Cocco, il cane di quartiere di Aversa, in provincia di Caserta, è stato trovato morto in strada, ucciso. A lanciare l'allarme è Clarissa Chiacchio, una delle volontarie che si occupa dei cani liberi di via Amendola.
«Cocco è stato ucciso mercoledì 12 ottobre a pochi passi da "casa" sua, tra le 6 e le 7 del mattino, con la luce del giorno, tra l’indifferenza dei passanti e nell’omertà di chi quel gesto vile e crudele, forse, lo voleva da tempo – è lo sfogo della volontaria – Cocco non era ben visto da molte persone del quartiere, tanto che alcuni hanno definito la sua morte come una “conseguenza” del fastidio che arrecava. Cocco era sì molto vivace, ma non ha mai fatto del male a nessuno».
Chiacchio ha lanciato una petizione per chiedere giustizia per il cane Cocco, alla quale hanno risposto numerosi i cittadini del quartiere aversano.
Cocco era sterilizzato e microchippato regolarmente come cane di quartiere, un riconoscimento arrivato proprio questa estate da parte del Comune di Aversa che attraverso una delibera ha finalmente applicato la legge regionale campana 3 del 2019, che prevede la reimmissione sul territorio dei cani liberi sotto la responsabilità dell'amministrazione cittadina e degli enti del Terzo settore.
«Attraverso questo provvedimento, è stato compiuto un importante passo in avanti dal punto di vista etico-culturale e riconoscimento dei diritti degli animali», aveva dichiarato l'assessora Elena Caterino.
Un passo avanti disatteso però da alcuni cittadini che nel corso dei mesi avrebbero dimostrato insofferenza nei confronti di Cocco e degli altri tre cani liberi di Aversa. «La sua morte non deve passare inosservata, non deve cadere nel dimenticatoio, bensì deve essere fatta giustizia – ha detto ancora Chiacchio – affinché chi ha commesso ciò paghi e non resti impunito!».
Saranno i successivi rilievi delle Forze dell'ordine a confermare l'ipotesi dell'uccisione dell'animale avanzata dalla volontaria.
Purtroppo simili eventi sono diffusi proprio a causa della scarsa conoscenza rispetto ai cani di quartiere. In alcuni luoghi questi animali sono benvoluti e considerati dalla stragrande maggioranza delle persone, tanto da diventare simboli della comunità come accaduto a Nerone, il cane sindaco di Castellammare, o a Pippo, il cane libero di Avellino, di cui Kodami ha raccontato la storia seguendone le tracce in giro per la città. Altrove però questi animali finiscono per considerati un fastidio e accalappiati, oppure in alcuni casi addirittura uccisi.