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27 Giugno 2024
13:38

Chi sono i serpenti neri che puoi trovare in giardino e in campagna

I serpenti neri che puoi trovare in campagna o in giardino sono probabilmente dei biacchi. Sono molto comuni in Italia e non sono velenosi, quindi non devi allarmarti. Ecco come riconoscerli.

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Può capitare molto facilmente di avvistare in campagna, in giardino o anche in aree verdi urbane, serpenti completamente neri. Non bisogna però spaventarsi, perché si tratta quasi sempre del biacco, conosciuto anche come biscia nera, uno dei serpenti innocui e non velenosi più comuni e facili da avvistare in Italia. I biacchi sono compagni silenziosi delle nostre giornate all'aria aperta, che meritano rispetto e protezione. Ricordiamoci che ogni serpente ha il suo ruolo nell'ecosistema e, con un po' di conoscenza e rispetto, possiamo convivere pacificamente con questi affascinanti rettili

l biacco, il serpente nero che vive in campagna e nei giardini

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Dettaglio della testa di un biacco

Il biacco (Hierophis viridiflavus) è un serpente molto comune in quasi tutta Italia, presente anche in aree urbane. Questo rettile è facilmente riconoscibile grazie al suo corpo sottile e agile, che può raggiungere una lunghezza anche di circa 150 cm. Il biacco si distingue per la sua colorazione molto variabile, che va dal verde-giallastro con strisce scure nelle fasi giovanili, al nero con screziature di color giallo negli adulti, che diventa tuttavia nero uniforme negli individui appartenenti alla sottospecie Hierophis viridiflavus carbonarius.

In molte regioni, in particolare al sud, lungo la costa adriatica e nelle regioni del nord-est, i biacchi adulti appartengo proprio a questa sottospecie e sono perciò completamente neri e lucidi. Il biacco è un colubride, una famiglia di serpenti non velenosi molto diffusa in Italia. Si tratta di un serpente molto attivo e agile, che ama crogiolarsi al sole e si muove rapidamente alla ricerca di prede. È un abile cacciatore e si nutre principalmente di piccoli mammiferi, uccelli, lucertole e insetti. La sua dieta varia molto a seconda della disponibilità di cibo nel suo habitat e della stagione.

Si tratta di una specie adattabile e che vive in un'ampia varietà di habitat differenti. Lo si può trovare in aree boschive, campi coltivati, giardini, grandi parchi urbani e persino nelle aree periferiche delle città. Preferisce ambienti con buona disponibilità di rifugi naturali come rocce, tronchi e fitta vegetazione, dove può nascondersi dai predatori e trovare facilmente le sue prede. La sua presenza nei giardini e nelle aree verdi urbane è dovuta prevalentemente alla disponibilità di prede e di luoghi sicuri in cui rifugiarsi o prendere il sole.

I serpenti neri sono velenosi?

I biacchi neri, come tutti gli altri colubridi italiani, non sono velenosi e quindi pericolosi. Se maneggiati o disturbati, possono mordere, naturalmente, ma il loro morso non ha conseguenze per la salute umana. Pertanto, se avvistiamo un serpente tutto nero, non occorre allarmarsi e cadere nel panico. Tuttavia, è importante fare comunque attenzione a non confondere il biacco con una vipera tutta nera a causa del melanismo, che è invece velenosa, seppur estremamente rara e molto difficile da avvistare, soprattutto in aree urbane e rurali.

Come distinguere il biacco dalla vipera

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Una vipera nera a causa del melanismo

Distinguere un biacco da una vipera è quindi fondamentale per evitare inutili paure e, fortunatamente, non è così complicato se si presta attenzione ad alcune differenze chiave tra questi serpenti:

  • Testa: il biacco ha una testa stretta, arrotondata e allungata, non ben distinta dal corpo. La vipera, invece, ha una testa triangolare, piatta e ben definita, che si separa in maniera più netta dal resto del corpo.
  • Squame della testa: il biacco possiede squame di dimensioni variabili, con alcune molto grosse e piatte soprattutto quelle tra i due occhi. Le vipere, invece, hanno squame sulla testa tutte uguali, molto piccole e numerose.
  • Pupille: le pupille del biacco sono grandi e rotonde, mentre quelle della vipera sono verticali, molto simili a quelle di un gatto.
  • Corpo: il corpo del biacco è snello, lungo e affusolato, con la coda che non si distingue facilmente. Quello della vipera, invece, è tozzo, molto corto e si stacca con una strozzatura evidente dalla coda.

Queste caratteristiche possono aiutarci a identificare correttamente il serpente e a evitare inutili allarmismi. In ogni caso, è sempre meglio comunque mantenere una distanza di sicurezza e osservare il rettile senza disturbarlo o infastidirlo, sia per la nostra che per la sua sicurezza.

Cosa fare se incontri un biacco

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I biacchi hanno un corpo sottile, lungo e slanciato

Se incontri un biacco, non è occorre fare nulla di particolare, se non fermarsi ad ammirare lo spettacolo senza disturbarlo. Questi serpenti sono innocui, protetti e persino utili, poiché si nutrono di topi, ratti e altri piccoli animali che possono essere considerati fastidiosi per coltivazioni e giardini. La presenza del biacco in giardino o in campagna è un segnale di un ecosistema sano, ricco e bilanciato. Se perciò avvistate biacchi nel vostro giardino o intorno alla vostra casa, è sufficiente lasciarlo in pace finché non si sarà allontanato da solo.

È importante infatti ricordare che i serpenti, compresi i biacchi, sono protetti dalla legge e non devono essere uccisi o maltrattati. Se un biacco si trova in un'area dove può causare problemi oppure se entra in casa, è possibile contattare i Vigili del Fuoco o i Centri di Recupero per Animali Selvatici (CRAS), che recupereranno l'animale in sicurezza trasferendolo in un luogo più idoneo. Non dobbiamo avere paura dei serpenti, anche perché nella maggior parte dei casi sono intorno a noi quasi ovunque, ma le nostre vite continuano tranquillamente ad andare avanti senza che nemmeno ce ne accorgiamo.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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