Cinque volpi hanno contratto il cimurro: quattro esemplari nella provincia di Varese e uno nel Comasco. La conferma arriva direttamente dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna che ha redatto un comunicato in cui si rende noto, appunto, l'esito positivo delle analisi effettuate.
La verifica è avvenuta durante la campagna di controllo in applicazione del Piano regionale di sorveglianza e monitoraggio della fauna selvatica e la conferma arriva anche dal dipartimento veterinario dell'ATS Insubria.
Il virus del cimurro non è un pericolo per gli esseri umani: non vi può infatti essere trasmissione diretta ma quest'ultima avviene, però, tra cani e volpi. Per tanto è fondamentale per chi vive nelle zone indicate prestare attenzione e verificare che il proprio animale domestico sia vaccinato contro la malattia.
Cimurro: sintomi, cause e esiti
Il cimurro è un virus la cui trasmissione avviene per contatto diretto. Gli esiti possono essere mortali (intorno all'80% dei casi) e i sintomi prevedono vomito, diarrea, dispnea, febbre, congiuntivite e tosse. La malattia infettiva colpisce, come si scriveva, i cani domestici e altri canidi come le volpi, appunto, ma anche i lupi e altre specie di carnivori. Non si trasmette agli esseri umani e il virus è da combattere con la prevenzione attraverso vaccinazione. Il consiglio, come sempre, è di rivolgersi al proprio veterinario di riferimento, soprattutto per le persone che abitano nelle aree indicate dove le volpi sono risultate positive.