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2 Settembre 2024
10:05

Cheetoh, il gatto non-ibrido dal mantello maculato

Il gatto Cheetoh nasce da un progetto di selezione genetica che mira ad incrociare due razze: il Bengal e l'Ocicat; tuttavia, non esiste ancora uno standard ufficiale e per questo è difficile descriverli accuratamente o fare previsioni sulla loro salute.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il gatto Cheetoh appartiene ad una razza ancora in via di definizione. Questo significa che appartiene ad un progetto di selezione genetica artificiale che punta a incrociare il Bengal e l’Ocicat con l’idea di ottenere un gatto alto sulle zampe come l’Ocicat ma che presenti il mantello marmorizzato del Bengal. A livello internazionale, tuttavia, non è ancora stato approvato alcuno standard ufficiale e, quindi, potremmo dire che la razza formalmente non esiste.

Spesso il Cheetoh viene definito un "ibrido" ma è un’accezione impropria: per ibrido, in biologia, si intende l’incrocio tra esemplari di specie diverse, in questo caso stiamo parlando dell’incrocio tra due razze consolidate di gatto domestico (sebbene uno dei due abbia sangue ibrido nei suoi antenati), il Bengal e l’Ocicat, per cui sarebbe più opportuno parlare di crossbreeding.

Nelle intenzioni del progetto di selezione, il Cheetoh dovrebbe essere un gatto atletico ma aggraziato. Il suo mantello presenterà spot (tipici dell’Ocicat) o rosette (tipiche dei Bengal) e gli occhi saranno a mandorla, le orecchie moderatamente grandi e in generale l’aspetto generale richiamerà l’idea di “selvatichezza”. Il mantello sarà molto corto e setoso ma anche piuttosto duro.

In generale, sarà un gatto più grande rispetto all’Ocicat o al Bengal, variando dai 6 ai 12kg per i maschi e fino ai 6 kg per le femmine.

Temperamento del Cheetoh: un gatto giocoso

Nascendo dall’incrocio di due razze particolarmente votate all’attività fisica e al movimento, c’è da aspettarsi che il Cheetoh mostrerà un temperamento giocoso, vivace e particolarmente portato a esplorare, arrampicarsi e correre.

Anche la motivazione predatoria sarà tra le più espresse, portando questo gatto a necessitare di molte attività di gioco e di impegno fisico e mentale per riuscire a stare al passo con i propri bisogni innati.

Nelle intenzioni degli allevatori, il Cheetoh sarà un gatto vivace, muscoloso e atletico ma anche docile e desideroso di condividere momenti di vita con gli umani di riferimento e potranno contare sul bagaglio genetico di Ocicat e Bengal che contano già diverse centinaia di generazioni allevate.

Il tempo ci darà una misura di quanto impegnativi potranno risultare questi gatti anche rispetto alla convivenza con altri animali e con bambini. Al momento è difficile fare previsioni visto che, come detto, la razza è tutt’altro che stabilizzata.

Salute del Cheetoh: le patologie più frequenti

Trattandosi di una razza che nasce dall’incrocio tra due razze pre-esistenti, è molto probabile che, almeno in una prima fase, il Cheetoh si porterà dietro, anche solo parzialmente, le fragilità genetiche e di salute tipiche dei fondatori Ocicat e Bengal, come è già accaduto ad altre razze nate da progetti simili.

Ricordiamo che i Bengal soffrono in modo importante di HCM (cardiomiotrofia cardiaca) ed entropion mentre gli Ocicat sono spesso affetti da atrofia progressiva della retina (PRA) e da deficit del piruvato kinasi (PK-Def). Tutte queste patologie sono a base ereditaria per cui non possiamo che augurarci che gli allevatori lavorino al loro progetto non solo guidati dalla volontà di generare una razza esteticamente interessante (ammesso che ce ne fosse bisogno) ma anche e soprattutto, per quanto possibile, sana.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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