Il viaggio di Sandra Milo verso un "chissà dove" che nessuno di noi conosce io lo immagino bellissimo e pieno di gioia. La vedo con il suo sorriso grande e quegli occhi aperti al dubbio mentre saluta chi l'ha amata e rivolge uno sguardo al suo cane Jim, un Grayhound recuperato da un canile e solo uno dei tanti compagni animali che sono entrati a far parte della sua famiglia.
Eppure, allo stesso tempo, la vedo ancora qui, tra noi, presente nel suo impegno quotidiano nel difendere i diritti degli animali, senza dimenticare mai la bellezza della vita in quanto tale, nonostante il dolore che causiamo a noi stessi e agli altri esseri viventi e restituendoci così un costante e eterno alito di gioia e serenità.
Oggi Sandra Milo è solo andata via, dunque, senza dirci quale è la sua prossima meta e quanto ci rimarrà, magari osservando la nostra costante lotta a non abbandonarci all'essenza di questa esistenza che, come i cani e gli altri animali non umani ci insegnano se solo sappiamo osservarli senza giudizio e rispettandoli, non è altro che un passare tra il nascere, il vivere e il morire.
Non è questa la sede per descrivere la lunga carriera da attrice che ci ha donato, per definirla "musa ispiratrice" di Fellini e icona del cinema italiano: ci sono giornali e giornalisti più bravi di noi nel raccontare il segno che lascia nel campo in cui è diventata la diva che oggi tutti stanno raccontando e compiangendo.
A noi di Kodami Sandra ha insegnato però altro e di questo vogliamo tenere traccia, dando ancora una volta merito soprattutto alla sua capacità di argomentare con lucidità e rispetto sulla fondamentale importanza del perché il mondo sia un posto migliore se diamo spazio alla relazione con gli altri animali e su quanto ha ogni giorno provato a far capire a noi umani che possiamo essere migliori di quanto lo siamo stati fino ad oggi.
Sandra ci ha mostrato che la gioia non è leggerezza ma partecipazione, che la libertà non è solo un pensiero ma un diritto di ogni essere vivente, che essere una donna non si riduce nel come "ti disegnano" ma in chi sei veramente dentro di te ogni giorno e che accudire gli altri non vuol dire privarli della loro individualità ma rispettarli, animali umani e non che siano.
Dal primo momento si è appassionata a Kodami e ce lo ha detto in ogni modo, pubblicamente e privatamente, che i nostri valori rispecchiavano i suoi e che condivideva l'idea che c'è posto per tutti su questa Terra su cui ognuno cammina con le zampe che si è ritrovato "in dotazione".
Oggi, tutti noi che lavoriamo in Kodami siamo vicini alla famiglia e a sua figlia Azzurra in particolare, che è stata un ponte di relazione tra noi e lei. Però non siamo tristi: lo si è quando una vita finisce senza amore e in un silenzio che destina all'oblio, mentre il passaggio di Sandra Milo non si conclude in un unico e singolare percorso ma grazie a lei ora nasce la possibilità di passare un testimone che noi raccogliamo e che, siamo certi, tanti altri continueranno a portare avanti.
E allora solo… ciao, Sandra: sono certa che il tuo sarà un viaggio bellissimo.