La tartaruga azzannatrice (Chelydra serpentina) è un rettile noto per la sua aggressività e il potente morso. Questo animale, originario del Nord America, deve il suo nome alle forti mascelle che utilizza per catturare prede e difendersi, ricordando appunto la forza del morso di un alligatore.
Il suo morso è considerato uno dei più pericolosi tra le tartarughe e, con una pressione esercitata dalle sue mascelle di oltre 200 newton, è capace di infliggere ferite significative anche agli esseri umani e ad altri grandi animali, oltre che chiaramente alle sue prede.
Chi è la tartaruga azzannatrice
La tartaruga azzannatrice (Chelydra serpentina) è una specie di tartaruga d'acqua dolce appartenente alla famiglia Chelydridae. La sua corazza può raggiungere una lunghezza di circa 50 centimetri e il peso può superare i 30 chilogrammi, anche se solitamente si stabilizza sotto i 10. Questa tartaruga è caratterizzata da una testa massiccia, un collo lungo e flessibile, e una coda che spesso supera la lunghezza del corpo.
Le tartarughe azzannatrici hanno un comportamento aggressivo e difensivo, soprattutto quando si trovano fuori dall'acqua. In acqua, invece, tendono a essere più timide e a evitare il confronto diretto. Sono principalmente carnivore e si nutrono di una varietà di prede, tra cui pesci, anfibi, piccoli uccelli e mammiferi e persino altri rettili. Possono, però, consumare anche piante acquatiche come la Lemna minor.
Quanto è forte il morso della tartaruga azzannatrice?
Il morso della tartaruga azzannatrice è estremamente potente e pericoloso: è stato dimostrato che la pressione esercitata dalle sue mascelle può superare i 200 newton, una forza sufficiente a frantumare le ossa e tagliare attraverso la carne con facilità. Questa caratteristica rende il suo morso una seria minaccia anche per gli esseri umani e per gli altri animali che non sono prede naturali di questi rettili.
La potenza del morso è dovuta alla struttura delle mascelle e alla muscolatura del collo, che permette un movimento rapido e deciso. Gli attacchi agli esseri umani sono fortunatamente rari e avvengono principalmente per autodifesa, ma è importante ricordare anche in questo caso di mantenere una corretta distanza di sicurezza dagli animali selvatici e trattare queste tartarughe con estrema cautela e rispetto.
Dove si trova la tartaruga azzannatrice
La tartaruga azzannatrice è originaria del Nord America, dove abita fiumi, laghi, stagni e paludi. Preferisce ambienti con acque lente e fangose, dove può facilmente nascondersi e cacciare. In particolare, è diffusa negli Stati Uniti orientali e nel sud del Canada.
Tuttavia, negli ultimi anni, ci sono state segnalazioni di ritrovamenti di tartarughe azzannatrici anche in Italia, nonostante questa specie non sia affatto parte della nostra fauna locale. Questi casi sono spesso il risultato di abbandoni da parte di persone irresponsabili che, dopo averle detenute come animali domestici nonostante appartengano ad una specie selvatica, le rilasciano in natura.
Questo fenomeno è preoccupante poiché la tartaruga azzannatrice, essendo una specie aliena e invasiva nelle nostre terre, può alterare gli equilibri degli ecosistemi locali, predando la fauna autoctona italiana e competendo con le specie indigene per le risorse.