti avevano avvertito i turisti, raccomandando di non entrare in acqua così da non invadere il loro territorio e rischiare un attacco. Il 56enne italiano, secondo gli aggiornamenti dei media locali, ha deciso di fare il bagno (non è chiaro se non comprendendo l’avvertimento), con esiti purtroppo tragici.
Alla notizia dell’incidente è stato attivato un tavolo di lavoro congiunto con la Marina Militare Nazionale attraverso Guardia Costiera, Polizia Nazionale, Ministero dell'Agricoltura e della Pesca e staff della Corporacion Coralina per la tutela degli squali, protetti a livello nazionale e locale nell'ambito di un’iniziativa che obbliga tutte le autorità a tutelarli da almeno 14 anni.
Grazie agli sforzi congiunti, la popolazione di squali dell'arcipelago negli ultimi anni è aumentata arrivando al secondo posto per importanza nel mondo secondo recenti ricerche scientifiche: «Ciò indica che gli ecosistemi della Riserva sono migliorati nel tempo», ha sottolineato Corporacion Coralina, ricordando la necessità di prestare attenzione agli avvisi e di rispettare i divieti e le misure imposte per salvaguardare l’ecosistema naturale e la fauna locale.