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5 Ottobre 2023
17:46

Cinque cavalli abbandonati in provincia di Genova, uno muore di denutrizione: «Tra i sequestri peggiori mai fatti»

Un cavallo ridotto a uno scheletro, ormai in fin di vita e poi morto, e altri quattro abbandonati nei paddock. Questa scena agghiacciante si è presentata agli occhi delle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a Moconesi, piccolo Comune dell’entroterra genovese.

cavallo

Un cavallo ridotto praticamente a uno scheletro, ormai in fin di vita e poi morto, e altri quattro nei paddock, due dei quali in grave stato di denutrizione. È la scena agghiacciante che si è presentata agli occhi delle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a Moconesi, piccolo Comune dell’entroterra genovese.

Le guardie zoofile sono intervenute su segnalazione di un residente della zona, che ha denunciato la presenza degli animali abbandonati a loro stessi. Quando sono arrivate sul posto hanno trovato uno dei cavalli ormai agonizzante, e altri quattro in condizioni quasi altrettanto gravi. Gli animali sono stati immediatamente messi sotto sequestro e sottoposti a una visita da parte delle due veterinarie intervenute con gli operatori dell’Oipa: per uno di loro, quello con il fisico maggiormente compromesso, non c’è stata altra soluzione se non praticare l’eutanasia.

«È stato un sequestro che per noi è stato uno dei peggiori. La scena del cavallo pelle ossa agonizzante è stata straziante. Era uno stallone arabo – spiega la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Genova, Giuliana Luppi – Le veterinarie intervenute, una privata e una dell’Azienda sanitaria locale, hanno concordato di sottoporlo a eutanasia. È una vicenda che non dimenticheremo. Abbiamo sequestrato gli altri cavalli e speriamo in un lieto fine almeno per loro».

L’Ufficio legale dell’Oipa chiederà al sindaco di Moconesi, Giovanni Dondero, e al Servizio veterinario pubblico di valutare l’emissione di un provvedimento che impedisca all’indagato la detenzione di animali a qualsiasi titolo. Intanto per lui è scattata la denuncia per maltrattamento di animali, disciplinato dall’articolo 544 tre del Codice penale. La legge in questi casi prevede che «chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro». La pena per il maltrattamento aumenta della metà se dalla condotta deriva la morte dell’animale.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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