Non ci sarà nessun circo con animali a Bacoli. Lo ha annunciato il sindaco del Comune campano Josi Gerardo Della Ragione che con un post su Facebook ha spiegato le ragioni del divieto imposto all'attendamento di circhi con animali.
«A Bacoli non li vogliamo. Sono tra le cose peggiori da mostrare ai nostri bambini – ha scritto senza mezzi termini – Animali ridotti in gabbia. Spesso malnutriti, e costretti a fare da clown. Troppo spesso, trasportati come fossero oggetti. Basta. È una battaglia che continueremo a portare avanti. Con ogni sforzo. Sia chiaro. Ben vengano i circhi con tanti divertimenti per i nostri piccoli. Ben vengano quando sono luoghi di gioia. Hanno anche una funziona pedagogica. Ma non sono tollerabili quando si trasformano in luogo di sofferenza per poveri animali, che non hanno nessuna colpa. E sarà anche vero che “tanto si esibiscono altrove”, “Tanto si esibiscono in altre città”. Ma qui non ci pieghiamo alla logica del “tanto lo fanno tutti”. Qui, a Bacoli, facciamo come il colibrì che aiuta a spegnere l’incendio nella foresta. Facciamo la nostra parte. Una goccia d’acqua, alla volta».
Gli animali vivono nei circhi in maniera molti diversa da quella che la loro natura richiederebbe. Nascono in cattività e nel corso della loro esistenza vengono addobbati, mascherati, ridicolizzati, obbligati ad assumere pose e comportamenti innaturali attraverso addestramenti violenti e punitivi. Molte amministrazioni locali, similmente a quanto fatto da Della Ragione a Bacoli, hanno iniziato scoraggiare i circensi dal fermarsi sui loro territori e firmato ordinanze volte a stabilire un vero divieto.
Tuttavia, spesso queste ordinanze vengono vanificate dall'intervento dall'intervento dei Tribunali amministrativi regionali. I giudici dei Tar, infatti, più volte hanno chiarito che secondo la legge nazionale i circhi equestri, cioè quelli con animali, sono consentiti, e nessun provvedimento locale può avere la meglio sulla normativa dello Stato. È necessario quindi agire a livello nazionale per evitare il prosieguo di una tradizione basata sulla crudeltà. La svolta in tal senso sembrava dovesse esserci nel 2022.
L'era del circo con animali in Italia infatti sembrava destinata a finire con l'approvazione della nuova legge delega in materia di spettacolo da parte del Parlamento. Ma con il cambio di Governo e il passaggio di testimone al dicastero della Cultura, dal dem Dario Franceschini al meloniano Gennaro Sangiuliano, l'iter si è fermato. La norma per fare sentire la propria efficacia necessita infatti di una legge attuativa che però non è ancora stata emanata.
La partita per gli animali nei circhi si gioca quindi ancora a colpi di ordinanze dei sindaci e ricorsi al Tar.