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23 Giugno 2023
18:08

Colibrì femmina che si travestono da maschio: documentato successo riproduttivo in una nuova specie

Una femmina di colibrì mentonero nata con la livrea maschile è riuscita a produrre uova con successo nonostante a questo fenomeno sia spesso associata una diminuzione della fecondità.

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colibri mento nero | Kodami

In circa il 25% delle specie di colibrì si verifica un fenomeno piuttosto particolare chiamato polimorfismo ed è una peculiarità degli esemplari di sesso femminile: le femmine di colibrì, infatti, possono presentare la livrea maschile per confondere l’altro sesso ed evitare così molestie mentre sono impegnate ad alimentarsi.

Un recentissimo studio, pubblicato su Western North American Naturalist, ha portato all’attenzione un caso di polimorfismo su una femmina di colibrì mentonero (Archilochus alexandri), una specie in cui non era mai stato registrato prima. Tra maggio e luglio 2021 è stato documentato a Salt Lake City, nello Utah, un colibrì dal piumaggio maschile che ha costruito un nido, comportamento che però non è presente nei maschi, e deposto delle uova, cosa che ha eliminato ogni dubbio sul sesso dell'animale.

nido colibrì | Kodami

Le penne della gorgiera dell’uccello, compreso il mento e la parte superiore della gola, erano prevalentemente scure, con solo un piccolo numero di piume bianche intervallate, contrariamente al tipico piumaggio delle femmine di color grigio chiaro. Questo ha fatto ipotizzare ad un caso di polimorfismo di una femmina che copia la livrea maschile. La notizia ancora più sorprendente è, però, che questa femmina sia riuscita a covare delle uova con successo.

Il fenomeno del polimorfismo è, infatti, piuttosto complesso e non coinvolge tutte le femmine di una specie, ma solo una minima parte. Tra queste sono stati documentati casi di squilibri ormonali, specie negli esemplari più anziani, e diminuzione della fecondità, rispetto agli altri esemplari femmina che presentavano la livrea normale. È quindi per questo motivo che la notizia di un colibrì femmina che sia riuscita non solo a deporre e incubare delle uova ma anche a far completare lo sviluppo a ben due pulcini è di notevole rilevanza scientifica.

colibrì mento nero con fiore | Kodami

I colibrì comprendono le specie di uccelli più piccole sul pianeta, il colibrì mentonero infatti è lungo circa 8 cm. Tutti i colibrì si nutrono principalmente del nettare di diversi tipi di fiori e hanno degli adattamenti molto particolari, specialmente per quanto riguarda la struttura delle ali; sono gli unici uccelli capaci di volare in maniera stazionaria, come gli insetti, per poter succhiare il nettare dai fiori stando fermi a mezz'aria, grazie alla conformazione delle loro articolazioni, che gli consente di muovere le ali formando una figura ad 8, e ai loro potentissimi muscoli, che permettono una frequenza di battito d’ali elevatissima.

Questo tipo di volo è costosissimo in termini di energia e per tale motivo questi piccoli uccelli hanno sviluppato una struttura leggerissima e zampe ridotte al minimo. I giovani nascono quasi senza piume, sviluppando il piumaggio intero entro tre settimane dalla schiusa delle uova.

colibri mentonero

I colibrì sono endemici delle Americhe ed è possibile trovare diverse specie a latitudini ed altitudini diverse. I colibrì mentonero si trovano nella maggior parte degli Stati Uniti occidentali, con un range che spazia dal Messico al Canada e che raggiunge a est l’Oklahoma. Possono essere trovati in montagne, boschi, frutteti, prati e tra la vegetazione arbustiva del chaparral californiano. Il loro habitat riproduttivo è tipicamente quello di aree aperte e semiaride, di solito vicino all'acqua ed è noto che possano ibridarsi con altre specie come i colibrì di Anna (Calypte anna), i colibrì Lucifero (Chylothorax lucifer), colibrì codalarga (Selasphorus platycercus), e i colibrì di Costa (Calypte costae).

Il colibrì mentonero possiede un’altra curiosa caratteristica: ha il genoma più piccolo conosciuto di tutti gli amnioti (rettili, uccelli e mammiferi) viventi, con “solo” 910 milioni di paia di basi azotate nel suo DNA.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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