Anche la Sicilia presto avrà i suoi cimiteri destinati agli animali d’affezione. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Nello Musumeci: «È un atto con il quale diamo concreto riconoscimento ai nostri compagni di vita, quali esseri senzienti e non oggetti».
La Sicilia va così ad aggiungersi alla lista di regioni che hanno detto sì ai cimiteri per animali d'affezione. In favore del progetto la Regione ha messo a disposizioni dei Comuni interessati alla realizzazione risorse per 2 milioni di euro.
«Credo si tratti di un grande gesto di civiltà e di rispetto verso degli esseri stupendi che ci regalano ogni giorno il loro affetto, così anche verso quanti si prendono cura di un animale domestico ogni giorno», è il commento di Giusi Savarino, presidente della Commissione territorio e ambiente dell'assemblea siciliana.
In realtà, una legge che disciplinava la realizzazione di cimiteri per animali d'affezione esisteva già dal 2000. Da quella data, però, nessun altro provvedimento era stato adottato per dare concreta attuazione alle disposizioni, che nei fatti erano rimasti lettera morta.
Tra pochi giorni, invece, i sindaci siciliani potranno avanzare istanza rispondendo ad un apposito Avviso pubblico a cura del Dipartimento regionale delle Attività sanitarie della Regione. Il Regolamento presidenziale approvato da Musumeci prevede che la proposta di realizzare i cimiteri provenga dai Comuni, i quali potranno realizzarli in forma singola o associata, e dopo aver ricevuto il parere igienico-sanitario dell’Asp territorialmente competente.
I cimiteri potranno essere realizzati anche mediante l’instaurazione di apposite forme di partenariato pubblico-privato e con il supporto delle associazioni regionali di protezione degli animali.
Le aree individuate per l’ubicazione dei cimiteri dovranno essere compatibili dal punto di vista della destinazione urbanistica e garantire una fascia di rispetto con una distanza minima di almeno 50 metri dalle aree abitate. Il cimitero dovrà inoltre essere circondato da una recinzione munita di rete metallica schermata da siepe viva, con un’altezza minima di 1,80 mt.
Si distingueranno poi aree per le spoglie di animali di peso superiore e di peso inferiore a 35 chilogrammi, anche per consentire il rispetto dei turni minimi di disseppellimento, pari rispettivamente a 5 e 10 anni.
Nel Regolamento siciliano vengono inoltre disciplinate, conformemente alla vigente normativa comunitaria, le modalità di realizzazione degli impianti di incenerimento e cremazione.
Ora la concreta attuazione della legge passa nelle mani dei Comuni, e delle associazioni del territorio che vorranno supportare gli enti locali.