Due tigri fuggite dalla gabbia in cui erano state rinchiuse sono state abbattute in Cina a colpi di pistola dopo aver aggredito mortalmente uno dei guardiani. È successo martedì 25 maggio a Nanyang, nella provincia centrale cinese dell'Henan. L'uomo stava dando da mangiare ai grandi felidi quando le tigri si sono liberate e lo hanno aggredito. Il custode è stato ferito gravemente ed è purtroppo morto poco dopo in ospedale. I due animali appartenevano a un circo che le aveva affittate a un'attrazione turistica locale. I
Quanto avvenuto in Cina rappresenta solamente l'ultimo di tanti incidenti che riaccendono le polemiche e l'attenzione nei confronti degli spettacoli con gli animali selvatici. La scarsa sicurezza e la totale assenza di benessere degli animali negli zoo e nei parchi safari cinesi (e non solo) è infatti un problema di vecchia data. Sono tantissime le strutture in diversi paesi asiastici che ancora oggi sfruttano specie selvatiche per il divertimento di turisti e residenti, che in cambio di un selfie alimentano lager e falsi santuari. In Thailandia si possono allattare tigri allevate e sedate appositamente per questo scopo, e sempre in Cina è stato inaugurato di recente un hotel le cui stanze si affacciano su un'area dove vivono, e possono essere osservati per tutto il giorno, degli orsi polari. E' di pochissime settimane fa la notizia, ancora una volta in Cina, della fuga di tre leopardi avvenuta nella città costiera di Hangzhou. I leopardi sono scappati lo scorso 19 aprile, ma l'Hangzhou Safari Park ha nascosto la notizia per quasi tre settimane, solamente per evitare una cattiva pubblicità. Due dei tre leopardi sono stati ricatturati, mentre il terzo è ancora in fuga dopo oltre un mese e i cittadini della zona sono stati invitati a restare il più possibile in casa per motivi di sicurezza.
Tigri, leoni, leopardi e altri grandi felidi sono tra gli animali selvatici più trafficati al mondo per zoo, circhi o addirittura giardini privati. Nel mondo si stima che oggi siano rimaste più tigri in cattività, circa 8mila, che allo stato selvatico, poco meno di 4mila. E nonostante esistano regolamenti e norme a tutela di questa specie ancora oggi a rischio, il commercio sembra sempre più fiorente. La cattività e gli spettacoli con animali selvatici sono oggettivamente pratiche atroci e anacronistiche. E' ormai palese che questo sfruttamento degli animali non contribuisce in alcun modo alla conservazione delle specie in natura: occorre ancora una volta riaprire un serio dibattito sulla questione che coinvolga tutti i livelli della società e delle istituzioni sul benessere degli animali, la conservazione delle specie e la sicurezza pubblica.