Può un cane totalmente nero diventare bianco nel giro di due anni? Sì, è successo a Buster, un cane di 4 anni dell'Oklahoma che ha cambiato totalmente aspetto a causa di una malattia che colpisce la pelle e i peli: la vitiligine.
La vitiligine è una patologia autoimmune cronica che causa la perdita di pigmento, rendendo alcune parti di pelle o pelo bianche e translucide. Ciò è dovuto alla scomparsa o alla perdita di funzionalità dei melanociti – le cellule responsabili del colore della cute – in soggetti già geneticamente predisposti.
Ci sono molti casi tra le celebrità: il più noto è quello del cantante Michael Jackson. In tempi recenti la modella Winnie Harlow ha contribuito a normalizzare questa condizione. La vitiligine può insorgere non solo nelle persone ma anche negli animali, cani compresi, come dimostra proprio il caso di Buster.
La vicenda di Buster però è ancora più insolita perché la depigmentazione solitamente colpisce le estremità come mani, gambe e volto; in lui invece si è verificata una graduale scomparsa di melanina in tutto il corpo.
Un processo lungo durato due anni e mezzo che partendo dal muso e dalle zampe si è esteso in tutto il corpo. Il suo pet mate Matt Smith ha raccontato attraverso scatti di vita quotidiana il cambiamento del suo amico a quattro zampe.
Queste immagini hanno destato l'interesse degli utenti della Rete, e anche le preoccupazioni sugli effetti che la vitiligine può avere sui cani. La veterinaria Eva Fonti, membro del comitato scientifico di Kodami, però spiega che non c'è nulla di cui avere paura: «Si tratta di una condizione genetica, non dà fastidi al cane e non ci sono terapie. Non si tratta infatti di un problema del pelo. Di solito la vitiligine si manifesta dopo l'anno di età».
La malattia può colpire anche le mucose e il tartufo del cane, in questo caso si può rallentare il processo: «Si è visto che l'integrazione alimentare consigliata dallo specialista può ridurre la depigmentazione in quest'area. In ogni caso non c'è nulla da temere».