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18 Marzo 2024
15:59

Chi è il leopardo delle nevi e perché è detto “fantasma delle montagne”

Il misterioso leopardo delle nevi è un grosso carnivoro che abita le regioni montuose dell’Asia centrale. Da sempre è protagonista di miti e racconti ed è detto anche fantasma delle montagne per il suo comportamento elusivo.

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Il leopardo delle nevi (Panthera uncia) è  un grande ed elusivo predatore che abita le regioni montuose dell'Asia centrale e meridionale, in particolare le catene montuose dell'Himalaya e dell'Altaj. Questo animale da sempre svolge un ruolo importante nella cultura dei popoli dell'Asia centrale, presso i quali è noto come irbis, e ancora oggi è protagonista di molti racconti popolari e compare su diversi stemmi.

Il leopardo delle nevi è soprannominato anche "fantasma delle montagne" per via della sua abilità di mimetizzarsi perfettamente con l'ambiente circostante e della sua natura elusiva, che lo rende estremamente difficile da avvistare.

Il folto mantello maculato offre loro, infatti, non solo una protezione dal freddo, ma anche un eccellente camuffamento tra le rocce innevate del loro habitat inaccessibile, rendendoli estremamente rari e difficili da studiare. Nonostante ciò, però, la loro popolazione è minacciata a causa dell’essere umano, in particolare per via della perdita di habitat e del bracconaggio.

Chi è il leopardo delle nevi e dove vive

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Il leopardo delle nevi è una delle specie di felidi più affascinanti e misteriose del mondo: fa parte del genere Panthera, lo stesso di altri grandi predatori come tigri, leoni, leopardi e giaguari. È facilmente distinguibile per via della folta pelliccia maculata bianco-grigia che gli dona un aspetto regale, lo protegge dal freddo e si mimetizza perfettamente con l’ambiente delle remote e inospitali regioni montuose dell'Asia centrale e meridionale in cui vive.

Questi magnifici animali abitano, infatti, le vette innevate dell'Himalaya, dell'Altaj, del Tibet, del Nepal e di altre catene montuose dell'Asia centrale. Gli avvistamenti sono rari per via della loro natura elusiva ma sono stati localizzati anche in Afghanistan, Pakistan, India, Mongolia e Russia. Tuttavia, la loro distribuzione geografica è piuttosto frammentata e la popolazione totale soffre per la continua perdita di habitat.

Il leopardo delle nevi è adattato a vivere in un ambiente estremamente rigido e inospitale, dove le temperature possono scendere ben al di sotto dello zero e le risorse alimentari sono limitate. È un cacciatore solitario e si nutre principalmente di ungulati come capre selvatiche, bharal, tahr dell'Himalaya, markhor e argali, ma possono cacciare anche piccoli mammiferi come le lepri, uccelli o raramente yak (eccetto gli esemplari maschi adulti). Sono in grado di saltare distanze notevoli e arrampicarsi abilmente sulle rocce ripide per inseguire le loro prede utilizzando la lunga coda come bilanciere.

Perché è detto "fantasma delle montagne"

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Il leopardo delle nevi è spesso chiamato "fantasma delle montagne", come dicevamo in precedenza, a causa della sua natura estremamente elusiva e della sua abilità di mimetizzarsi perfettamente con l'ambiente circostante. Questi felini sono maestri nell'arte dell’agguato e si nascondono così bene con il loro habitat che possono passare inosservati anche quando si trovano a pochi metri di distanza,  riuscendo a essere praticamente invisibili, come se fossero fantasmi che si muovono silenziosamente tra le vette.

La loro elusività è data da una combinazione di fattori: per prima cosa, i leopardi delle nevi sono animali solitari e crepuscolari, che preferiscono muoversi e cacciare nell'oscurità, diventando quindi difficili da avvistare di giorno; inoltre, sono estremamente cauti e evitano il contatto con gli esseri umani, preferendo rimanere nelle regioni più remote e inaccessibili delle montagne. Infine, il loro mantello, composto da una combinazione di tonalità di grigio, bianco e marrone, offre loro un camuffamento perfetto tra le rocce, la neve e la vegetazione delle loro terre, contribuendo a creare un’aura misteriosa intorno a questi super predatori.

Perché il leopardo delle nevi è in via di estinzione

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Il leopardo delle nevi è considerato vulnerabile all’estinzione secondo la Lista Rossa della IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) e ad oggi si stimano solo dai 4.000 ai 7.000 esemplari rimasti in natura, rendendolo di fatto una delle specie di grandi felidi più rare e minacciate. Tutte le principali cause della riduzione del numero di questi animali sono riconducibili all’uomo.

La continua espansione umana con la conseguente conversione di aree naturali in terreni agricoli, pascoli per il bestiame e zone urbane riduce l'habitat disponibile per il leopardo delle nevi, portando alla frammentazione del loro territorio e all’isolamento delle sotto-popolazioni. Questi animali sono poi costantemente minacciati dai bracconieri per via della loro pelliccia pregiata e di altre parti del corpo che vengono utilizzate nella medicina tradizionale asiatica, nonostante le leggi che ne vietano la caccia e il commercio. In alcune aree, inoltre, i leopardi delle nevi possono essere uccisi dagli allevatori in seguito a eventi di predazione sul bestiame domestico.

Oltre alle cause direttamente riconducibili all’essere umano ne esistono anche altre indirette come gli effetti del cambiamento climatico, che causano il ritiro dei ghiacciai e l'alterazione dei regimi di precipitazione, riducendo ulteriormente l'habitat disponibile e di conseguenza il numero di prede accessibili. Gli sforzi di conservazione, compresi la protezione dell'habitat, la sorveglianza e l'applicazione delle leggi, nonché la sensibilizzazione e l'educazione delle comunità locali, sono quindi fondamentali per salvaguardare il futuro di questa specie tanto affascinante quanto vulnerabile.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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