Lo chiamano gatto mannaro o gatto lupo, ma di lupino o spaventoso non ha davvero nulla. Il suo nome ufficiale è in realtà gatto Lykoi ed è una razza felina molto recente, ancora poco conosciuta, ma davvero particolare. Il Lykoi spicca infatti per le sue caratteristiche uniche, oltre che per il suo nome evocativo, e in particolare per il suo mantello a chiazze che secondo alcuni gli donerebbe l'aspetto "spaventoso" di un licantropo.
Questa caratteristica è frutto di una mutazione spontanea identificata circa 20 anni fa e che compare di tanto in tanto tra i gatti a pelo corto. Il suo particolare mantello e la mutazione che lo causava, son ostati poi selezionati negli Stati Uniti per dare il via ufficialmente all'allevamento di questa razza via via sempre più diffusa. Ma chi è davvero il Lykoi? E qual è la sua storia?
Chi è il gatto Lykoi
Il Lykoi è una razza relativamente nuova, scoperta per caso nel 2010 negli Stati Uniti. Il nome "Lykoi" deriva dal termine greco "lycos", che significa lupo, e questo rende già l'idea delle sue peculiarità. Questo gatto, infatti, ricorda ad alcuni un piccolo lupo, proprio a causa del suo mantello irregolare e a tratti assente, che lascia intravedere la pelle e fa sembrare il suo muso più lungo, come appunto quello di un lupo. La razza è il frutto di una mutazione che si è verificata spontaneamente in una cucciolata di gattini randagi che sono stati poi incrociati e selezionati.
Alcuni allevatori, affascinati da questa mutazione, hanno infatti iniziato un programma di selezione per conservare e fissare queste caratteristiche uniche. In particolare Brittney Gobble e Patti Thomas, che hanno dato il via all'allevamento della razza a partire da due cucciolate distinte. Il Lykoi è un gatto di taglia media, non troppo diverso da altri felini domestici. Gli occhi sono grandi e di colore giallo intenso, mentre il pelo, che può essere nero o grigio, è più rado intorno agli occhi, al muso e alle orecchie, conferendo al gatto un aspetto "selvaggio" e "mannaro".
Perché si chiama "gatto mannaro"?
Il nome "gatto mannaro" si ricollega a quello ufficiale, Lykoi, che come detto deriva dal greco e significa "lupo". Il mantello rado o a chiazze, infatti, richiama secondo alcuni l'immagine e l'aspetto di un piccolo lupo mannaro. Questo effetto è dovuto alla distribuzione disomogenea e irregolare del pelo, che lascia delle zone di pelle nuda, soprattutto intorno agli occhi, al muso e alle orecchie, che di conseguenza sembrano più grandi e sporgenti. Questa caratteristica conferisce al Lykoi un aspetto particolarmente "trasandato" ma allo stesso tempo affascinante, quasi spettrale.
Ma non sarebbe solo l'aspetto fisico a giustificare questo nome. Secondo alcuni, infatti, anche il comportamento del Lykoi può ricordare, in qualche modo, quello di un lupo. Questi gatti vengono descritti come molto curiosi, intelligenti e in grado di formare legami forti con i propri umani, più di altri gatti. Non esiste tuttavia alcuna prova o evidenza di tutto ciò ed piuttosto improbabile che una singola mutazione del mantello e una selezione così recente, possano aver influenzato anche la sua personalità.
Si può tenere il Lykoi in casa?
Nonostante il suo aspetto esotico e selvaggio, il Lykoi è un gatto domestico a tutti gli effetti e, come tutti gli altri, può vivere tranquillamente in casa. Naturalmente, come qualsiasi altro micio ha bisogno di consapevolezza, cure e attenzioni, che tengano conto di tutte le sue esigenze di specie e individuali. Il suo mantello, sebbene possa sembrare delicato, non richiede però cure particolari. Il "gatto mannaro" è un normalissimo gatto come tutti gli altri. È semplicemente più "spelacchiato" degli altri.