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29 Giugno 2022
11:46

CoesistenzaFestival, tre giorni in Lessinia per parlare di convivenza tra umani e fauna selvatica

In Lessinia, nei primi giorni di settembre, è in programma il CoesistenzaFestival, che ha l'obiettivo di favorire il superamento dei conflitti tra l'essere umano e le altre specie.

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Lupo in Val di Non. © I. Stocchetti – Archivio Servizio Foreste e fauna PAT

I monti Lessini si trovano nella zona prealpina, a cavallo tra le province di Verona e Trento. Lì 10 anni fa, si sono incontrati per la prima volta Slavc e Giulietta, i due lupi destinati a cambiare per sempre la storia della specie in Italia. Dal loro incontro e dal successivo accoppiamento, infatti, ha avuto inizio il contatto tra due popolazioni del lupo separate da secoli, ovvero quella italiana della sottospecie Italicus e quella dinarica – balcanica, appartenente invece alla sottospecie lupus. 

Proprio tra queste montagne, divenute il simbolo delle tematiche legate alla convivenza tra l'uomo e la fauna selvatica, il 2, 3 e 4 settembre avrà luogo la prima edizione del CoesistenzaFestival, un evento sviluppato grazie alla collaborazione tra la "Pams Foundation", che dal 2015 si occupa di dare vita a progetti di conservazione delle specie, in particolare in Tanzania, e tutelare gli habitat attraverso la formazione e il coinvolgimento delle comunità locali, e l'Associazione di Promozione Sociale "Io non ho paura del lupo", una realtà impegnata nella divulgazione scientifica e nella sensibilizzazione al dialogo per il superamento dei conflitti tra l'essere umano e le altre specie.

«La coesistenza con le altre specie come punto di partenza per una riflessione più profonda»

«Durante i 3 giorni dell'evento, il tema della coesistenza verrà declinato alle relazioni tra uomo e fauna selvatica, ma speriamo di riuscire trasmettere un messaggio più ampio e ambizioso, legato al profondo valore del rispetto e della convivenza con l'altro, indipendentemente da chi esso sia – spiega a Kodami Anna Sustersic, presidente di Pams Foundation Europa ed esperta di mitigazione del conflitto tra l'essere umano e le altre specie – Proporremo attività legate al dialogo e attività ludiche in compagnia esperti che aiuteranno a metabolizzare questo concetto dall'importanza cruciale, perché ha a che fare con la sopravvivenza delle specie selvatiche più iconiche, come il lupo, l'orso, la lince e lo sciacallo dorato».

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La condivisione del territorio tra gli esseri umani e le altre specie che tornano – o arrivano per la prima volta – all'interno di un habitat, infatti, è una tematica complessa, che richiede un notevole impegno da parte delle comunità per venire affrontata in maniera adeguata.

Da una parte ci sono gli animali selvatici, che modificano il proprio utilizzo dell'ambiente in base alla disponibilità di risorse necessarie per la sopravvivenza, e dall'altra invece ci siamo noi esseri umani, che abitiamo lo spazio con vari stili e scopi sempre diversi, dividendoci tra amanti della natura, allevatori, pastori, escursionisti e infinite altre categorie, ognuna con i propri interessi.

Tra gli esempi più noti e attuali che permettono di comprendere queste complessità, vi sono i conflitti legati al ritorno del lupo sull'arco alpino ma anche l'arrivo – una novità per il nostro nostro paese – dello sciacallo dorato, che a partire dal Friuli Venezia Giulia, in pochi anni ha già raggiunto la Toscana.

Parlando di condivisione degli habitat, non si può, infine, non parlare dell'orso, un animale che spesso riempie le cronache della Provincia Autonoma di Trento, dove viene considerato un tema politico oltre che faunistico, sociale ed ecosistemico.

Sugli Appennini, invece, l'orso bruno marsicano, endemico e a grave rischio di estinzione, si rende protagonista di incontri con umani e cani nel Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, dimostrando l'effettiva necessità di una riflessione tecnica, gestionale ed etica riguardo la direzione da intraprendere in fatto di progetti di convivenza con le altre specie.

Gli eventi in programma: arte, cinema, scienza e natura

Le attività in programma per i tre giorni dell'evento si svolgeranno soprattutto all'alba, al tramonto oppure di notte, per via di una decisione organizzativa in linea con il messaggio del festival: «Sono i momenti della giornata in cui la natura è più inaccessibile all'uomo – spiega Sustersic – Abbiamo scelto questi istanti proprio per andargli incontro, conoscerla e creare un vero dialogo e uno scambio».

Il programma completo del CoesistenzaFestival non è ancora stato presentato, ma al momento è già prevista la partecipazione di alcuni nomi importanti, come ad esempio i ricercatori del progetto transnazionale LifeWolfAlps, che negli ultimi anni hanno collaborato con Ispra nella raccolta dei dati per il primo monitoraggio nazionale del lupo. Per quanto riguarda la relazione tra l'uomo e l'orso marsicano, raggiungeranno la Lessinia gli esperti del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise.

Durante l'evento ci sarà spazio anche per il cinema, con la proiezione del docufilm del regista Federico Betta, La frequentazione dell'orso, premiato all'ultimo Trento Film Festival.

Non mancheranno anche laboratori per bambini con giochi finalizzati all'educazione ambientale, escursioni in compagnia di guide di media montagna ed esperti che realizzeranno esperienze legate al territorio e alla fauna che lo abita.

Tra gli ospiti ci sarà anche Riccardo Rao, professore associato di Storia Medievale dell’Università degli Studi di Bergamo e autore del libro “Il tempo dei lupi” che accompagnerà il pubblico nella storia del rapporto tra lupo e uomo, con letture serali attorno al fuoco. Emanuele Biggi, naturalista, fotografo e co-conduttore del programma televisivo Geo, dialogherà insieme agli esperti del Parco Nazionale dello Stelvio sul tema delle diverse percezioni individuali di questa convivenza. L'autore e illustratore Lorenzo Dotti, infine, parlerà di coesistenza attraverso la sua arte, con un'attività di disegno naturalistico, ideata per imparare a riconoscere gli habitat e le tracce delle specie.

«Ogni momento è pensato per permettere alle famiglie e soprattutto agli adulti, che spesso vengono tagliati fuori nelle attività di educazione ambientale, di divertirsi e appassionarsi a questo argomento – spiega l'organizzatrice – Per comprendere al meglio le differenti posizioni e i punti di vista più distanti tra loro, ma anche per presentare una pluralità quanto più ampia possibile, abbiamo lasciato spazio anche ai rappresentanti dell'associazione cacciatori, agli allevatori, ai pastori e ai gruppi ambientalisti. Solo grazie all'insieme di tutte queste voci, infatti, potremo dare forma ad un quadro completo delle problematiche da affrontare sul territorio e delle opportunità da sfruttare per promuovere un approccio davvero attento e rispettoso di ogni essere vivente».

La partecipazione a tutti gli eventi del festival sarà gratuita. Il programma e tutti i dettagli saranno pubblicati sul sito dell'evento: www.coesistenzafestival.it

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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