Chi sono davvero le scimmie di mare

Chi era bambino negli anni '70, ricorderà sicuramente le scimmie di mare, degli animaletti che in quegli anni ebbero un grande successo, soprattutto negli Stati Uniti. Venivano vendute in una bustina, che conteneva una polverina "magica" da versare nell'acqua di un acquario. Dopo qualche giorno, nell'acquario comparivano delle microscopiche creaturine, simili dei gamberetti, che ovviamente non avevano nulla a che vedere con i tritoni disegnati sulla confezione della polverina, né con delle scimmie.

Il solo fatto che fosse così semplice far crescere degli esseri viventi nel proprio acquario, bastò a decretarne il successo. Ma cos'erano davvero le scimmie marine? Nient'altro che Artemia salina, un piccolo crostaceo che vive in acqua salata, incredibilmente longevo e resistente. A raccontare la storia di questi incredibili animaletti, è stata la giornalista Zaria Gorvett, che ne ha parlato su BBC Heart.

Cosa sono le scimmie marine?

L'Artemia salina, è un piccolo crostaceo, lungo appena 15 mm, appartenente al genere Artemia e alla famiglia Artemiidae. Vive in acqua salata ed è una specie capace di adattarsi alle condizioni più estreme: temperature prossime allo zero oppure molto alte, disidratazione, alta pressione, compressione. Persino l'acido non riesce a distruggerla. Le Aatemie vivono circa 700 giorni e abitano in pozze caratterizzate da una salinità altissima, che periodicamente evaporano. Un ambiente in cui pochissime altre specie possono sopravvivere.

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Come ha spiegato la Gorvett, le scimmie di mare mangiano alghe, respirano attraverso le loro undici paia di gambe, hanno tre occhi e nuotano a testa in giù. Se ne trovano parecchie nel Great Salt Lake, nello Utah, un ambiente ostile per altri animali acquatici: è molto salato e poco profondo, basta che il livello dell'acqua scenda di pochi centimetri per lasciare all'asciutto le specie che lo abitano. Una condizione che non preoccupa questi piccoli animaletti, che producono cisti, uova durature, capaci di restare in quiescenza anche per molti anni, fino a quando non si trovano nelle condizioni adatte al loro sviluppo. La riproduzione può avvenire in due modi: per partenogenesi, quindi senza il bisogno di accoppiarsi con un partner, al di sopra di una certa soglia di salinità dell'acqua, o per via sessuale, quando la salinità scende.

La storia delle scimmie di mare

A rendere famose le artemie con il nome di "scimmie di mare" fu l'americano Harold Von Braunhut, che negli anni '70, dopo aver studiato marketing, iniziò a guadagnarsi da vivere vendendo oggetti strani, al limite della truffa. A fare la sua fortuna furono proprio le artemie.

Harold ebbe l'idea di mettere in delle bustine uova di artemia e sali marini, e di venderle insieme a piccoli acquari. Bastava versare il contenuto delle bustine nell'acqua e attendere qualche giorno per ritrovarsi un acquario pieno di animaletti, che Harold fece passare per piccole scimmie da ammaestrare, ma altro non erano che gamberetti. Qualche anno dopo le ormai famose scimmie di mare arrivarono anche in Italia, dove vennero pubblicizzate come giocattoli per bambini, perché facili da far crescere e allevare, e vendute per posta.

In realtà, allevare scimmie di mare e farle crescere non è poi così semplice: l'acqua deve essere ricca di ossigeno e purificata e l'acquario deve essere posizionato lontano dalla luce diretta dal sole, ma comunque in una zona illuminata, a una temperatura compresa tra i 24 e i 27 gradi. Inoltre, bisogna prendersi cura delle artemie dandogli cibo e areando l'acquario regolarmente. Insomma, non sono sicuramente giocattoli e come tutti gli esseri viventi vanno rispettati e curati.

Le scimmie marine sono in vendita ancora oggi e negli Stati Uniti restano molto popolari.