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12 Maggio 2023
13:10

Chiede a Papa Francesco di benedirle il cane, lui rifiuta: «Tanti bambini hanno fame e lei col cagnolino»

Durante gli Stati Generali della Natalità a Roma Papa Francesco è tornato a ridicolizzare nuovamente le famiglie con animali, attraverso dichiarazioni divisive che non aiutano le persone a instaurare relazioni maggiormente rispettose tra persone e animali, e che soprattutto non hanno effetto sulla natalità.

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«Una signora mi si è avvicinata con una borsa, l'ha aperta mostrandomi un cagnolino e dicendomi: "me lo benedice il mio bambino?". Io non ci ho visto più! L'ho sgridata e ho risposto: "signora tanti bambini hanno fame e lei col cagnolino"». È questo il racconto che Papa Francesco ha fatto alla platea degli Stati Generali della Natalità in corso a Roma. Al termine del suo racconto il Pontefice ha aggiunto sconsolato: «Fratelli e sorelle, queste sono scene del presente ma se le cose vanno così sarà l’abitudine del futuro».

Il calo della natalità è un fenomeno comune a tutte le economie avanzate, dall'Italia al Giappone. Allo scopo di avviare una riflessione, ed elaborare delle strategie per mettere fine all'inverno demografico, la Fondazione per la Natalità, presieduta da Gigi De Palo, da tre anni organizza una due giorni che richiama politici, rappresentanti del Terzo Settore e della società civile, e anche i vertici della Chiesa cattolica.

stati natalità
Fonte Istat (via Stati Generali della Natalità)

Guardando i dati Istat si evince che lo scorso anno sono morte 713.499 persone, e ne sono nate appena 392.598. Un record mai sperimentato dal secondo Dopoguerra. «I figli sono un dono – hanno spiegato gli organizzatori della convention alla quale è intervenuto il Papa – ma rappresentano anche un capitale umano, sociale e lavorativo. Essi sono il bene più importante che ogni generazione produce e che lascia in eredità al mondo che verrà».

È in questo contesto che il Papa ha rispolverato quello che in realtà può ormai considerarsi un suo evergreen, cioè il timore che «i cani e i gatti prendano il posto dei figli», come aveva già dichiarato a gennaio 2022 durante l’udienza generale in Vaticano. In quella occasione, attraverso una lettera scritta dalla direttrice di Kodami, Diana Letizia, avevamo provato a portare all'attenzione del Pontefice come simili dichiarazioni, profondamente divisive, non servano a sensibilizzare le persone sulla responsabilità nell’accogliere anche gli animali non umani e che ridurre il numero di cani che vivono in famiglia non ha effetti sulla natalità: come segnalato più volte nel Rapporto Italia dell'Eurispes, infatti, in realtà sono proprio le famiglie con bambini la categoria più propensa ad accogliere in casa animali domestici.

L'11 maggio 2023, in occasione della convention, Papa Francesco sul palco insieme alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornato a bacchettare le persone, ma nelle sue parole si fa riferimento in maniera particolare alle donne, che sostituirebbero i figli con gli animali. Un tratto misogino che era emerso anche dal discorso di Francesco di fronte alle suore della congregazione delle Figlie della Carità Canossiane nell'agosto del 2022.

papa francesco
Giorgia Meloni, Papa Francesco, Gigi De Palo agli Stati Generali della Natalità

È del tutto scorretto parificare figli e animali domestici: si tratta di due relazioni profondamente diverse e, anche se è vero che in determinati contesti si verifica questa sovrapposizione, il sistematico calo delle nascite non è certo riferibile al crescente numero di animali nelle case degli italiani.

La correlazione, se esiste, non riguarda un rapporto di causa-effetto. Come poco dopo ha fatto notare lo stesso Papa parlando della precarietà che impedisce ai giovani di costruire una famiglia, connessa alla difficoltà di trovare un lavoro stabile e mantenerlo, e di «condizionamenti quasi insormontabili» con i quali si devono confrontare le donne nella nostra società. La denatalità è riferibile a una serie di concause di natura economica e sociale che accomunano ormai i paesi di ogni continente. Nel 2021, in Europa sono nati solo 4,09 milioni di bambini, mentre in Asia non è solo il Giappone a dover fare i conti con le culle vuote: anche la Cina dopo anni di politiche del figlio unico deve fare i conti con un calo delle nascite dell'11 per cento, mai sperimentato prima.

Un fenomeno trasversale che non può certo essere ridotto macchiettisticamente all'immagine della donna che chiede la benedizione per il suo cane e non per un bambino. Questa scena, ben lontana dall'essere comica, parla invece di una società ancora analfabeta nella relazione con gli altri animali, ed è su questo punto che il Papa potrebbe intervenire, anche in virtù del santo di cui porta il nome, Francesco, che è tradizionalmente il primo vero garante dei diritti degli animali nella cristianità.

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Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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