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Ciccina torna a casa. Il pappagallo amazzone frontegialla che ieri sera si era perso per le strade di Napoli è finalmente tornato dalla sua famiglia.
«Grazie Napoli», sono le prime parole del pet mate di Ciccina, Stefano Wurzburger. Il pappagallo che che canta brani delle canzoni napoletane è scappato ieri sera dalla su casa di piazza Mercato dove vive al di fuori della voliera, libera di muoversi a suo piacimento in casa e anche sulla terrazza. Probabilmente impaurita dalla vista di alcuni gabbiani si è allontanata, non riuscendo a ritornare a casa.
Ciccina si era fermata sul condizionatore di un'abitazione privata a via San Biagio dei Librai, subito notata dal proprietario di casa che aveva saputo di lei attraverso il tam-tam mediatico. L'uomo ha quindi contattato Stefano, permettendo il ricongiungimento con Ciccina.
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Quando Stefano si è recato a casa dell'uomo si è detto «pazzo di gioia» per aver ritrovato la sua compagna animale e ha ringraziato tutta la città.
È stata proprio la collaborazione con i cittadini a permettere di recuperare l'animale sano e salvo. Ciccina, infatti, essendo abituata a vivere in casa, anche se al di fuori della voliera, non è ancora in grado di planare a terra, ma solo di volare in orizzontale.
Per questo durante la sua fuga è passata da un balcone all'altro senza riuscire a scendere a terra per ricongiungersi con il suo umano, costretta alla fuga dall'incalzare dei gabbiani. Le sue sortite di queste ore nel centro storico non sono passate inosservate non solo per le segnalazioni arrivate a radio e giornali web, ma anche dalle particolari doti canore di Ciccina.
Ad beneficiare del talento del pappagallo sono state in particolare le suore del convento del Monastero di San Gregorio Armeno. È proprio qui che ciccina si è fermata per rifocillarsi e intonare "Funiculì funiculà" nella sua particolare versione.
