Il leggendario Edward Osborne Wilson è morto il 26 dicembre sera a Burlington, Massachusetts. Ad annunciarlo con una nota è stata la fondazione che porta il suo nome. Aveva 92 anni, praticamente tutti passati a osservare, studiare, raccontare e proteggere la biodiversità e la natura.
E.O. Wilson è stato uno dei più influenti e apprezzati naturalisti della sua generazione e non solo. Considerato il padre della biodiversità e il Darwin del 21° secolo era il massimo esperto mondiale di mirmecologia, lo studio delle formiche, ma nel corso della sua lunghissima carriera si è dedicato a tantissime altre discipline, dalla biologia evoluzionistica all'ecologia e alla conservazione della natura.
Tra le sue idee e teorie più importanti e controverse ci sono la sociobiologia, secondo cui il comportamento e le società umane si possono spiegare attraverso la biologia evoluzionistica, e la selezione di gruppo, meccanismo dell'evoluzione proposto per la prima volta dal quasi omonimo David Sloan Wilson e secondo cui la selezione naturale può agire anche livello di gruppi, e non solo sugli individui. Queste sue idee lo hanno visto persino scontrarsi con biologi e scienziati del calibro di Stephen J. Gould e Richard Dawkins.
Autore di oltre 430 pubblicazioni scientifiche, tra i suoi più importanti contributi allo studio dell'ecologia c'è la teoria della biogeografia insulare che ideò in collaborazione con l'ecologo matematico Robert MacArthur.
La sua più grande passione è stata lo studio delle formiche e del loro comportamento che lo ha portato a viaggiare in tutto il mondo e a descrivere centinaia di nuove specie, fin da quando era solo un ragazzino.
Wilson era nato in Alabama il 10 giugno del 1929 e non ha avuto un'infanzia facile per un bambino del suo tempo. Figlio di genitori divorziati e con un padre che aveva problemi con l'alcol, ha cambiato ben 14 scuole e questo gli ha creato non pochi problemi nel rapportarsi con i suoi coetanei. La sua naturale affinità col mondo naturale lo hanno spinto a dedicarsi soprattutto alle escursioni e all'osservazione della natura con cui sentiva di trovarsi decisamente più a suo agio.
A 7 anni un incidente di pesca gli causò un danno molto grave a un occhio che, unito ai problemi all'udito, lo obbligarono a dedicarsi esclusivamente al microcosmo e in particolare alle formiche che poteva osservare anche con un solo occhio. A 13 anni divenne già noto negli ambienti accademici per essere stato il primo a segnalare l'arrivo in Alabama di una pericolosa formica invasiva sudamericana e da lì la sua carriera fu tutta in discesa.
Dopo il dottorato conseguito ad Harvard iniziò una brillante e gigantesca carriera accademica che lo ha portato in giro per il mondo alla ricerca delle sue adorate formiche e alla scoperta dei comportamenti sociali.
Wilson è stato anche un prolifico e acclamato divulgatore e scrittore: è stato autore di oltre 30 libri che gli sono valsi ben due premi Pulitzer. Tra questi impossibile non citare Biofilia, in cui Wilson propone l'idea secondo cui l'interesse verso tutte le altre forme di vita è una caratteristica innata e propria dell'essere umano. Ha persino scritto un romanzo, con ovviamente protagoniste le formiche: Anthill. Il suo ultimo libro pubblicato in Italia è stato Storie dal mondo delle formiche.
Gli ultimi anni della sua vita li ha dedicati soprattutto all'educazione ambientale e alla protezione della natura e della biodiversità, sforzi che si erano concentrati all'interno dell'ambizioso progetto Half-earth Projet, che punta a ottenere almeno la protezione del 50% delle terre emerse e della superficie dei mari del mondo.
Descrivere l'eredità scientifica e culturale che Wilson ha lasciato è pressoché impossibile. È stato uno degli scienziati americani più illustri e riconosciuti della storia moderna, ha dedicato tutta la sua vita allo studio del mondo naturale e a ispirare gli altri a prendersi cura della Terra e di tutti i suoi abitanti. È stato un eroe e un gigante della natura e siamo tutti un po' più piccoli ora che non c'è più. La fondazione che porta il suo nome ha annunciato infine che nel 2022 ha in programma di rendere omaggio a lui e al suo immenso lavoro.