L’atteggiamento dei gatti verso il cibo che i pet mate si premurano di acquistare per “compiacerli” è spesso al centro di divertenti meme e vignette. Eppure l’alimentazione per questi animali è estremamente importante, perché alcuni cibi per loro sono tossici, e dunque pericolosi per la loro salute.
I felini sono infatti animali carnivori, “progettati” dunque per nutrirsi di proteine, possibilmente biologiche, e di grassi buoni e vitamine liposolubili. E se è corretto dire che vi sono alimenti da preferire, per un’alimentazione sana e improntata sul loro benessere, ve ne sono alcuni del tutto vietati: è il caso di cioccolata, caffè, aglio e cipolla, che sono per loro appunto tossici. In generale i vegetali, però, sarebbero per loro da evitare. Vediamo la lista nel dettaglio.
Aglio e cipolla
Uno degli alimenti più tossici per i gatti è la cipolla, soprattutto cruda. Essendo ricca di sostanze ossidanti può danneggiare le membrane cellulari degli eritrociti e provocare di conseguenza anemia.
Anche l’aglio, spesso impiegato per le proprietà antielmintiche, è un agente ossidante, anche se in modo minore rispetto alla cipolla. A volte viene usato per combattere i parassiti intestinali, ma la dose utile per farlo è pericolosamente vicino a quella tossica, ed è quindi bene evitarlo anche in piccolissime quantità.
Cioccolata e caffè
Anche cioccolata e caffè sono molto tossici per i gatti. Contengono infatti due molecole (caffeina e teobromina) appartenenti alla medesima classe chimica, quella degli alcaloidi, che hanno azione stimolante e eccitante sul sistema nervoso centrale. Agiscono inoltre sul sistema cardiovascolare causando aumento della velocità del battito cardiaco e altri sintomi di attivazione. I gatti non sono però in grado di metabolizzare queste molecole e di renderle inattive, il che significa che potrebbero provocare in loro aritmie cardiache e sintomi nervosi anche letali.
Uva e uvetta
Altri vegetali tossici comunemente citati sono l’uva e l’uvetta. Come spiega Maria Meyer, veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto e membro del comitato scientifico di Kodami, non è ancora ben chiaro il meccanismo, ma pare che sia l’uva fresca che l’uvetta essiccata possano provocare gravi danni renali in soggetti predisposti, portando a insufficienza renale acuta.
Noci di macadamia
Le noci di macadamia, sebbene raramente siano letali, possono avere effetti neurologici piuttosto importanti, portando a letargia, tremori e barcollamenti. Alcuni gatti inoltre potrebbero avere allergie.
Avocado
Anche l’avocado può risultare dannoso, non tanto la polpa quanto la buccia, il nocciolo e le foglie, che possono dare vomito e diarrea anche gravi.
Pesce pangasio
Il pesce è estremamente consigliato per l’alimentazione dei gatti, ma ce n’è uno che fa eccezione: è il pangasio, che purtroppo si trova comunemente in vendita nei supermercati italiani. Questo pesce è spesso molto inquinato, per via delle regioni di pesca da cui proviene (fiumi del Vietnam soprattutto), e può provocare vomito e altri sintomi gastrointestinali ai gatti.
Latte fresco
Un grande mito da sfatare è anche quello che ai gatti vada somministrato latte. Dopo le 4-5 settimane di vita è sconsigliato, perché il gatto perde, come tutti i mammiferi, la capacità di produrre lattasi, gli enzimi deputati alla digestione del lattosio, il principale zucchero del latte. Una ciotolina di latte, anche se gradita, provocherà quindi diarrea o feci molli al nostro gatto, inducendone una disidratazione più o meno severa.