Gli animali da soma sono animali da lavoro, che vengono utilizzati per il trasporto di merci sul dorso o, in senso più ampio, per essere cavalcati. Tradizionalmente includono gli equidi (pony, cavalli, muli e asini) e i cammelli. Come conseguenza dello sviluppo e della diffusione dei mezzi a motore, questo sistema è stato in larga parte abbandonato, rimanendo protagonista più che altro nei paesi in via di sviluppo, in alcuni dei quali la maggior parte degli esemplari delle succitate specie viene utilizzata proprio per questa finalità.
La storia degli animali da soma
Gli animali da soma “nascono” quando il processo della domesticazione raggiunge lo stadio dell'allevamento organizzato. Luoghi, modi e tempi sono difficili da definire con esattezza. Nell’età neolitica, l’allevamento degli ovi-caprini, sino a quel momento il più diffuso, inizia ad essere esteso anche a nuove specie, come l'asino. È solo nell'eneolitico (periodo di transizione tra l'età della Pietra e del Bronzo), però, ossia qualche migliaio di anni dopo, che prende piede la domesticazione di specie da lavoro, tra cui quelle da soma. È più o meno dal IV millennio a.C. che merci, o anche persone, vengono trasportate gravando con tutto il loro peso sulla schiena di animali come i cammelli, i muli, gli asini, i cavalli e gli yak.
Caratteristiche degli animali da soma
Gli animali da soma sono prevalentemente ungulati. Sulla loro schiena vengono caricate selle speciali dette “basti”, appoggiate e fissate al copro per mezzo di corregge, con o senza intelaiatura di legno. Il carico massimo per gli animali è considerato pari a un 1⁄4 del loro peso corporeo, e può consistere in bagagli, legna da ardere, o armi troppo pesanti per essere trasportate da esseri umani.
Ecco alcune delle specie più spesso protagoniste nel trasporto someggiato.
Lo yak
Lo yak è un bovide selvatico a pelo lungo che vive in Tibet. Qui, e nelle aree adiacenti, viene tuttora utilizzato come animale da soma, ma anche da sella e da traino.
L’asino
Gli asini domestici sono stati registrati nell’antico Egitto. Animali resistenti e dal carattere tendenzialmente equilibrato, il loro utilizzo principale sembra fosse proprio il trasporto di pacchi o per essere cavalcati.
Il cavallo
È probabile che l'impiego dei cavalli come animali da soma abbia seguito degli asini. Fanno la loro comparsa in Asia occidentale nel IV millennio a.C.
L'elefante
Gli elefanti sono stati impiegati spessissimo per scopi militari, in Nord Africa addirittura già oltre 2000 anni fa. Tuttavia, gli elefanti africani non sono mai stati facili da gestire, e ne sa qualcosa Annibale di Cartagine, famoso per i suoi tentativi di schierare elefanti contro Roma. Alla fine del 1867, il governo britannico autorizzò una spedizione militare per effettuare il rilascio di 59 ostaggi tenuti dall'imperatore Tewodros II a Magdala, un villaggio situato nella sponda occidentale del Lago di Tiberiade. La forza era composta da 13.000 soldati e 40.000 animali da trasporto e da soma. Tra questi, anche 44 elefanti, che raggiunsero la Galilea percorrendo 650 km, per oltre 3.050 m di altitudine. Gli elefanti furono caricati sulle navi a Bombay per mezzo di speciali imbragature. Portavano carichi contenenti armi, dalle pistole ai mortai, del peso compreso tra 600 a 800 kg.
Il mulo
Il mulo (Equus mulus) è l’ibrido tra cavalla e asino. In quanto tale, è un concentrato di energia e di forza, che gli arrivano dal cavallo, combinate con la giusta dose di rusticità tipica dell’asino. L’ibrido inverso è il bardotto, che nasce dall’accoppiamento di un cavallo stallone con un’asina. Entrambi, il mulo e il bardotto, sono sterili. Sono stati utilizzati spesso come ausiliari di guerra, arrivando a portare un peso di 150 chili sul dorso, dove venivano agganciate anche le bisacce.
Bibliografia
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