Nel video in alto, un uccello curioso si avvicina saltellando per mangiare una fragola su un terrazzo. Questo volatile, spesso confuso con i tucani, è in realtà il bucero ondulato (Rhyticeros undulatus) appartenente alla famiglia dei Bucerotidi e originario del Sud-est asiatico.
Come molte specie di bucero, solitamente trova rifugio e nidifica nelle cavità degli alberi e, durante il periodo riproduttivo, la femmina trascorre tre mesi all'interno del nido, collegata all'esterno solo da una stretta fessura, mentre il maschio si occupa di nutrire sia lei che i piccoli. Nel 2018, questa specie è stata classificata come "vulnerabile" dalla Lista Rossa delle specie minacciate dell'IUCN.
Il bucero ondulato raggiunge una lunghezza del corpo compresa tra i 75 e gli 85 centimetri ed è pertanto uno dei buceri di maggiori dimensioni. Il dimorfismo sessuale è evidente, con il maschio che presenta un becco mediamente più lungo (20,2 centimetri) rispetto alla femmina (16,2 centimetri).
Nel maschio, il capo e la nuca sono bruno-rossastri, mentre la faccia, la fronte e la parte anteriore del collo variano dal bianco al crema. Il piumaggio del corpo e delle ali è nero con riflessi verdi metallici. Le penne della coda sono bianche e senza tracce di nero. Il becco ha una base bruno-arancio scuro e presenta solchi trasversali poco profondi sul casco. La pelle nuda intorno all'occhio è rossa, mentre le zampe e i piedi sono grigio-oliva.
Le femmine adulte sono più piccole dei maschi e hanno la testa e il collo neri. La pelle senza piume intorno all'occhio è color carne, la sacca golare è blu e, come nel maschio, presenta una banda di colore blu-nerastro nel mezzo. Gli occhi sono marrone scuro con uno stretto bordo blu.
I giovani esemplari di entrambi i sessi mostrano inizialmente un piumaggio simile a quello del maschio, ma le femmine adolescenti mutano il piumaggio di testa e collo, diventando scure come le femmine adulte, intorno ai sette-otto mesi di età. Il becco può variare da bianco a giallo chiaro, senza sviluppo completo del casco, mentre gli occhi sono inizialmente di un pallido blu.
Il bucero ondulato è una specie monogama e non territoriale, che vive solitamente in coppie o in gruppi da quattro a 14 individui, spostandosi quotidianamente su un'area di oltre 100 chilometri quadrati. Durante i loro spostamenti, possono raggiungere isole non visibili dalla costa continentale, volando anche su aree non boscose per distanze fino a 30 chilometri.
Il legame di coppia viene mantenuto anche all'interno degli stormi: gli esemplari accoppiati restano vicini gli uni agli altri e occasionalmente passano in un altro gruppo. Dopo la stagione riproduttiva, possono essere osservati con regolarità piccoli gruppi familiari di tre esemplari, con i genitori accompagnati dal giovane dell'anno corrente. Gli uccelli subadulti vivono per lo più in gruppi a parte, dove è spesso facile osservare corteggiamenti mediante offerte di cibo.
Al di fuori della stagione riproduttiva, i bucero ondulati si riuniscono in luoghi comuni di riposo, con gruppi fino a 1000 individui che trascorrono la notte distribuiti su più alberi. Questi uccelli si nutrono reciprocamente e si puliscono il piumaggio, in più mantengono il contatto anche tramite richiami vocali, suoni fatti con le ali e mostrando la colorazione della sacca golare.
Sono animali onnivori e si adattano facilmente alla ricerca di cibo sia in cima agli alberi che al suolo, strappando la corteccia degli alberi o i rivestimenti dei frutti. Durante la nidificazione utilizzano le cavità naturali degli alberi, murando l'ingresso con materiale vegetale oppure escrementi, avanzi di cibo e piume. Qui la femmina resta a protezione del nido mentre il maschio si occuperà di sfamarla fin dopo la schiusa.
Il momento della nidificazione varia a seconda della distribuzione geografica. Gli habitat del bucero ondulato includono grandi foreste primarie sempreverdi, con osservazioni fino a 1675 metri di altitudine. Tuttavia, si adattano anche a foreste soggette ad abbattimenti selettivi.
La sovrappopolazione umana nelle loro aree di residenza ha reso questi uccelli più confidenti, ma è importante ricordare che nutrirli costituisce un rischio per loro, anche se la ricerca del cibo richiede tempo ed energia. Quindi, nonostante per noi questi gesti possono sembrare "teneri", nascondono pericoli che gli animali non possono comprendere e sono assolutamente da evitare.