A guardare questo video in molti avranno pensato ad un effetto cinematografico simile a quelli usati per i film dell’orrore, ma, in realtà, quello che si può osservare è del tutto vero: si tratta di un verme nemertino che estroflette la sua proboscide mostrandone la complessa ramificazione. I nemertini, noti anche come vermi a nastro, sono un gruppo poco conosciuto di vermi per lo più marini, caratterizzati proprio dalla capacità di estroflettere una proboscide, in alcuni casi ramificata.
Questi vermi appartengono al phylum Nemertea e sono spesso paragonati ai più famosi platelminti (o vermi piatti), con cui condividono alcune caratteristiche morfologiche. Tuttavia, a differenza dei platelminti, i nemertini possiedono un sistema circolatorio chiuso e un apparato digerente completo, che li rende anatomicamente più complessi rispetto ai loro lontani parenti piatti.
I nemertini sono prevalentemente marini e abitano una varietà di ambienti acquatici, dalle coste rocciose alle profondità oceaniche, scavando nei sedimenti. Alcune specie sono terrestri e vivono in terreni umidi, mentre altre possono essere trovate in acque dolci. Sono presenti in tutti gli oceani del mondo, con una maggiore diversità nelle regioni costiere temperate e tropicali.
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Nonostante la semplicità della struttura corporea, si tratta di un gruppo piuttosto variegato in termini di dimensioni: alcune specie sono microscopiche, misurando solo pochi millimetri, mentre altre possono raggiungere lunghezze impressionanti di oltre 30 metri, come nel caso di Lineus longissimus, uno dei vermi più lunghi del mondo, il cui record è di ben 55 metri di lunghezza.
La caratteristica peculiare di questi animali è sicuramente la loro proboscide, un organo altamente specializzato che può essere estroflesso in modo rapido e spettacolare. Questa è generalmente custodita in una cavità interna chiamata rincocele e può essere ramificata in alcune specie. Questo organo è utilizzato principalmente per la cattura delle prede, ma in alcuni casi anche per difesa o per la locomozione. La proboscide può essere dotata di spine o uncini e in alcune specie contiene tossine paralizzanti, che la rendono un'arma efficace per immobilizzare piccoli invertebrati.
A differenza di molti vermi, i nemertini sono dioici, ovvero a sessi separati e possono riprodursi sia per via sessuale che asessuale. La riproduzione sessuale prevede la fecondazione esterna delle uova, che possono essere rilasciate nell'acqua o depositate in capsule protettive. Alcune specie, invece, si riproducono per frammentazione, dove una parte del corpo si stacca generando un nuovo individuo geneticamente uguale al primo.
Nonostante la loro capacità di produrre tossine, i nemertini non sono considerati pericolosi per gli esseri umani, poiché queste sono efficaci solo su piccole prede e non rappresentano una minaccia significativa per noi. Tuttavia, il contatto diretto con alcune specie potrebbe causare irritazioni cutanee, quindi, come con tutte le specie selvatiche, è sempre consigliabile mantenere una distanza di sicurezza e non manipolare o disturbare questi organismi.
